giovedì 30 agosto 2012

Ex segretario del Pd a Palermo scrive a Bersani


Caro Segretario,
Il PD e' stato la piu' grande delusione della storia del mio impegno politico. Scrivo questa lettera per comunicare le dimissioni da qualsiasi carica ricoperta nel partito e la mia decisione di lasciare il PD.
Il PD aveva il progetto di unire differenti culture politiche per costruire non un nuovo partito, ma un partito nuovo. Il risultato e' che oggi non esistono piu' i partiti che diedero vita al PD e non esiste il PD.
Il partito, e la Sicilia ne e' un emblema drammatico, ha assunto la forma di una SPA.Una brutta e vecchia organizzazione di stampo feudale, ridotta a Palermo ad un coordinamento di comitati elettorali che non a caso hanno portato il PD ad un penoso e irrilevante 7 per cento contro il 23 per cento delle ultime europee e il 17 per cento delle ultime provinciali, quando ancora mi trovavo alla guida del partito palermitano. 
Tutto questo avviene spesso nei territori nel silenzio di un partito nazionale, impegnato a governare un'innegabile complessità , ma che sempre di più ha abbandonato i territori, a irrisolte beghe e divisioni che spesso logorano giorno per giorno i dirigenti , sottoponendoli in disprezzo a qualsiasi regola politica e di partito e a volte perfino statutaria, ad un processo di lenta e graduale delegittimazione per arrivare alla loro fisiologica rinuncia, sotto i colpi di un correntismo da prima repubblica e da vecchia e brutta DC.
A Palermo, dove non si riesce piu' ad organizzare per veti incrociati nemmeno una Festa Democratica, lo scorso maggio si e' consumato uno scempio politico ed elettorale che ha sterminato un'intera classe dirigente locale, a cui non e' seguito a distanza di mesi alcun intervento del gruppo dirigente nazionale, se non per tutelare i segretari in carica che hanno portato il partito al minimo storico, al di sotto delle percentuali che raggiungevano i Ds e la Margherita.
A tutto questo si aggiunge una nuova vigilia elettorale in Sicilia con un partito sganciato dalla sinistra, dal centrosinistra e dalla realta' della societa' siciliana e ad alleanze con UDC e nuovi poli che sconvolgono elettori gia' disorientati e stanchi.
In queste condizioni e' impossibile andare avanti!E a questo punto non intendo più' dare il mio impegno e il mio tempo ad un partito diventato cosi' sordo e lontano da tanti dirigenti che con dedizione e passione hanno dato i migliori anni della loro vita al partito.
Questa opinione cresce nei territori e attraversa tanti iscritti che si sentono delusi e traditi.
Sottovalutare questo fenomeno dilagante e' un errore grave e una colpa storica.
Io dico basta e mi fermo qui affidando alle forme del movimentismo la prosecuzione del mio impegno politico.
Cordialmente 
Ninni Terminelli

martedì 28 agosto 2012


Ospitaletto - FESTA di LIBERAZIONE 2012


Fine settimana in Rosso a Ospitaletto, venerdì 31 agosto e 1-2 settembre “ Festa di Liberazione” al parco ex piscine in viale caduti 3 con ampio parcheggio auto nel piazzale del mercato
I tre giorni organizzati dai circoli di Rifondazione Comunista di Ospitaletto e del centro storico di Brescia vi allieteranno con  tre belle serate musicali, aprendo venerdì 31 agosto da prima con i STROLECH, cantautorato sotterraneo, storico gruppo Ospitalettese di musica nostrana bresciana, per finire in bellezza la serata con la Roberto Soggetti  Jazz trio, con i musicisti Roberto Soggetti (pianoforte) Giulio Corini (contrabbasso) e Riccardo Biancoli (batteria).
Sabato 1 settembre, alle ore 19,00 letture e canzoni sulla “ nuova resistenza” (lavoro dedicato alla resistenza operaia e antirazzista) di Enrico Bolzoni e Mario Archetti, per poi passare a un  grande serata di ballo LISCIO con “happy hour in sax” BY IVAN e  i NICHY SOUND.
Per poi finire domenica 2 settembre, ballando la musica degli anni 70 e 80 con DJ BEPPE ORIZZONTI.
Domenica mattina si comincia alle ore 10,30 con l’assemblea pubblica “ il silenzio che uccide” un momento di cruda attualità sul femmicidio, “un’emergenza enorme del nostro paese”. Interverrà il filosofo Marco Eggenter, alcune rappresentanti dellaCasa delle donne di Brescia e del gruppo PRC di BS “ La Falce e La Luna”
Alle 12,00 Spiedo con polenta e patatine (e non solo) e nel pomeriggio saranno a disposizione gratuitamente per i più piccoli i giochi gonfiabili.
A fine serata estrazione a premi.
Durante tutte le serate funzionerà: bar, cucina con primi piatti, pesce, salamine, grigliate, birra , buon vino….e  altro ancora….non mancate.

sabato 25 agosto 2012

FRANCIACORTA:VENDEMMIA E CAPORALI


Dal blog della Redazione di Radio Onda d’Urto – Franciacorta:
La feroce passata polemica fra sindacati e Consorzio vini durante la vendemmia 2011 sembra non aver sortito alcun risultato. In questo agosto 2012 caldo e afoso, l’uva che si trasformerà nel costoso spumante “”, continua ad essere raccolta da mani e braccia provenienti da migliaia di chilometri a Nord del Sebino. Sono perlopiù braccianti Rumeni e Polacchi organizzati da connazionali in contatto con aziende e cooperative della .
A loro viene offerto un pacchetto tutto incluso, viaggio in autobus o minibus andata e ritorno, colazione pranzo, cena e alloggio. In cambio dalle 8 alle 15 ore consecutive fra i vigneti a raccogliere uva. In mezzo la paga (5.6 euro netti prevederebbe il contratto) ma non tutti la riceveranno interamente.
Il consorzio vini della Franciacorta non vuole commentare, non spiega, non chiarisce. Dice solo che gli Italiani questo lavoro non lo vogliono più fare. Difficile crederci ormai, centinaia di persone disoccupate, italiani o stranieri residenti che siano, farebbero volentieri un centinaio di ore per risollevare le loro magre finanze erose dalla crisi. Ma lavoro nei campi della Franciacorta i locali lo trovano raramente. Sono poche le cantine che hanno deciso di assumere direttamente gli avventizi.  Le altre, la maggior parte, stipulano contratti al quintale con aziende o cooperative agricole che fanno a gara nel ribassare i prezzi fino agli attuali, insostenibili, 15 euro al quintale. Quasi la totalità di queste aziende o cooperative utilizza lavoratori provenienti dal nord est europa. E a guardare come muovono mani e gambe fra i filari, il dubbio che non siano pagati ad ore ma a cottimo viene a chiunque.
Il sistema che abbiamo toccato con mano è complesso e differenziato, aziende oneste e altre meno, gruppi di lavoratori negli Hotel (200 all’Hotel Industria di Brescia e 150 all’Hotel Lamosa di Provaglio) e altri alloggiati nei cascinali, braccianti disponibili a parlare e felici dell’occasione avuta e altri che fuggono quando ti avvicini.
Ma la domanda che rimane sullo sfondo, sia nelle situazioni più dignitose che in quelle più oscure, è: come può essere economicamente sostenibile assumere lavoratori che, olte alla paga oraria, richiedono esborsi per alberghi, vitto e trasporto?  Nessuna risposta ufficilale ci è finora pervenuta, tranne quella del sindacato: “si abbassa illegalmente la paga corrisposta al lavoratore fino a ridurla a circa 3 euro ora. Il maltolto va agli intermediari (caporali?) e a coprire le spese. E poi c’è un sacco di lavoro nero, giornate non dichiarate e contributi evasi.” Ma questo c’è sempre stato… ora la Franciacorta delle bollicine batte il sentiero del caporalato organizzato… un bel passo avanti!

venerdì 24 agosto 2012

VENDOLAX


 

 

"Caro Nichi, con Casini non ci andiamo"
In rete scatta la reazione dei militanti di Sel

La possibile apertura all'Udc gela i sostenitori di Sinistra Ecologia e Libertà. E nonostante le precisazioni e le smentite del governatore della Puglia, le polemiche non si fermano: "Evidentemente essere di sinistra in questo Paese è sempre una sofferenza"

Non basta la marcia indietro. Non servono le precisazioni, anche se istantanee. I militanti di Sinistra Ecologia e Libertà chiedono chiarezza. Al di là dei veti, al di là degli ultimatum. Il caso Vendola  arriva sul web. Alimentato dallo scoramento di chi non condivide le parole del governatore della Puglia. La possibilità di costruire un'alleanza, sia essa programmatica o di legislatura con l'Udc di Pierferdinando Casini trova porte sbarrate, accuse di scarsa lungimiranza e assenza di prospettiva politica. E in tanti criticano la chiusura all'Idv di Antonio Di Pietro. "Siamo alle solite", "Servono parole più chiare", "Nichi da te non me lo aspettavo". I commenti sulle pagine di Vendola sono centinaia.

La versione di Nichi arriva subito, lapidaria: "Nessuna apertura all'Udc". Poi: "Non vogliamo subire veti, non poniamo veti nè ultimatum a nessuno. Ma occorre essere chiari: se si è d'accordo nel superare le politiche liberiste delle destre, se si vogliono difendere i diritti sociali e l'equità sociale a partire dall'art.18, se si vogliono difendere i diritti civili a partire dai diritti delle coppie di fatto e gay, tutti sono benevenuti". Ma le domande si diffondono, la preoccupazione è tanta: "Vendola, ma lei vuole superare il liberismo e difendere i diritti civili con Casini?". E la polemica continua, coinvolge
identità politiche e aspirazioni civili. C'è chi scrive: "Evidentemente ad essere di sinistra in questo Paese, si è condannati alla sofferenza in eterno". Ancora: "Non è possibile che anche in un momento tendenzialmente favorevole si facciano questi errori". Poi i suggerimenti: "Vogliamo gente che abbia idee e faccia cose di sinistra. Ma come può passare anche solo per la testa di un'alleanza tra Vendola e l'unione dei condannati, conservatori e democristiani della peggior specie?".

E c'è chi arriva a criticare il tono stesso del linguaggio vendoliano. "Nichi, ti nascondi, usando paroloni e sproloqui inutili, esagerati e spesso incomprensibili". Le accuse sono dure: "C'è un'incapacità di formulare proposte concrete portate avanti da una solida coalizione che possa essere coerente e unita". In tanti chiedono al leader di Sel di affermare con chiarezza che "non andremo mai con Casini, che non stringeremo accordi con l'Udc". E, soprattutto, di non fare il gioco di Bersani. "Nichi, la nostra strada è a sinistra. Se il Pd vuole bene, altrimenti andiamo da soli". C'è chi annuncia "nemesi elettorali": "Concordo con le critiche. Con il Pd e l'Udc non si va da nessuna parte. A questo punto non mi rimangono che due opzioni di voto: Grillo o Di Pietro". Ancora: "Stai realizzando il sogno del Pd: l'ammucchiata con Casini".

Al centro del dibattito anche l'art. 18 e i temi del lavoro: "Nichi attenzione. Il Pd e l'Udc fanno parte della maggioranza parlamentare che ha smantellato i diritti dei lavoratori. Non scherziamo, dobbiamo stare attenti". Ancora: "Se Vendola apre all'Udc io chiudo a Vendola. Ho 55 anni e non voglio morire democristiano". Ancora: "Con il passo di oggi hai fatto l'ennesimo errore, ed io che pensavo che tu avessi la percezione dei reali bisogni dei cittadini". Non manca chi chiede calma. "Nichi parlerà nel pomeriggio. Aspettiamo. E speriamo dica parole chiare e definitive".

mercoledì 22 agosto 2012

LA SCUOLA MATERNA DI CAZZAGO S.M. NELLA BUFERA

Leggi qui a pag.21 l'articolo del giornale di Brescia.

Ora le carte sono scoperte.Vi invito a leggervi l'articolo del giornale di Brescia sulle vicende dell'ammanco di denaro dalla scuola materna.
Ognuno tragga le proprie conclusioni, io mi limito a ringraziare chi ha sostenuto "La Tua Civica" soprattutto i Consiglieri e Assessori della passata giunta Foresti che hanno deciso di non essere conniventi con un vecchio modo  di fare Politica.
In attesa degli sviluppi della vicenda e degli accertamenti della magistratura, sarebbe buona cosa che alcuni politici, che da sempre hanno sostenuto le persone coinvolte in questa bruttissima pagina della storia della scuola materna, si facessero da parte per il bene della Sinistra di Cazzago S.M.

martedì 21 agosto 2012


Ancora una volta si passa sopra la volontà dei CITTADINI con lavori di servizio per opere inutili come la Bre Bre Mi e la TAV


Ospitaletto 20 agosto 2012

 
Alla cortese attenzione del:

dott. Antonio Naccari
Commissario prefettizio del comune di Ospitaletto

Arch. Andrea Alberti
Sovraintendente per i beni architettonici e paesaggistici di Brescia
Via Gezio Callini, 26   25121 Brescia

Oggetto:

Tralicci nuova linea di alta tensione nel parco di Lovernato a Ospitaletto

Con la presente, il Circolo di Rifondazione Comunista di Ospitaletto chiede al dottor Naccari Antonio commissario prefettizio del Comune di Ospitaletto e all’Architetto Alberti Andrea sovraintendente di Brescia, di attivare tutte le iniziative politiche e tecniche possibili perché vengano rimossi i due tralicci sorti in brevissimo tempo nel parco di Lovernato a Ospitaletto.
In questi anni si era riusciti a ridurre l’impatto di un’infrastruttura per noi inutile come la TAV, con un progetto d’interramento del tracciato per ridurre l’impatto ambientale vicino al Borgo di Lovernato, per poi ritrovarci due enormi tralicci all’interno di uno dei più grandi parchi di Ospitaletto per un terreno di servitù pubblica della Bre Bre Mi, chiesto in una domanda del 2009 che non specificava per cosa veniva utilizzato.
Ancora una volta si passa sopra la volontà dei CITTADINI con opere che oltre essere inutili come la Bre Bre Mi e la TAV, deturpano il territorio in una zona di valore storico come Lovernato e rendono impraticabile uno dei più belli e pochi parchi di Ospitaletto.
Chiediamo quindi una procedura d’urgenza per bloccare eventuali ulteriori nuovi lavori nella zona di Lovernato (magari ancora sconosciuti all’ufficio tecnico di Ospitaletto ?) e la rimozione dei due tralicci in questione.


                                    Il Circolo di Rifondazione Comunista di Ospitaletto

Per comunicazioni a Baratto Leonardo (organizzativo del circolo):  
email. Leonardo.Baratto@virgilio.it o cell. 3294948820

martedì 14 agosto 2012

lunedì 13 agosto 2012

SE LE STRADE FOSSERO IN DISCESA

Parlare di meritocrazia in un paese che vanta tra le sue eccellenze Sergio Marchionne è come organizzare un mondiale di scacchi tra babbuini: una cosa abbastanza insensata. L’ultima uscita del “vero socialdemocratico” (cfr: Fassino) che guida la Fiat, cioè l’attacco a un concorrente capace di vendere macchine in tutta Europa e nel mondo, è più comica che paradossale. Credevamo che Marchionne fosse un grande sostenitore del liberismo e del mercato, ed eccolo invece invocare una “razionalizzazione” del mercato dell’auto in Europa. Tradotto in italiano: implorare che francesi e (soprattutto) tedeschi facciano e vendano meno macchine. E’ come se un maratoneta si appellasse al giudice di gara per chiedere che i concorrenti corrano con la suocera in spalla, e giustamente il commissario europeo per la concorrenza non gli ha nemmeno risposto, affidando la questione al suo portavoce, che gli ha signorilmente riso in faccia (“Le intemperanze di Marchionne”…). Insomma. Prima era colpa della Fiom. La Fiom venne cacciata con un referendum-ricatto e ora nello stabilimento modello de-fiomizzato si va allegramente in cassa integrazione. Poi fu colpa della crisi e del mercato, ma intanto i concorrenti vendevano più macchine di lui. Allora fu la volta dei concorrenti: come si permettono di produrre e vendere, addirittura di fare una politica dei prezzi? Dove credono di essere, su un libero mercato?  Ora, immaginiamo lo staff di Sergio Marchionne al lavoro per elaborare altre ardite teorie. Tipo prendersela con le strade: “Se fossero tutte in discesa le nostre macchine andrebbero meglio!”. Oppure con le curve: “Se non ci fossero potremmo fare a meno del volante!”. Aspettiamo con ansia, certi che qualche colpevole si troverà. Al momento, Marchionne guida la Fiat con esiti disastrosi da sette anni, l’unico segno più che si ricordi è quello delle sue stock options. E questo sarebbe niente, se non dovessimo anche sentirci recitare ogni giorno come il rosario la ridicola tiritera sulla meritocrazia.

Di Alessandro Robecchi

Le divise sono differenti?




di Lino Aldrovandi

Perché Alex Schwazer sì e i poliziotti condannati per la morte di Federico no? Se lo chiede Lino Aldrovandi, il padre di Federico, il ragazzo ucciso a Ferrara nel 2005 da quattro agenti di polizia, confrontando un caso di doping con uno di omicidio. Dopo lo scoppio dello scandalo doping che ha investito l’atleta azzurro alle Olimpiadi di Londra, l’Arma dei carabinieri, cui apparteneva il campione di marcia vincitore dell’oro a Pechino 2008, ha preso subito provvedimenti drastici: via dal corpo senza appello. Gli agenti, invece, nonostante una sentenza di condanna a tre anni e mezzo per omicidio colposo passata in giudicato, prestano ancora servizio nella Polizia di Stato.

“Certo Schwazer ha sbagliato, senza se e senza ma, ma non ha ucciso nessuno”, riflette su facebook Lino Aldrovandi, che ricorda come invece “chi con una divisa, ora pregiudicato, in cooperazione ha ucciso e si è comportato da ‘scheggia impazzita in preda a delirio’ (parole queste pronunciate dal pg davanti alla Corte di Cassazione in sede di requisitoria, ndr), ha bastonato, ha soffocato, ha ucciso, ha detto il falso, ha depistato, ha omesso, ha disonorato quella divisa compiendo di fatto un alto tradimento, nonché ha oltraggiato e offeso dopo una sentenza definitiva la madre della vittima continua a lavorare come se nulla fosse, impunito come troppi tanti individui in divisa di altri morti rimaste senza un colpevole…”.

“Quella divisa avrebbe bisogno di un buon lavaggio”, riflette Lino Aldrovandi, che non dispera di vedere attuato quel provvedimento disciplinare promesso dal ministro Cancellieri: “Sono paziente, e questo a volte è un difetto che mi ha trasmesso mio padre, rallento, respiro e ascolto il mio cuore per accarezzare le tante vittime innocenti di questo nostro assurdo mondo”.


da Articolo 21

Il sindaco rosso guida gli espropri nei supermercati


Tre carrelli di cibo per 37 famiglie povere di Siviglia
In Andalusia requisiti a un duca 1.200 ettari incolti

MADRID - L’ ultima clamorosa protesta è stata un «esproprio alimentare» in un supermercato: martedì scorso Juan Manuel Sanchéz Gordillo, 60 anni, dal 1979 sindaco con maggioranza assoluta della comunistissima Marinaleda, ha diretto l’assalto a un supermercato nella limitrofa Ecija, portando via tre carrelli pieni di pasta, fagioli, lenticchie e latte, che ha donato a 36 famiglie di squatter disoccupati di Siviglia. Unanime la condanna del governo, dei socialisti, di lu. Ovviamente è stato denunciato. Ma lui se la ride: «È stata un’azione simbolica. Il prossimo obbiettivo? Le banche».
Sanchéz Gordillo, non è solo sindaco, è anche molto altro: deputato regionale andaluso, leader del Cut-Bai (Collettivo unità dei lavoratori-Blocco andaluso di sinistra) e del sindacato agricolo Sat. E da sempre fa parlare di sé, occupando terre incolte o la Moncloa, il Palazzo del governo, con l’ex premier socialista González dentro. Ma nella regione con più disoccupati d’Europa (34%), nel suo Comune non ce n’è uno grazie alle cooperative comunali ortofrutticole da lui inventate e dove tutti guadagnano lo stesso stipendio: 1128 euro al mese. «Non ho mai fatto parte del partito comunista con la falce e martello, però mi sento comunista, o comunitarista, come credo si sentissero Cristo, Gandhi, Lenin e il Che», dice questo professore di storia, figlio di un poverissimo muratore, che ha potuto andare all’Università grazie a una borsa di studio.
Entrato in Izquierda Unita (il cartello elettorale comunista*) nell’86, nemico acerrimo dei socialisti («Zapatero rubava ai poveri per dare i soldi ai ricchi»), gode di una popolarità impressionante, e non solo nella sua Marinaleda (2645 abitanti): nelle regionali andaluse del marzo scorso, come capolista di Iu per Siviglia, ha ottenuto116.726 voti (il 12,18%).
Il suo motto è sempre stato: «La terra a chi la lavora». E Gordillo, che pare uscito da «Novecento» di Bertolucci anche se usa Twitter, è un leader che fa quello che dice. Nell’Andalusia agraria in mano a ricchissimi proprietari terrieri, il barbuto sindaco, dopo 12 anni di occupazioni, nel 1992 è riuscito a espropriare 1200 ettari che erano del Duca dell’Infantado.
Sempre in prima linea, venerdì scorso è stato sloggiato dalla Guardia Civil, insieme ad altri 200 militanti del Sat, da un terreno militare. «Torneremo. Abbiamo già cominciato a lavorare la terra», ha detto agli agenti delle Benemérita.
L’esproprio terriero è stato il volano della sua revolución, sempre perseguita con la non violenza. Il sindaco che tiene la foto del Che nel suo ufficio sempre aperto al pubblico e porterà la kefiah al collo «finché i palestinesi non avranno una loro patria», ha costituito la Cooperativa Hu Humar-Marinaleda, ovviamente ecologicamente corretta. Produce carciofi, peperoni, fave, olio di oliva. Il comune è proprietario di una fabbrica di conserve, un frantoio, serre, allevamenti bovini. Salario: 47 euro al giorno, 6 giorni la settimana, 35 ore settimanali. Ecco perché non ci sono disoccupati.
Ma c’è di più. A Marinaleda non è mai entrato un costruttore. Il municipio regala il terreno per costruire un villino a schiera (90 metri quadrati su due piani, più 100 metri di cortile), anticipa i soldi per i lavori ed esige che il proprietario collabori alla costruzione della sua casa o paghi un sostituto. Restituirà il debito in rate di 15,52 euro al mese.
Dulcis in fundo, non esiste la polizia locale. «Da noi non è necessaria», vanta Gordillo.

Nota di controlacrisi.org: per chi non lo sapesse Izquierda Unida tradotto Sinistra Unita è la coalizione federativa che riunisce comunisti, verdi e altre formazioni della sinistra spagnola e insieme a Rifondazione Comunista, Linke, Front de Gauche. Syriza ecc. fa parte delPartito della Sinistra Europea

 http://www.controlacrisi.org

giovedì 9 agosto 2012

Omertosi?

Ci risiamo........Speravo tanto, che dopo la  bagarre post elettorale i toni si sarebbero stemperati,invece al ritorno dalle ferie mi ritrovo a dover rispondere a chi, per interposta persona etichetta gli esponenti della Tua Civica come "omertosi"per avere taciuto sui pettegolezzi verso la figura del candidato Sindaco di Obiettivo Comune.Dove vivono questi loschi personaggi?Non siamo in una metropoli ma in un piccolo Comune, dove tutti sanno, ma a differenza di chi ha preso le distanze dalla candidatura di Buffoli in tempi non sospetti (esortandolo a fare un passo indietro) e si è staccato da Obiettivo Comune preferendo un altro percorso politico,chi è rimasto ed ha appoggiato Buffoli dovrebbe almeno avere la decenza di ammettere l'errore invece di gettare fango sugli avversari politici soprattutto sugli esponenti della Fed. della Sinistra. 
Quanto accaduto, come ho già avuto modo di dire è una pagina bruttissima per la Sinistra di Cazzago S.M. Aver dato l'amministrazione del Comune a una lista votata dal 33% dei cittadini è qualcosa di surreale e fantapolitico,ma più assurdo è la politica che il Centro Sinistra stà esprimendo in questi primi mesi di nuova amministrazione. 
Qualcuno vorrebbe si ricompattasse il fronte "a gauche"ma, se il buon giorno si vede dal mattino, al momento siamo in una notte polare e non vedo sbocchi costruttivi fintanto che ci saranno i soliti "BARONI"a decidere le sorti della ricostruzione.

domenica 5 agosto 2012

UN ACCREDITO DI 209.150,00 EURO DEL LINGOTTO AD UN OPERAIO DELLA FIAT DI POMIGLIANO


Questa volta si tratta di PASQUALE RUSSO. Fu licenziato nel 2004 e poi reintegrato nel 2010 dalla Corte di Appello di Napoli per violazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori non sussistendo la “giusta causa” per il licenziamento

Fino ad oggi la Fiat di Marchionne si rifiutava  di adempiere all’ordine del Giudice nonché al risarcimento economico del notevole danno salariale subito dal lavoratore  e consistente in 8 anni di mancata retribuzione.

COMUNICATO STAMPA

Sentenza Tribunale di Napoli per credito del lavoratore 




Il massacro sociale e il polo della speranza


In una delle sue ultime interviste il grande regista Mario Monicelli così rispose a a una domanda sulle speranze per il futuro:  'La parola speranza è solo un imbroglio, serve a tener buoni coloro che dovrebbero ribellarsi, la parola che ci vuole in italia è rivoluzione". Nichi Vendola propone di chiamare polo della speranza il ricostituito centro sinistra di cui vuole fare parte. Siamo ad una stanca replica della commedia. Il centro sinistra progressista, ma naturalmente anche responsabile, contro Berlusconi. Casini in mezzo che si prepara all'alleanza, ma non lo dice chiaramente perché  deve tenere conto di Vendola. (...) 
Leggi qui l'articolo di Giorgio Cremaschi

mercoledì 1 agosto 2012

La nostra scelta di restare alternativi. Sel commette un grave errore



Nell'incontro Vendola-Bersani è stata raggiunta una intesa per costruire una coalizione anche con l'Udc. Sel commette un duplice errore. Il primo: non si capisce come un futuro Governo di questo tipo, con dentro l'Udc, possa attuare politiche minimamente progressiste. È evidente che chi nel Pd si riconosce compiutamente nelle politiche del Governo Monti più il partito di Casini saranno in grado di condizionare pesantemente le politiche dell'esecutivo. Il secondo errore sta nel fatto che Sel, facendo un percorso inverso, se si fosse predisposta a costruire una aggregazione con le forze oggi all'opposizione del Governo Monti (Idv, Fds e movimenti vari), avrebbe contribuito ad aprire un grande spazio a sinistra nel paese. Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare affinché nel Paese si costruisca un polo di sinistra non minoritario che si proponga come alternativo alle politiche di Monti e della Bce.

Privatizzazioni a Torino. Fassino ringrazia Sel e Idv

Privatizzazioni a Torino. Fassino ringrazia Sel e Idv
Il Consiglio Comunale di Torino dopo aver approvato la privatizzazione degli asili ieri ha approvato la privatizzazione dell’Amiat e della società che gestisce l’inceneritore.  C’è poco da commentare,  al limite si comincia a prendere atto che non c’è solo il pd a tradire il popolo dei beni comuni ma anche altri partiti che su questo terreno hanno investito nella propria immagine nazionale.
Che questo poi avvenga a pochi giorni dalla sentenza della consulta che ha riconosciuto le ragioni dei movimenti referendari contro le norme di Berlusconi che favorivano le privatizzazioni onestamente fa ancora più rabbia. A Torino, da ieri i movimenti e la sinistra che nei giorni scorsi hanno firmato un appello per impedire le privatizzazioni sanno chi sta da una parte o dall’altra della barricata. L’astensione di SEL e IDV in questa votazione è una ipocrisia da ceto politico che pur di mantenere il proprio scranno non trova di meglio da fare che turarsi il naso e bere di tutto. Del resto la ricetta del diciamo cose di sinistra per far passare cose di destra sembra essere assunta anche a Bologna, dove SEL e IDV si sono astenute sulle convenzioni delle scuole paritarie.
Non è un caso infatti che ieri Fassino abbia ringraziato pubblicamente il partito di Vendola e Di Pietro per non aver messo in crisi la maggioranza. Stesse parole dette dal sindaco di Bologna qualche giorno fa.
In poche parole, nelle due città maggiori dove governa la foto di Vasto sembra delinearsi un modello applicabile in tutti i comuni governati dal centro sinistra per le prossime privatizzazioni.  il Pd ed i moderati tengono in mano il bastone decisionale e sel e idv al massimo si astengono assicurando però la tenuta della maggioranza. Insomma sono nati i partiti di “astensione e di governo”. C’è di che riflettere, perchè nei prossimi mesi i padroni non staranno con le mani in mano e cercheranno di portare avanti il processo delle privatizzazioni  con l’aiuto del Governo Monti che stringerà le amministrazioni comunali con il cappio al collo. Quello che è uscito dalla finestra con la sentenza della Consulta rischia di rientrare per la porta.