
La cosa grave era la presenza alla testa di questo corteo di lavoratori, di una quindicina di persone definite, non si sa bene a quale titolo, vigilantes e che avevano il chiaro obiettivo di intervenire fisicamente sui lavoratori che partecipavano al presidio.
Grazie all’estrema serietà e alla ragionevolezza di tutti i lavoratori presenti al presidio,
La mediazione trovata prevedeva la convocazione di un incontro nel tardo pomeriggio alla presenza della direzione aziendale, della questura e della Fiom, e l’impegno di tutte le parti ad evitare forzature fino allo svolgimento dell’ incontro.
Nonostante gli impegni presi, un gruppo è entrato da un cancelletto di una abitazione privata confinante con l’azienda, raggiungendo i reparti produttivi.
Con questa azione pensiamo, che coloro che a parole si dichiarano solidali con i colleghi licenziati, e che da giorni tentano ripetutamente di forzare il presidio, hanno compiuto una azione estremamente vergognosa mettendo a repentaglio la possibilità di iniziare una trattativa sindacale.
I lavoratori che da giorni partecipano e sostengono il presidio e i loro colleghi licenziati, hanno dato una dimostrazione di serietà, evitando che la situazione potesse degenerare e confermano insieme alla Fiom lo sdegno per una azione vigliacca verso tutti coloro, licenziati e no, che vedevano nello sforzo per avviare una trattativa, un segno di distensione tra le parti.
Fiom Brescia
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