mercoledì 30 settembre 2009

Aggiornamento sul Contratto di Solidarietà Stefana

Si è svolto oggi a Nave l'ennesimo incontro con la direzione della Stefana, per riprendere la discussione sui contratti di solidarietà da applicare agli stabilimenti di Nave e Ospitaletto.Nell'incontro de l 24 settembre le controparti si erano lasciate, per dare modo alla direzione di poter valutare le proposte delle Rsu.

Orari di lavoro.Come si intende gestirli?La direzione si è riservata di esporre alle Rsu nei prossimi giornicome verranno organizzati i turni di lavoro e di conseguenza l'orario delle persone interessate.

Organico.Siamo già sotto organico e l’imminente pensionamento di alcuni lavoratori peggiorerà la situazione.Su questo punto la direzione ha deciso di cercare tra i lavoratori in forza a Nave, attualmente impegnati al laminatoio del vergella,(che subirà un ridimensionamento dei turni di lavoro a causa del calo di richiesta del prodotto da parte del mercato) lalcuni volontari disposti a coprire le piazze mancanti in acciaieria a Ospitaletto.

Integrazione degli istituti differenziati.La ditta è disposta a riconoscere o integrare le perditè di alcuni istituti che hanno già pesantemente inciso sulle buste paga dei lavoratori che stanno facendo Cig da un anno?Nessun passo avanti,neanche di fronte all'evidente risparmio in termini contributivi che i contratti di solidarietà portano all'azienda ha voluto aprire la discussione sul merito.L'arroganza del Sig.Scalabrin rappresentante dell'azienda non è certo un aiuto serio e costruttivo per la costruzione di un percorso che interessa i lavoratori di Nave e Ospitaletto.

Anticipo quota INPS.L’anticipo delle ore perse a causa del Contratto di solidarietà dovranno essere anticipate dalla ditta.Su questo punto l'azienda si è detta disponibile ad anticipare la quata INPS.

Contratto integrativo.Seppure in un momento difficile si dovrà fare un ragionamento che preveda la chiusura della vertenza che si protrae ormai da troppo tempo.Nessun passo avanti sul contratto integrativo,anzi totale chiusura e su questo credo dovremo aprire una discussione con gli operai per capire se mettere in campo forme di lotta più incisive per chiudere la vertenza.

domenica 27 settembre 2009

L'etica della Cogeme

A seguito del licenziamento del lavoratore Mario Del Barba da parte della Cogeme, ho raccolto la proposta del consigliere della Lista Civica Comunità Solidale di Passirano,Amilcare Barucco di presentare ai sindaci dei nostri comuni,(soci di Cogeme )la lettera che riporto di seguito:



Al sig. Sindaco del Comune di Cazzago S.M.

All’Assessore all’ambiente del Comune Cazzago S.M

e p.c. capigruppo consiliari


Nelle varie discussioni inerenti la raccolta differenziata, iniziata nel nostro comune nel luglio 2008, era emerso come uno degli aspetti più problematici fosse il carico lavorativo del personale addetto alla raccolta sia per la pesantezza del lavoro (sollevare i vari contenitori e versarne il contenuto nell’automezzo) sia per la difficoltà di prevedere la quantità di rifiuti da raccogliere. La dura situazione lavorativa è venuta alla luce all’inizio di questo mese con il mancato rinnovo a Mario Del Barba, operaio addetto alla raccolta dei rifiuti, del contratto di lavoro interinale. Il mancato rinnovo equivale ad un licenziamento. Il lavoratore è stato licenziato perché lamentava una situazione lavorativa insostenibile: doppi turni, anche 25 km al giorno a piedi, angherie da parte dei capetti che organizzano il lavoro. Non risulta al sottoscritto che il licenziamento sia dovuto alla scarsa qualità del lavoro svolto o alla scarsa quantità di lavoro effettuato.

La raccolta differenziata ed il contenimento dei suoi costi non può basarsi sullo sfruttamento dei lavoratori impiegati per svolgerla.

La situazione è ancora più grave perché Cogeme si è dotata di un Codice etico approvato dal Consiglio di Amministrazione di Cogeme Gestioni il 10 luglio 2006 le cui regole stridono con il comportamento adottato nei confronti di Mario Del Barba. Basta leggere il capitolo 1 (Introduzione) o il capitolo 3 (Risorse umane e politica dell’occupazione). A titolo di esempio riporto alcuni paragrafi che a mio parere non sono stati rispettati.

Nel paragrafo 3.2 (Politica di selezione e assunzione) “ ogni discriminazione razziale, di sesso, di nazionalità, di religione, di lingua, sindacale o politica, così come ogni forma di favoritismo, sono vietati nell’assunzione, nella retribuzione o nel licenziamento”.

Nel paragrafo 3.5 (Risorse e occupazione) “l’impresa è impegnata a tutelare l’integrità morale e fisica dei propri dipendenti, dei consulenti e dei propri clienti”.

Chiedo quindi che si intervenga affinché Mario Del Barba possa essere riassunto, i ritmi di lavoro siano tollerabili e l’ambiente lavorativo più sereno.

A margine della vicenda è da segnalare che la rilevazione dello svuotamento dei contenitori da 120 litri contenenti l’indifferenziato è manuale perché non tutti gli automezzi erano forniti del lettore automatico e in quei pochi che lo erano è stato disattivato perché troppo lento rispetto ad una rilevazione manuale. Chiedo venga verificata tale situazione, perché se fosse vera la possibilità di errore appare molto aumentata.

Distinti saluti Il consigliere comunale Roberto Bettinzoli

sabato 26 settembre 2009

Alla faccia dei cassaintegrati.

Il Cavaliere invita gli italiani a consumare di più? Detto fatto, al Senato consumano. Per le stanze della presidenza a Palazzo Giustiniani, ad esempio, hanno appena comprato 50 asciugamani deluxe. A 88 euro l’uno. Pari a tre giorni di cassa integrazione di un operaio metalmeccanico. Totale: 4.400 euro. Giorgio Napolitano, che giovedì aveva spronato tutti dicendo che «le istituzioni devono dare l’esempio» ha avuto la sua risposta.
Esattamente come le cucine presi­denziali: non meritano forse una quali­tà adeguata al livello dell’istituzione per essere all’altezza delle raffinate pa­pille gustative di Renato Schifani e dei suoi ospiti? Ecco allora una spesa asso­lutamente in-dis-pen-sa-bi-le: un co­stoso corso di perfezionamento fatto se­guire presso la scuola culinaria del Gambero Rosso ai 9 (nove) cuochi in­terni. Così che possano poi scodellare sui prestigiosi deschi quei piatti griffati che, con innata modestia, vengono defi­niti «divine creazioni»: bauletti con ri­cotta e pistacchi con bottarga di tonno e sedano, intrighi con stracotto d’oca e burro al ginepro, quadrelli di cacao con scorzette d’arancia ai due ori… Per carità, negare che nella scia delle polemiche sui costi della politica, qual­che taglio sia stato fatto pure a Palazzo Madama sarebbe ingiusto. Le famose agendine 2009 di Nazareno Gabrielli co­state la bellezza di 260 mila euro (più de­gli stipendi annuali dei governatori del Colorado, dell’Arkansas, del Tennessee e del Maine messi insieme) sono state ad esempio sforbiciate, per il 2010, del 20%.

Sergio Rizzo Gian Antonio Stella

giovedì 24 settembre 2009

Lega, rifiuti, discariche: un mix devastante per la provincia di Brescia



Dopo una breve e relativa tregua, Brescia e la sua provincia tornano in corsa per il primato di pattumiera d'Italia e lo fanno nella maniera peggiore: aprendo una nuova stagione di conferimento in discarica di rifiuti speciali e tossici.Il blocco in regione del piano rifiuti provinciale, che denota la chiara volontà politica del centrodestra e della Lega di dare continuità alla nefasta politica dei rifiuti sin qui adottata (ottima per i facili guadagni di qualcuno, ma devastante per la salute dei cittadini e per la qualità dell'ambiente), l'illusione o meglio, la necessità di spacciare tali pratiche di smaltimento come elementi utili per l'uscita dalla pesante crisi economica in atto, l'incultura del non rispetto per il bene comune ed il ricorso a scorciatoie ad alto profitto, la brillante assenza di ruolo da parte della provincia in materia sono alcuni degli elementi che hanno portato in pochi mesi all'autorizzazione di discariche a SAN POLO – BUFFALORA e a TRAVAGLIATO e a ipotizzare nuovi impianti a CALVAGESE e CASTEGNATO.Di fronte a questo desolante quadro appare assai bizzarro il recente atteggiamento pseudoambientalista, assunto dalla Lega, di netta contrarietà alla discarica di CALVAGESE e all'impianto di trattamento rifiuti di VIA CONICCHIO a BOVEZZO, in quanto la Lega è parte in causa, essendo forza di governo a ROMA, in REGIONE e in PROVINCIA, che sono gli enti preposti al rilascio di autorizzazioni per questo tipo di impianti.

È lecito quindi domandarsi quale credibilità possa avere chi si esprime contro la realizzazione della discarica di CALVAGESE (ma non contro quella di SAN POLO), avendo i mezzi, l'autorità, le competenze e le responsabilità politico-istituzionali per rilasciare o meno l'autorizzazione,senza fare di questi strumenti un uso adeguato e condiviso con i cittadini.Non di sterili dichiarazioni c'è bisogno, ma di atti concreti, come ad esempio una moratoria di tutte le discariche e gli impianti di trattamento di rifiuti, almeno fino all'approvazione definitiva del

piano provinciale.C'è la necessità di ripensare una politica dei rifiuti più legata alle esigenze del territorio, che

sappia guardare al futuro. Per questo è impensabile immaginare pratiche diverse dal recupero e dalla salvaguardia ambientale per aree che hanno subito e subiscono forti situazioni di sfruttamento e degrado, come l'area di SAN POLO, e della MACOGNA in FRANCIACORTA.Con il coinvolgimento diretto dei cittadini va pianificata una seria politica di riduzione dei rifiuti (sia Rifiuti Solidi Urbani che speciali); così come sono maturi i tempi per ripensare il tessuto industriale bresciano perché sia meno inquinante, più attento ed attivo nella ricerca e nella

applicazione di una pratica di recupero, diminuzione, riciclo dei rifiuti, anche tossici e speciali, che sia la più pulita possibile.Un ruolo quest'ultimo che ben si addice ad un'azienda come A2A (dove la Lega ha un ruolo importante), se questa azienda, invece di pensare al nucleare ed alla finanza, volesse tornare a disposizione dei cittadini come azienda di pubblica utilità.In questa direzione ci accingiamo ad operare sul territorio, adoperandoci nel contempo per favorire un dialogo tra tutti i soggetti sensibili a queste tematiche, affinché si apra quella coltre di

indifferenza che attanaglia la società bresciana e la partecipazione ricominci ad agire nel dibattito politico.

Contratto di Solidarietà Stefana



Si è svolto oggi a Nave un incontro, tra le Rsu e i rappresentanti dell’azienda per discutere sulla crisi, che ha investito pesantemente anche l’industria siderurgica,e fare una verifica sugli interventi che si dovranno mettere in campo a breve, essendo la Cig ordinaria a disposizione degli operai in esaurimento.Questo incontro,ha portato la discussione sui Contratti di Solidarietà come unica via per evitare il ricorso alla Cig straordinaria.La ripresa dell’attività lavorativa dopo la fermata di Agosto non ha avuto un miglioramento della produttività da parte delle aziende di Nave e Ospitaletto,e nel secondo semestre del 2009 si preannuncia un calo significativo della produzione.Le perdite sul mercato del “vergella,”che viene per la maggior parte importato, è significativa.La perdita stimata è paria 150 euro per ogni tonnellata prodotta e se si calcola che la capacità produttiva del “treno vergella”di Nave è pari a circa 1200 tonnellate per ogni giornata lavorativa le perdite risultano significative.La direzione, rappresentata dal Sig.Scalabrin si è detta favorevole all’uso dei Contratti di solidarietà per gli stabilimenti di Nave e Ospitaletto ipotizzando riduzioni di lavoro del 60-40-20% senza però avere ancora in mente come organizzare e distribuire le ore lavorate,nonostante le richieste del Sindacato formulate già negli incontri avuti nei mesi scorsi.In particolare non ci è stat data risposta su tutti gli aspetti che implica il ricorso a questi ammortizzatori sociali.

L’incontro è stato aggiornato alle ore 9 di Mercoledì 30/9 dove si dovrà approfondire(e l’azienda dovrà darci risposte)come impostare l’impianto dei contratti ma soprattutto si dovrà fare chiarezza su alcuni punti:

Orari di lavoro.Come si intende gestirli?

Organico.Siamo già sotto organico e l’imminente pensionamento di alcuni lavoratori peggiorerà la situazione.

Integrazione degli istituti differenziati.La ditta è disposta a riconoscere o integrare le perditè di alcuni istituti che hanno già pesantemente inciso sulle buste paga dei lavoratori che stanno facendo Cig da un anno?

Anticipo quota INPS.L’anticipo delle ore perse a causa del Contratto di solidarietà dovranno essere anticipate dalla ditta.

Contratto integrativo.Seppure in un momento difficile si dovrà fare un ragionamento che preveda la chiusura della vertenza che si protrae ormai da troppo tempo.

mercoledì 23 settembre 2009

Continua la lunga lista dei morti sul lavoro

Ennesima tragedia sul lavoro questa mattina alle 9.20 all'acciaieria Ori Martin, in città. Due lattonieri sono precipitati da un cestello mentre sistemavano il tetto di un capannone. Ha ceduto il cestello sollevato a 15 metri d'altezza. Morto sul colpo Alberto Simoncelli, 43 anni di Lonato; grave il suo socio Gabriele Mazzola, 47 anni di Castelmella che è ricoverato al Civile in prognosi riservata. I medici lo hanno subito sottoposto ad intervento chirurgico. La loro ditta, la Sm Lattoneria Brescia stava eseguendo lavori per conto della Ori Martin, si tratta di una azienda esterna. Immediatamente è iniziato lo sciopero che proseguirà sino a domani sera. Alla Ori Martin, storica azienda bresciana, lavorano 390 operai. Tre mesi fa altra tragedia: con un operaio schiacciato da un camion nel piazzale. Per ricostruire la dinamica sono intervenuti Asl e carabinieri.Pochi i commenti da fare,ma qualche riflessione mi viene spontanea lavorando in un acciaieria nella quale è successo un incidente simile 2 anni fà.Chi non è mai stato in un acciaieria, non ha la minima idea di come si lavori sempre al limite del consentito dalle vigenti norme antinfortunistiche,sia i dipendenti diretti che le varie ditte appaltatrici.Il governo in questo scorcio di legislatura ha già fatto vedere quanto gli stiano a cuore gli operai,peggiorando la legge 626 in materia di sicurezza sul lavoro,svilendo di fatto il ruolo svolto dalle Rsu.

IDEAL STANDAR OCCUPATA!

L'assemblea dei lavoratori dell'Ideal Standard, in presidio della fabbrica dal 2 Luglio scorso, hanno deciso all'unanimità di salvaguardare il funzionamento della fabbrica dopo la dichiarazione dell'Azienda di procedere allo spegnimento del forno in funzione da oltre sessanta anni.
Lo spegnimento del forno significa la chiusura dell'azienda e la dismissione dell'attività produttiva, che oggi impegna 119 dipendenti e 11 lavoratori interinali.
Contro questa decisione i lavoratori hanno deciso di restare in azienda giorno e notte salvaguardando gli impianti e quindi la stessa sopravvivenza dell'azienda.

FILCEM – FEMCA – UILCEM

RSU Ideal Standard Brescia

venerdì 18 settembre 2009

Libertà di informazione ed Afganistan


Sabato tutti in piazza a Brescia per la libertà d’informazione
Il Prc aderisce e parteciperà al presidio che si terrà in PIAZZETTA VESCOVADO ORE 16-19 sabato 19 settembre per la libertà d’informazione, presidio confermato nonostante il rinvio della manifestazione di Roma. Il problema non è solo quello di portare solidarietà A Repubblica attaccata da Berlusconi ma porre il più generale problema della libertà e qualità dell’informazione nel nostro paese carente da tempo. Certo la situazione è aggravata da un governo e da un Berlusconi che non tollera il dissenso, che a tal fine ha fatto le leggi vergogna che lo rendono immune e impunibile Lui ed il potere in generale. Ma la libertà d’informazione riguarda la proprietà delle testate e la loro autonomia dai gruppi di potere, lo status autonomo dei giornalisti anch’essi sempre più precari e dunque ricattabili. Questo della libertà d’informazione, poi, è solo uno dei temi inerenti la necessità di nuovi assetti della democrazia nel nostro paese: un potere esecutivo sempre più autocratico e autoritario, un sistema giudiziaria invece sempre meno autonomo, un potere legislativo ormai solo servo dell’esecutivo. Né va dimenticato che questi problemi nascono a causa di un modello liberista che mal sopporta “lacci e laccioli democratici” ed un sistema maggioritario/bipolare che tende a militarizzare i due poli che si oppongono.
Questa situazione di blocco della democrazia è tragicamente segnata dalle orride notizie che ci giungono dall’Afganistan, ricordandoci che, quando la dialettica democratica si indebolisce, diventa sempre più facile l’assembramento su posizioni politiche discutibili ed aggressive, che spostano sul versante estero l’illusione di risolvere con la forza problemi economici e sociali che hanno tutt’altra origine. In questo caso l’evidenza dei fatti dimostra che in Afganistan siamo in guerra, in violazione dell’articolo 11 della Costituzione; e la questione del ritiro dei nostri soldati dallo scenario di quella guerra, come richiesto dal PRC, diventa sempre più urgente. Anche per prevenire le situazioni in cui ci si ritrovi a dover esprimere semplicemente la propria solidarietà alle vittime, che – lo ricordiamo anche in questa occasione – non sono solo costituite dai nostri soldati.

Brescia; 17 settembre ’09 Ugo Boghetta

Federazione Rifondazione Comunista Brescia

giovedì 17 settembre 2009

Fiom verso lo sciopero del 9 Ottobre


Si è svolto oggi il direttivo della Fiom della zona di Palazzolo,presso la sala del Foro Boario di Rovato.All'ordine del giorno:le crisi aziendali e il contratto nazionale di lavoro.Dopo la relazione di Bertoli che ha spiegato,(se mai ce ne fosse ancora bisogno) la grave crisi che stà investendo le aziende Bresciane che stanno in questi giorni procedendo a mettere in mobilità diversi lavoratori, crisi che il Governo insiste nel dire sia passata,mentre per molte aziende comincia proprio ora, soprattutti dove si è consumata la Cig e si passa alla messa in mobilità dei lavoratori.Del contratto di lavoro si è parlato a lungo mettendo in evidenza le difficoltà che la CGIL avrà se venisse firmata la piattaforma presentata da CISL e UIL.Nel mio intervento, preceduto da quello di Bonassi e in seguito da Corioni, ho fatto presente che dopo 8 mesi(l'ultimo sciopero risale a febbraio) di totale passività da parte della CGIL,lo sciopero indetto dalla Fiom va nella giusta direzione,ma sarebbe un ennesimo sbaglio non dare poi continuità alla lotta,come già si aspettavano i lavoratori scesi in campo a fianco della funzione pubblica nello sciopero del 13 febbraio.Inutile nascondersi o fingere di non vedere,anche all'interno della nostra confederazione qualcuno giudica un incidente di percorso non aver assecondato le scelte ci Cisl,Uil e Confindustria e preme perchè si rientri nei ranghi.La discussione all'interno della Cgil in vista del prossimo congresso dovrà fare chiarezza su molti punti.Rinnovare profondamente il sindacato,ricostruir partecipazione e democrazia,fare del conflitto la cultura è la pratica fondamentale dell'organizzazione.Dopo 15 anni di concertazione, con i salari più bassi d’Europa e la prospettiva che scendano ancora, la Cgil deve scegliere se accettare il meccanismo che ha di fronte oppure provare intelligentemente e radicalmente a rovesciarlo. In conclusione, il no della Cgil alla controriforma del sistema contrattuale non deve essere vissuto come una parentesi o un incidente, ma come la scelta costituente di un nuovo modello di sindacato confederale. Se su questo ci sono opinioni diverse, è un fatto di democrazia che esse non siano sequestrate in confuse mediazioni interne ai gruppi dirigenti, ma vengano presentate con rigore e chiarezza agli iscritti e ai lavoratori. Un congresso della Cgil su posizioni diverse non solo non fa scandalo, ma è un contributo alla democrazia e alla partecipazione.

venerdì 11 settembre 2009

Noi, immigrati di Cazzago San Martino

Riporto molto volentieri la lettera di un nostro concittadino, pubblicata sul Bresciaoggi di Lunedì 7 settembre 2009.
Caro direttore, voglio rispondere al volantino che mi hanno messo nella cassetta postale e che circola anche a Cazzago San Martino, dove non hanno lasciato neanche un recapito per eventuali richieste di chiarimento, nel quale si dice che a Cazzago l'aministrazione comunale aiuta solo gli immigrati e che questi ultimi hanno più diritti e meno doveri. Credo che questa sia solo propaganda e mancanza di rispetto nei confronti degli immigrati che abitano a Cazzago da anni. Chiedo agli autori di questo volantino, visto che hanno dei consiglieri comunali, di chiedere al Comune di pubblicare la lista di chi beneficia di questi aiuti. Se vogliono prepare la campagna elettorale per le comunali lo facciano sui temi concreti e non per dividere i cittadini cazzaghesi che vivono in armonia con gli immigrati.
Ricordo che Cazzago con la sua popalazione investe molto sul piano del volontariato e di aiuti concreti ai Paesi poveri. Gli immigrati di questi Paesi ringraziano gli alpini di Bornato per l'autoambulanza regalata al dispensario di Guediawaye in Senegal, le scuole di Cazzago quindi tutti gli alunni che hanno fatto la raccolta dei quaderni per una scuola del Senegal, la festa delle associazioni per il loro aiuto a mandare tutto il materiale, le suore e i volontari in Burundi, il Comune per l'impegno a garantire la sicurezza tramite la conoscenza delle leggi e del rispetto reciproco tra cittadini di provenienze diverse ma che devono vivere fianco a fianco.
Noi immigrati siamo grati per l'accoglienza che Cazzago nel suo complesso ci offre e ci sentiamo cittadini con pari opportunità. È semplice attacare gli immigrati per costruire un consenso elettorale, ma poi governare è un’altra cosa. Noi vogliamo bene a Cazzago San Martino e mi auguro che i nostri figli si sentiranno cazzaghesi a tutti gli effetti e non si sentiranno discriminati perchè sono neri, gialli o altro. Grazie Cazzago San Martino.
Niane Ibrahima

martedì 8 settembre 2009

Campagna mondiale di boicottaggio alla Chiquita

Secondo il classico copione Yankee, dietro al colpo di stato in Honduras ci sarrebbe la multinazionale delle banane Ciquita.
Contro questa ingerenza è stata lanciata una campagna internazionale di boicottaggio della Ciquita (vedi qui).
Qui sotto vedi il logo di questa campagna:


Amministrazione Comunale

Lunedì 8 settembre si è svolta una riunione di maggioranza per un aggiornamento politico.Il tema principale della discussione è stato quello delle cave e discariche che hanno visto nell'ultimo mese prese di posizione da parte della regione,pubblicate anche sui quotidiani locali.Dagli inizi di agosto è iniziata l'attività di scorticamento della parte della Bonfadina dove verranno a dimora gli impianti di estrazione.Mercoledì 2 Settembre 2009 il TAR di Brescia ha emesso prima parziale sentenza relativamente al ricorso presentato dal cavatore, Bettoni spa, contro la diffida emessa dal Comune di Cazzago SM, che intendeva impedire l'uscita dei mezzi da cava (anche solo momentaneamente) su via Bonfadina. In particolare, come si legge nella sentenza il comune di Cazzago S.M. aveva diffidato il cavatore ad utilizzare via Frusca, strada comunale che collega l'ingresso nord-est dell'ambito estrattivo direttamente a via Bofadina. Abbiamo chiesto al Sindaco come intende opporsi a questa decisione,visto che il traffico di camion in uscita avrà un notevole impatto sulla viabilità.Da parte nostra(Coordinamento della sinistra)abbiamo fatto una semplice richiesta al Sindacot che può servire a bypassare la decisione del TAR,basterebbe infatti un divieti di transito sulla strada comunale di camion con portata superiore a tot quintali,o visto la difficoltà di manovra dei camion in uscita,che dovranno per forza invadere la corsia opposta far presidiare la zona dalla Polizia Municipale per un controllo costante delle infrazioni legate al codice della strada.Altro tema trattato nella riunione di maggioranza è stata la nuova scuola materna che dovrebbe sorgere a fianco delle scuole medie.La questione è stata rimandata a una nuova riunione dove da parte nostra ribadiremo l'opportunità di verificare la possibilità di avere anche a Cazzago S.M. una scuola statale e non gestita da enti morali.Come sapete sono stato più volte attaccato dalla maggioranza e accusato di non farne parte, per le mie prese di posizione su temi che secondo il mio modo di intendere la politica dovevano essere presi in considerazione da un amministrazione di Centro-Sinistra,per questo ho proposto alla maggioranza una mozione sul testamento biologico,che dovrebbe essere condivisa da tutti in modo da proporla al Consiglio Comunale unitariamente.

sabato 5 settembre 2009

Cogeme, operaio “licenziato” si incatena ai cancelli a Rovato

Questo non è più lavoro. questa è una nuova schiavitù».
Così Mario Del Barba ha spiegato ieri il suo clamoroso gesto: alle 14 si è infatti incatenato ai cancelli della sede amministrativa di Cogeme, a Rovato. Il motivo? Il suo «licenziamento».
Del Barba, 50 anni, era stato assunto per la raccolta dei rifiuti lo scorso 14 aprile tramite un’agenzia interinale; ma il suo contratto, il 31 agosto, non è stato rinnovato. Non perché non vi sia bisogno di manodopera o perché abbia lavorato male. Il motivo, sostiene Del Barba, va ricercato nel suo passato di sindacalista, nell’essersi rifiutato in questi mesi di fare straordinari nell’aver denunciato la riorganizzazione del lavoro.
Situazioni denunciate anche dai Cobas e dalla Cgil.
Per parte sua la società si limitata ricordare Del Barba sia stato assunto «con un contratto interinale giunto a scadenza a fine agosto.
Per queste ragioni non si è in presenza di un licenziamento ma della conclusione di un contratto a termine».

mercoledì 2 settembre 2009

Ciao Teresa

Teresa Sarti
Teresa Sarti
28 marzo 1946 - 1 settembre 2009

Dopo avere insieme condiviso per quindici anni il tempo dell'amicizia, del rispetto per la vita e per la sofferenza di tutti, dopo il lungo tempo di affetto, di speranze, di timore per la sua sorte personale, Emergency annuncia la morte della sua presidente Teresa Sarti Strada.
Con la stessa apertura e con la stessa semplicità che aveva voluto per la vita di Emergency, Teresa ha accettato anche in questi suoi ultimi giorni la vicinanza di tutti coloro che hanno voluto esserle accanto. La serenità consapevole con la quale è andata incontro alla conclusione del suo tempo ha espresso il coraggio e la determinazione che rappresentano la verità della nostra azione in un'attività che ha dato senso alla sua e alla nostra esistenza. La dolcezza del ricordo coincide per noi con il rinnovo del nostro impegno per la pace e per la solidarietà.

EMERGENCY

martedì 1 settembre 2009

In occasione dell'inaugurazione della Fiera a Bornato,venerdì alle ore 19.30 saremo presenti insieme a Lega Ambiente Franciacorta e i gruppi ambientali di
Berlingo,Rovato,Berlingo,Castrezzato,Pedrocca con un gazebo per ribadire il nostro No alle discariche.Siete tutti invitati a partecipare.
GERMANIA – FERRERO: “CONGRATULAZIONI A LINKE. ALTERNATIVA PAGA”

Roma, 31 ago. 2009 – “I risultati delle elezioni regionali di Domenica 30 Agosto nei tre lander tedeschi, hanno visto un importante e significativo successo della Linke. Rifondazione Comunista esprime tutta la sua gioia per questo risultato, congratulandosi con i compagni della Linke, con cui da anni collaboriamo nel Partito della Sinistra Europea e del gruppo Gue-NGL. Lo abbiamo potuto fare personalmente proprio ieri sera, a Venezia, in occasione di un dibattito sul futuro della Sinistra a cui ha partecipato Lothar Bisky, neo eletto presidente del gruppo della Sinistra Unita europea e portavoce, insieme ad Oskar Lafointane , della Linke.

Dichiarazione del segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero, che questa mattina di è congratulato personalmente al telefono con Oskar Lafontaine per il successo della Linke:
Si tratta di un risultato estremamente significativo, che premia la coerenza della battaglia dei compagni tedeschi contro la grande coalizione le politiche antisociali e liberiste che Scrhoeder prima e Angela Merkel oggi hanno portato avanti, colpendo in primo luogo diritti sociali e condizioni di vita dei lavoratori e delle lavoratrici. Un risultato di questo tipo non può che essere un segnale positivo alla vigilia delle imminenti elezioni parlamentari, e dimostra che può esistere , in Europa, una via d’uscita da sinistra dalla crisi. Non è con costanti spostamenti al centro che si può battere la destra, ma con una chiara proposta politica che sappia proporre un programma e d un profilo nettamente antiliberista e per la giustizia sociale. Un successo anche personale di Oskar Lafointane, che nel suo lander, la Saar, raggiunge percentuali senza precedenti. A dimostrazione che è premiata anche la coerenza e il coraggio di scelte radicali, come quelle che hanno portato alla rottura con la deriva moderata della SPD e alla scelta di costruire una formazione di sinistra autonoma e che è capace di poter rappresentare un punto di riferimento significativo per chi vuole cambiare.