

Dal giornale di Brescia 29/7/2011
Non ci interessa la ricchezza, ciò che vogliamo è allevare bene i nostri figli. La ricchezza non è di nessuna utilità e non si può portarla con noi una volta morti. Noi non vogliamo ricchezze. Vogliamo amore e pace. (Nuvola Rossa Guerriero Oglala dei Sioux Tetones) Questo Blog vuole essere un punto di incontro per chi crede ancora che"Un altro mondo è possibile",a chi crede ancora negli ideali,a chi crede che oggi ci sia bisogno di una "Resistenza attiva"
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Camera del Lavoro Brescia: 56 componenti il direttivo, la maggioranza compreso il Segretario Generale, firmano un documento che dice no all'accordo (...)
I sottoscritti componenti del Comitato Direttivo della CGIL Camera del Lavoro di Brescia esprimono un giudizio negativo sull'Accordo interconfederale tra Confindustria e CGIL, CISL, UIL del 28 giugno 2011 e sulla contestuale Intesa CGIL CISL UIL su accordi sindacali con valenza generale e accordi di categoria per le seguenti ragioni:
Per la prima volta la CGIL accetta che possa essere negata la libera espressione della volontà dei lavoratori.
L'accordo interconfederale e la cosiddetta intesa endosindacale non sono da noi condivisi per le seguenti ragioni:
scompare il diritto dei lavoratori a pronunciarsi su piattaforme ed accordi che li riguardano;
si afferma la coesistenza di rappresentanze sindacali elette da tutti i lavoratori (RSU) e rappresentanze sindacali designate dalle organizzazioni (RSA);
si avvalla, con la validazione a maggioranza semplice, la pratica degli accordi separati e non si garantisce agibilità all'organizzazione che dissente.
I sottoscritti, componenti del Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Brescia, giudicano negativamente l'introduzione di:
deroghe alle norme del CCNL, che l'accordo del 28 giugno rende possibili con specifiche intese modificative su prestazione lavorativa, orario e organizzazione del lavoro nella contrattazione aziendale, confermando e rafforzando quanto contenuto nell'accordo separato del 2009;
tregue sindacali vincolanti e dunque sanzionabili anche di fronte ad accordi separati.
Le intese sottoscritte dalla Cgil con Cisl e Uil:
non risolvono le questioni aperte in tema di democrazia e partecipazione dei lavoratori,
non hanno nessuna validità davanti alle controparti,
non garantiscono il percorso democratico di coinvolgimento dei lavoratori.
Tanto è vero che questo stesso accordo e questa intesa non vengono sottoposte al voto di tutti i lavoratori interessati, costringendo la CGIL alla consultazione dei soli propri iscritti.
La gestione della trattativa che ha condotto a questo accordo non ha previsto nessun coinvolgimento dei lavoratori e delle categorie interessate, si è svolta in assenza di piattaforma o di verifica di mandato, aprendo un'ulteriore ferita nel tasso di democrazia della vita interna dell'Organizzazione.
I sottoscritti, componenti del Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Brescia, condividono la relazione del segretario generale svolta al Comitato Direttivo del 7 luglio 2011 e chiedono che la consultazione degli iscritti Cgil si svolga con regole chiare, trasparenti e uniformi.