mercoledì 29 luglio 2009

Travagliato: "una discarica sul Bosco"

Ieri sera 27 luglio, si è svolta presso il teatro "Micheletti" di Travagliato, un’assemblea pubblica convocata dalla giunta comunale di Travagliato per dare un informazione; ma soprattutto delle risposte ai cittadini in merito alla discarica di cemento e amianto di 467.000 mc. imposta dalla regione Lombarda .
Il Sindaco Buizza, nell’introdurre la serata ha ringraziato gli amministratori comunali provinciali e regionali presenti, insieme ai numerosi cittadini di Travagliato e dei comuni limitrofi.
La discarica di amianto dovrebbe nascere su una ex cava recuperata da oltre 20 anni, in cui è nato un bosco e dove L’amministrazione aveva ipotizzato il recupero a parco pubblico dopo avere fatto una variante al Pgt e iniziato le pratiche di esproprio dell’area ( ora di proprietà di una Società misto Spagnola e Bresciana).
Secondo il primo cittadino, Travagliato ha già dato molto in termini di territorio sfruttato e tanto ancora è già previsto che dia, visto l’imminente messa in atto delle opere pubbliche relative a Tav-Brebemi e bretelle varie che andranno a consumare altro terreno agricolo nonostante ci siano state alcune varianti (senza dimenticare la cava per scarti di acciaierie e inerti, concessa proprio davanti a quella richiesta), quindi invita la popolazione a una mobilitazione, o usando le sue stese parole una “resistenza attiva”per far sentire la propria voce a livello regionale; mentre da parte dell’amministrazione sono già state messe in atto:un ricorso al Tar contro il V.I.A. dato dalla regione nonostante il parere contrario dell’A.S.L e del Comune stesso,e una possibile causa civile contro il parere favorevole dato a questa discarica ignorando un Legge Regionale che tutela i boschi.
Non è mancata nell’esposizione di Buizza una vena polemica contro il centro destra che amministra la Regione riferendosi al più volte sbandierato Federalismo, che in questo caso espropria la provincia e il comune stesso della gestione del territorio, ipotizzando anche un iniziativa che dovrebbe essere votata da almeno 5 comuni, per cambiare l’attuale legge regionale in materia di cave e discariche; una legge già approvata in Veneto.
Questa legge dovrebbe dare più potere al Comune che darà in concessione al privato il diritto di escavazione, ma al contrario di quanto avviene oggi non ci saranno speculazioni per fare discariche, perché l’area a fondo cava diverrà di proprietà del comune stesso.
Al termine della relazione del Sindaco e alcune precisazioni in merito al progetto di parco esposte dall’assessore Uboldi, ci sono stati gli interventi di alcuni amministratori locali presenti, di rappresentanti di lega ambiente e del presidente del gruppo tutela ambiente di Travagliato che ha ricordato al sindaco le 3700 firme raccolte contro la discarica, invitando l’amministrazione a mantenere la parole data ai cittadini in campagna elettorale.
Dei vari interventi mi preme citare quello del consigliere regionale Arturo Squassina del Partito Democratico (al quale ha aderito in questi ultime settimane) un intervento politicamente fuori luogo, dove ha invitato i cittadini a riflettere in vista delle elezioni regionali della prossima primavera ( uso elettorale del grave problema) augurandosi che il caso di Travagliato diventi un problema politico dove tutti i consiglieri regionali Bresciani di qualsiasi schieramento dovranno esprimere il loro parere.
Questo non può fare del bene ma se ci deve essere chiarezza tra chi stà governando la regione a maggior ragione dovrebbero farla all’interno del PD visto che nel programma di Peli candidato a presidente della provincia, alle passate elezioni, le politiche ambientali erano molto diverse da quando si è prodigato a esporre Squassina nel suo intervento serale, per cortesia un po’ di coerenza.
Come Rifondazione Comunista, pronti a sostenere qualsiasi iniziativa, contro questa grave decisione regionale, verso un territorio, già martoriato da cave e inutili infrastrutture!