lunedì 28 novembre 2011

VIII congresso di Rifondazione Comunista


Fiorenzo Bertocchi confermato segretario della Federazione Bresciana del Partito della Rifondazione Comunista


Sabato sera, al termine del Congresso provinciale del partito della Rifondazione Comunista, si è riunito il nuovo Comitato politico federale, che ha eletto il nuovo segretario provinciale, confermando, con una votazione quasi unanime il segretario uscente Fiorenzo Bertocchi, operaio saldatore di una azienda bresciana.
Tre i documenti usciti dal  Comitato Politico Nazionale, sui quali tutti gli iscritti erano chiamati ad esprimersi secondo il rigoroso principio "una testa un voto": i voti espressi direttamente dagli iscritti a livello di circolo sono quelli che fissano definitivamente il grado di consenso riscosso da ogni documento fino al livello nazionale.
Il primo documento, sottoscritto da circa il novanta per cento dei componenti del Comitato Politico Nazionale, compresa ovviamente la segreteria generale, ha per titolo UNIRE LA SINISTRA D’ALTERNATIVA, USCIRE DAL CAPITALISMO IN CRISI. Alcuni membri del CPN, firmatari di questo documento, hanno proposto degli emendamenti, aggiuntivi o sostitutivi, rispetto a parti del documento. Potete trovarli qui.
Il secondo documento, sottoscritto da 14 membri del CPN, tutti riconducibili alle varie esperienze trotzkiste presenti in Rifondazione dalla sua nascita, in particolare alla corrente di Falce e Martello, ha per titolo PER IL PARTITO DI CLASSE.
Il terzo documento, sottoscritto da 6 membri del CPN, di varia provenienza, dal Trotzkismo, all'Ernesto, alla iniziativa dei 100 circoli susseguente al cosiddetto "appello di Firenze" del 2007, ha per titolo COMUNISTI/E PER L’OPPOSIZIONE DI CLASSE E L’ALTERNATIVA DI SISTEMA.
Nella federazione di Brescia il terzo documento non ha trovato sostenitori, mentre ne ha trovato molti il secondo documento, grazie soprattutto alla insofferenza di molti iscritti verso la prospettiva di una qualsivoglia alleanza con il Pd, sia pure nella forma di Fronte democratico per battere le destre, senza entrare nel governo, come prospettato dal primo documento,
Alla fine il risultato dei compagni che si sono espressi è stato di 105 voti per il documento 1, espressione della maggioranza nazionale; ma il documento 2 ha raccolto il ragguardevole risultato di 54 voti. Sette compagni di vari circoli hanno partecipato al congresso, ma si sono astenuti dal sottoscrivere qualsiasi documento. In totale al congresso hanno partecipato dunque 166 compagne e compagni, su 412 iscritti ai circoli al momento del congresso.
Da registrare il fatto che il congresso provinciale ha approvato un emendamento locale al documento di maggioranza, emendamento che subordina l'eventuale presenza del partito in una coalizione di "Fronte democratico" alla presenza prioritaria nel programma di coalizione dell'impegno cogente ad una riforma della legge elettorale in senso proporzionale. Infatti l'emendamento si intitola appunto "Per il proporzionale": l'emendamento è stato approvato a maggioranza dai delegati del primo documento, secondo la procedura prevista dal regolamento congressuale.
Inoltre il congresso ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno presentato dal gruppo donne "La falce e la luna" di Rifondazione Comunista di Brescia. Lo potete legger qui.
Il Congresso provinciale ha avuto comunque una conclusione unitaria, propiziata dal documento politico elaborato dalla Commissione Politica, documento che ha costituito il terreno propizio per l'elezione immediata del segretario Fiorenzo Bertocchi.

domenica 27 novembre 2011

Rifondazione Comunista conferma Bertocchi

E´ ancora Fiorenzo Bertocchi il segretario provinciale di rifondazione comunista. Ieri sera è stato votato da 28 dei 30 membri del comitato politico (due astenuti, ma uno è lui), in rappresentanza degli 85 delegati che hanno partecipato al congresso provinciale nel salone Buozzi della Camera del lavoro. Una nomina prevedibile, anche perché non c´erano altri candidati contrapposti, che va nel segno della continuità al termine di due anni difficili per il partito bresciano, che nel 2009 era stato commissariato dopo due scissioni e l´espulsione da parte della direzione regionale e nazionale del vertice locale. 
IL VOTO UNANIME ha espresso anche il collegio di garanzia alla cui presidenza è stato rieletto Gianni Passerini. Ora sul tavolo c´è la nuova linea politica che dovrà caratterizzare rifondazione in questo periodo di grandi cambiamenti, con un occhio puntato alle elezioni e alle nuove strategie che potrebbero servire ad aprire una stagione diversa. L´intenzione, è emerso dal congresso, è quella di accettare un´apertura verso l´esterno, come ha dimostrato il voto da parte del 67% dei delegati di un documento politico che va in questo senso, mentre il 33% avrebbe preferito una linea di chiusura. «Il nuovo governo Monti - ha spiegato il direttore di Liberazione, Dino Greco - ridistribuisce le carte. Al potere ora c´è un´oligarchia legata alle banche che gode di un appoggio bipartisan e che accetterà ogni diktat europeo, colpendo i lavoratori, i pensionati, le fasce deboli in modo pesantissimo». Per questo secondo Greco «la sinistra deve ritornare unita», soprattutto nel momento in cui «il Pd si troverà al palo, costretto a dover accettare una politica che non gli appartiene, imposta dall´alto». Naturale, quindi, pensare a un accordo con Sinistra ecologia e libertà, per creare «un´alternativa alle pesanti misure imposte dall´Europa». 
Ma se a livello nazionale il sodalizio con Vendola pare possibile, a livello locale non ci sono stati ancora avvicinamenti, forse a causa, ha spiegato il neo segretario, che ora rappresenta 450 iscritti, «di forti dissapori individuali, che rendono più difficile il confronto». Ma rifondazione non ha intenzione di arroccarsi sulle sue posizioni: «Vogliamo lavorare con tutti quelli che hanno idee affini - ha assicurato Bertocchi - così come abbiamo fatto negli ultimi due anni per il referendum sull´acqua, le questioni ambientali, la tutela dei lavoratori. «Noi vogliamo essere parte di un progetto più ampio».

Dal Bresciaoggi 27/11/2011

giovedì 24 novembre 2011

I segreti della casta di Montecitorio: Blitz di operai licenziati al supermercato "Spesa ...

I segreti della casta di Montecitorio: Blitz di operai licenziati al supermercato "Spesa ...: MILANO, 22 NOVEMBRE - Una cinquantina di operai licenziati da Innova Service, l'azienda che gestisce le portinerie sull'area dell'ex Alfa Ro...

15000 euro al mese per giocare con l'ipad. Da oggi non sarà più permesso...fotografarli!

La foto è stata scattata durante una seduta parlamentare: incurante dei lavori della Camera, il parlamentare Roberto Menia (Fli) è impegnato a giocare con "Super Mario Bros" sul proprio iPad.
Lo scandalo dov'è?
Lo scandalo non è nel fatto che noi paghiamo 15.000 euro al mese a questo signore per giocare sul suo iPad, acquistato anch'esso a carico dello stato con i tremila euro che ricevono i parlamentari per l'acquisto di materiale informatico (a proposito, la scorsa settimana i consiglieri regionali abruzzesi avevano provato ad imitarli).
No, non è solo questo: lo scandalo è che da oggi sarà vietato ai fotografi riprendere i deputati in queste loro impegnative attività.
Il codice di autoregolamentazione per i fotografi accreditati ad entrare a Montecitorio, deliberato oggi dall'ufficio di presidenza della Camera, parla chiaro in merito:  "non utilizzare strumenti di ripresa fotografica o visiva per cogliere gli atti o i comportamenti dei deputati e dei membri del governo presenti nell'aula della Camera che, non risultando essenziali per l'informazione sullo svolgimento dei lavori parlamentari,  si risolvano in un trattamento di dati personali non consentito".
Lasciateli giocare in pace!

ROSSI (FEDERAZIONE DELLA SINISTRA): NUOVE ELEZIONI SUBITO E PATTO DI CONSULTAZIONE CON LE FORZE DEMOCRATICHE CONTRARIE A GOVERNO “TECNICO”

ROSSI (FEDERAZIONE DELLA SINISTRA): NUOVE ELEZIONI SUBITO E PATTO DI CONSULTAZIONE CON LE FORZE DEMOCRATICHE CONTRARIE A GOVERNO “TECNICO”
“Nel momento in cui giunge finalmente al termine la perniciosa esperienza del governo Berlusconi e nel Paese si avverte una grande attesa di cambiamento e di giustizia sociale, l’ipotesi di privare i cittadini della possibilità di esprimersi attraverso il voto tradisce i principi democratici fondanti la nostra Repubblica.
Proprio la gravità dell’attuale situazione economica ed il carattere decisivo per il futuro dell’Italia delle scelte che dovranno essere assunte, impongono che il prossimo Governo sia suffragato dalla piena sovranità popolare. Un consenso che può esprimersi solo attraverso una consultazione elettorale.
La Federazione della Sinistra ribadisce pertanto la sua richiesta di nuove elezioni e, laddove dovesse concretizzarsi la sciagurata ipotesi di un governo “di larghe intese” deputato a portare avanti le manovre fortemente antisociali dettate dalla Commissione Europea e dalle banche, propone un patto di consultazione delle forze democratiche contrarie a questa prospettiva politica. Un patto per promuovere l’opposizione a scelte destinate a produrre danni irreversibili per la stragrande maggioranza della popolazione italiana.”