mercoledì 28 aprile 2010

STEFANA......... FUMATA BIANCA

Oggi alla profilati Nave si è consumato l'ennesimo attacco alla Fiom da parte della Direzione della Stefana nella persona del Sig.Scalabrin,attacco spalleggiato anche dalla Cisl che ha poi dovuto fare marcia indietro rinunciando all'incontro con la Direzione.
Per oggi era stata convocata una riunione tra le rappresentanze sindacali territoriali di Fiom-Fim-Fesal,e la Stefana.La Fiom e il Fesal si sono presentate all'appuntamento con le rispettive Rsu degli stabilimenti di Nave,Ospitaletto e Montirone mentre la Cisl era presente con i soli funzionari.Prima della riunione si era stabilito che al tavolo della trattativa dovessero essere presenti anche le Rsu,ma se le posizioni della Stefana non avessero permesso questo, sarebbero entrati solo un rappresentante per ogni sigla sindacale presente, che avrebbe in ogni caso sospeso la trattativa e informato la delegazione in attesa fuori dallo stabilimento.Le posizioni di Bertoli(Fiom)sono state inflessibili,e con l'appoggio anche del rappresentante Fesal delle Rsu dell'acciaieria di Montirone si è giunti al rinvio della trattativa in attesa di ridefinire chi dovrà partecipare.
Se mai ce ne fosse ancora bisogno, Scalabrin ha dato prova della propria arroganza, invitando la Cisl e la Fesal a entrare anche senza la Fiom intimandoci di rimanere fuori.Forse Scalbrin vuole imitare il Governo e la Confindustria che hanno dichiarato guerra alla Fiom?ha sbagliato di grosso, i lavoratori non si lasciano calpestare,il conflitto che hanno scatenando nelle fabbriche avrà grosse ripercussione.Crede forse Scalabrin che l'operazione fatta al laminatoio, facendo entrare la Cisl mettendo gli operai gli uni contro gli altri porterà dei benefici in alla Stefana?si sbaglia,quando i lavoratori avranno capito il gioco messo in atto dalla Stefana, quando i giovani avranno preso coscienza di quello che gli stà accadendo il conglitto sarà inevitabile.
Penoso. per non dire altro il comportamento della nuova rappresentante della Cisl, che dovrebbe seguire il laminatoio di Ospitaletto.Dopo essersi impuntata, che alla trattativa dovevano entrare tutti e 3 i funzionari della Cisl,(che hanno pensato bene a non far venire le Rsu che dovrebbero rappresentare)si è detta daccordo a un rinvio della trattativa ma voleva anche una sospensione degli scioperi in atto negli stabilimenti.
Aspettimo che la nuova funzionaria Cisl venga alle assembleee o ai picchetti alla Stafana di Ospitaletto e spieghi agli operai perchè non si devono proseguire gli scioperi,o perchè alle trattative è giusto che vadano i funzionari e vengano escluse le Rsu che sono quelli che poi portano avanti le battaglie,sui posti di lavoro e non hanno il posto garantito come qualche funzionario sindacale.Agli operai della Stefana voglio ricordare che la battaglia sarà sempre più dura,non dovremo combattere solo con la Direzione della Stefana, ma dovremo anche confrontarci con un sindacato che pensa si possano fare trattative anche senza le Rsu per evitare il più possibile il conflitto nelle fabbriche, perchè lo sappiamo tutti, alzarsi la mattina alle 5 per presidiare portinerie e fare picchetti, non è quello che cercano certi funzionari sindacali,meglio risolvere i problemi faccia a faccia con il padrone e portare poi il risultato nelle assemblee vendendolo come il miglior risultato possibile facendolo poi passare senza chiedere il parere con votazioni alle assemblee dei lavoratori.

Auguri ai neo Laureati

Complimenti a Michele Barbaro e Andrea Sciotti i 2 figli di cugine.Michele si è laureato a Siena la scorsa settimana in Filosofia mentre Andrea ha presentato la sua tesi oggi a Milano laureandosi in Storia.Una lode particolare a Andrea(senza nulla togliere a Michele)che si è impegnato duramente anche nella campagna elettorale per le elezioni Regionali, come candidato nelle liste della Federazione della Sinistra non trascurando gli impegni dello studio e dello sport.

martedì 27 aprile 2010

Dopo la trasmissione Annozero su Adro, intervista al giornalista Sandro Ruotolo


Pubblico, come spunto di riflessione, l'intervista del fatto Quotidiano di sabato 24 aprile al giornalista Sandro Ruotolo, inviato di Annozero ad Adro

"Non avevo ancora capito cosa fosse la Lega"

SANDRO RUOTOLO DOPO LA DIRETTA DAL COMUNE BRESCIANO: QUANTA AMAREZZA NELLE AGGRESSIONI VERSO QUELLE DONNE

di Silvia D'Onghia

Conoscevo la Lega romana, ma non avevo mai capito cosa fosse veramente la Lega nel suo territorio". Il giorno dopo la diretta per Annozero da Adro, il paese del bresciano che ha lasciato fuori dalla mensa scolastica i bambini le cui famiglie non pagavano la retta, Sandro Ruotolo è ancora scosso.

E' stata una diretta difficile la sua, dalla mensa incriminata, piena di mamme italiane livide di rabbia nei confronti delle mamme immigrate, che cercavano di difendersi, e col sindaco di Adro, Oscar Lancini, che rivendicava l'operato leghista della sua amministrazione con atteggiamenti intimidatori e repressivi. "Il clima era tesissimo - spiega Ruotolo - le donne italiane non volevano che le immigrate portassero alcune amiche. Nei fuorionda il sindaco era arrabbiato per come stava andando il dibattito in studio. Io gli ho detto: ‘Guardi che siete tre contro tre (in studio c'erano il ministro Carfagna e l'onorevole Della Vedova per il Pdl, Civati, Renzi e Serracchiani per il Pd, ndr). Lui mi ha risposto: ‘Sono cinque contro uno, noi cosa c'entriamo col Pdl?' Ho capito l'uscita di Bossi di oggi (ieri, ndr)". "Nei due giorni precedenti alla trasmissione - prosegue Ruotolo - ho incontrato il segretario bresciano della Cgil e i volontari di una onlus che mi hanno raccontato cose pazzesche di quello che succede da queste parti. Si va dal bonus bebè riservato ai figli di italiani, alle case popolari negate agli immigrati, alle variazioni sull'iscrizione anagrafica. Tutti provvedimenti contro i quali il sindacato ha presentato ricorsi". E' molto stanco, Ruotolo, l'adrenalina accumulata nella serata di giovedì gli ha fatto passare una notte difficile: "Ho verificato di persona cos'è l'allarme per la coesione sociale. Valori come la solidarietà, il rispetto per gli altri, rischiano di venir meno a causa dell'acuirsi della crisi economica". Eppure sacche di razzismo nel nord-est ci sono sempre state. Ora, però, c'è qualcuno che cavalca e strumentalizza quei malumori, che fino a vent'anni fa si potevano esprimere solo al bar della piazza. "Abbiamo fatto vedere quanta ricchezza portano gli immigrati al nostro Paese - prosegue l'inviato di Annozero - quanti anziani possono godere della pensione grazie al lavoro di quelle persone. Ma è una guerra tra poveri, dove c'è chi è povero e chi lo è di più. C'è sempre un sud del sud. Nel programma della Lega si legge: prima ai nostri, e poi anche agli altri. Le donne immigrate sono invece venute a ribadire, con estrema dignità, che il diritto è uguale per tutti".

Ruotolo è rimasto molto colpito dall'attacco compiuto dalle mamme alla signora Graziella, la responsabile (volontaria) della mensa di Adro: "Non me lo aspettavo, mi ha ferito molto. In 22 anni di lavoro con Santoro non mi sono mai permesso di esprimere una mia opinione durante i collegamenti, e giovedì sera mi sono dovuto trattenere. Nessuno ha aggredito me, ma sono rimasto sconvolto dalle aggressioni cui ho assistito. Ho cercato di rimanere freddo, ma credo si sia notato anche da casa che ero in difficoltà". L'ha notato anche Santoro, che gli ha chiesto di essere più fermo nel concedere il microfono.

domenica 25 aprile 2010

sabato 24 aprile 2010

FESTA D'APRILE

Ecco una canzone "partigiana": FESTA D'APRILE:
È già da qualche tempo che i nostri fascisti
si fan vedere poco e sempre più tristi,
hanno capito forse, se non son proprio tonti,
che sta per arrivare la resa dei conti.
Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia
per conquistare la pace, per liberare l'Italia;
scendiamo giù dai monti a colpi di fucile;
evviva i partigiani! È festa d'Aprile.
Nera camicia nera, che noi abbiam lavata,
non sei di marca buona, ti sei ritirata;
si sa, la moda cambia quasi ogni mese,
ora per il fascista s'addice il borghese.
Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia
per conquistare la pace, per liberare l'Italia;
scendiamo giù dai monti a colpi di fucile;
evviva i partigiani! È festa d'Aprile.
Quando un repubblichino omaggia un germano
alza il braccio destro al saluto romano.
Ma se per caso incontra noi partigiani
per salutare alza entrambe le mani.
Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia
per conquistare la pace, per liberare l'Italia;
scendiamo giù dai monti a colpi di fucile;
evviva i partigiani! È festa d'Aprile.
In queste settimane, miei cari tedeschi,
maturano le nespole persino sui peschi;
l'amato Duce e il Führer ci davano per morti
ma noi partigiani siam sempre risorti.
Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia
per conquistare la pace, per liberare l'Italia;
scendiamo giù dai monti a colpi di fucile;
evviva i partigiani! È festa d'Aprile.
Ma è già da qualche tempo che i nostri fascisti
si fan vedere spesso, e non certo tristi;
forse non han capito, e sono proprio tonti,
che sta per arrivare la resa dei conti.
Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia
per conquistare la pace, per liberare l'Italia;
scendiamo giù dai monti a colpi di fucile;
evviva i partigiani! È festa d'Aprile.

domenica 18 aprile 2010

Iniziative antifasciste per il 25 aprile

In vista della ricorrenza del 25 aprile sono numerose le iniziative in cui il nostro partito è coinvolto. Segnaliamo:
SABATO 17 APRILE 2010, ORE 14,
PRESSO IL CENTRO SOCIALE “28 MAGGIO” DI ROVATO (BRESCIA)VIA EUROPA 54
secondo appuntamento nazionale dell’assemblea antifascista e contro la repressione
GHEDI
18 APRILE
21 APRILE

giovedì 15 aprile 2010

Adro: giù ancora di un giro nel gorgo di malebolge

A scrivere delle malefatte del sindaco di Adro c'è da riempire volumi: da imprenditore nel ramo della depurazione di rifiuti tossici coinvolto in indagini e processi sullo sversamento di materiali in roggia, fino ad intasare il deflusso delle acque, a sindaco chiamato a far da relatore da sprovveduti "ecologisti" per essere stato premiato come amministratore di un comune "riciclone"; senza parlare dei suoi meriti per aver chiuso una scuoletta in quel di Torbiato, frazione di Adro, per far posto ad un grazioso villaggetto di volumetria moltiplicata per un numero enne volte maggiore di quello occupato dalla suddetta scuoletta; per restare sempre nel ramo dei meriti "ecologisti", ammirevole lo sventramento in colle e in piano intorno al santuario della Madonna della Neve, dove i frati fanno veramente miracoli, riuscendo ad avere finanziamenti strepitosi per i loro alunni da padre Formigoni.
Tutto un discorso a parte, che prima o poi dovremo affrontare, merita l'assalto, sempre in nome dell'ecologia, al laghetto del Sala, sulla strada che da Rovato si dirige verso Iseo, una della pochissime zone umide esistenti in provincia di Brescia. Qui, con vera genialità, si agisce in sinergia: l'ecologia fisica si salda all'ecologia della mente, tramite l'opera dello spirito, sotto forma di Compagnia delle Opere. Infatti, col pretesto di assistere qualche decina di "malati mentali", la Isparo, una cooperativa nata anni fa nell'alveo della corrente antipsichiatrica che aveva nel presidio di Iseo un suo valido caposaldo, e trasformatasi negli ultimi anni in una "longa manus" della piovra innominata, si fa promotrice di un megaprogetto di speculazione edilizia, che coi "malati mentali" ha ben poco a che fare. "I pazzi siete voi" diceva lo striscione che nel giorno di pasquetta è stato steso sul luogo dove si prepara il misfatto.
Ma non si finirebbe più. Per rinverdire l'ormai sbiadito l' "Oscar padano" - un manichino color verde-lega intenso che i "xügatulù" (giocherelloni) antirazzisti della zona gli avevano lasciato sotto le austere arcate del palazzo Dandolo, nobile dimora da dove il nostro Oscar Lancini lancia le sue gesta, un riconoscimento ottenuto nel lontano 2006 grazie alla vittoria strappata al collega-rivale Mazzatorta di Chiari con lo sprint della "taglia" di 500 euro da dare in premio a quei vigili che gli avessero consegnato lo scalpo di un clandestino, che ti inventa il nostro Oscar? Decide di dar libero sfogo alla sua pedofilia, forse anche per mostrare che anche in questo campo non è secondo a nessuno. Un primo saggio di pedofilia il sindaco lo aveva dato 29 novembre del 2005 (vedi qui), quando, constatato che la "Amministrazione Comunale ritiene che i bambini rappresentino il futuro della nostra comunità locale", ne deduceva che il contributo a loro favore venisse erogato a condizione che "I genitori devono essere tra loro coniugati". Adesso, incitato dal suo diretto superiore, il ministro dell'interno Maroni, che interpreta il famoso detto evangelico "ama il tuo prossimo come te stesso" secondo la glossa padana che lo intende così: "bisogna essere cattivi con gli immigrati": mica sarranno prossimi a me costoro?, come ormai noto a tutto il mondo, ha deliberato di togliere il pane di bocca agli affamati.
Ora - oh! la miseria e la grandezza bresciana - un altro adrense - si dice si tratti di un altro Lancini, Silvano, in questo caso - interviene e garantisce il pasto per tutti (vedi qui).
Problema risolto? Per nulla. Non saremo mica ai tempi del comunismo, quando nelle scuole si proiettava "Kapò" di Gillo Pontecorvo, ed i fanciulli venivano traviati dall'esempio di quella militante comunista nel campo di concentramento nazista, che si suicidava quando si rendeva conto che i nazisti avevano vinto sul suo spirito, quando si accorgeva le condizioni di vita del campo di concentramento l'avevano fatta diventare come i cani poco nutriti dal padrone, pronti a sbranare il vicino per una pagnotta. Eh, no! adesso le mamme padane sono pronte a predicare con orgoglio il nuovo vangelo: bisogna essere cattivi, bisogna impedire l'attività ai benefattori!
Ironia della sorte: si sono spostate tanto a destra da diventare di estrema sinistra. Infatti dicono che anche loro si rifiuteranno di pagare. Finalmente siamo d'accordo anche noi: i bisogni di base, come l'alimentazione dei bambini, sono un diritto di tutti, che deve essere garantito a tutti. Cominciamo a tenere fermo questo principio. E poi vedremo che cosa ne consegue.

martedì 13 aprile 2010

Adro

La vicenda di Adro sugli alunni espulsi dalla mensa scolastica, a causa della morosità delle famiglie,si è conclusa felicemente, grazie all'intervento di un cittadino del comune franciacortino, che oltre a sanare il debito ha dato una lezione di civiltà ai suoi concittadini e amministratori.Leggi qui la lettera scritta dal benefattore

lunedì 12 aprile 2010

L’ITALIA CHE RIPUDIA LA GUERRA ALZI LA VOCE PER CHIEDERE LIBERAZIONE MEDICI EMERGENCY

L’arresto dei tre medici di Emergency , le inaudite dichiarazioni di esponenti della maggioranza e del governo contro l’organizzazione umanitaria, dimostrano che si vuole eliminare ogni testimone dalla guerra sporca che si sta svolgendo in Afghanistan.
Il ministro Frattini ha affermato che se le accuse ad Emergency fossero vere da italiano si vergognerebbe . Ci permettiamo di domandare al Ministro : perché si vergogna di tre medici che curano tutte le vittime della guerra e non spende una parola di sdegno quando le truppe Nato, di cui i militari italiani fanno parte, massacrano civili?
Il governo italiano brucia 2 milioni di euro al giorno per sostenere un governo come quello Karzai, fondato sulla frode elettorale, la corruzione e la gestione dei signori della guerra del mercato dell’oppio. Allo stesso tempo si scaglia inopinatamente contro la parte migliore del nostro Paese che salva in quelle zone il buon nome dell’Italia infangato dalla nostra partecipazione alla guerra. Mentre rinnoviamo la richiesta al governo di pretendere l’immediato rilascio dei tre medici arrestati, ci uniamo all’appello di Gino Strada rivolto ai cittadini e alle cittadine affinché sottoscrivano la solidarietà ad Emergency sul sito dell’organizzazione (www.emergency.it). L’Italia che ripudia la guerra alzi la voce, fermi questa vergogna.

venerdì 9 aprile 2010

Riunione Rsu Stefana

Questa mattina negli uffici della Fiom di Brescia, si è svolta una riunione tra le Rsu dei 4 stabilimenti della Stefana per fare il punto sulla situazione.
Il confronto tra le Rsu è servito per capire se le iniziative di lotta intraprese vanno nella direzione giusta.Escludendo lo stabilimento di Nave dove la maggior parte degli operai che lavorano al laminatoio 450 è in Cig ,precludendo quindi iniziative di sciopero o mobilitazione,negli gli altri 3 stabilimenti proseguono gli scioperi in modalità diverse ma tutti con lo stesso fine:colpire la produzione e di conseguenza il guadagno che ricade nelle tasche della proprietà.Nella discussione sono emerse anche le difficoltà nel gestire il laminatoio di Ospitaletto dove alcuni lavoratori la scorsa settimana hanno cercato di forzare il picchetto messo in atto per lo sciopero.Chiaro il tentativo della Direzione di spaccare a meta gli operai usando tutte le armi in loro possesso,compreso quella di tesserare alcuni lavoratori alla Cisl.Prima di chiudere è stato deciso da tutti di proseguire nella lotta, intensificando dove possibile l'iniziativa, che dovrà anche tornare a essere visibile all'esterno con una manifestazione tesa a far conoscere alla cittadinanza le problematiche dei lavoratori della Stefana.

mercoledì 7 aprile 2010

Rappresentanza Sindacale; parte il percorso della legge popolare


La Fiom ha aperto la raccolta di firme: nuove regole democratiche sulla rappresentatività nei luoghi di lavoro, referendum per l'efficacia dei contratti. Servono 50mila firme, ma i metalmeccanici puntano a 100mila: “Senza norme è l'impresa che decide”.Continua........

venerdì 2 aprile 2010

LETTERA AGLI AMICI E A CHI CI HA SOSTENUTO

Care amiche e cari amici, l’obiettivo, il quorum regionale, non è stato raggiunto, quindi è stata una sconfitta. Bisogna ammetterlo avendo il coraggio di guardare in faccia alla realtà.
Grazie a chi ci ha creduto e ci ha messo impegno, tempo e pensieri.
Grazie a tutte le donne e gli uomini che ci hanno sostenuto in questa difficile campagna: i voti che ho ricevuto come presidente sono stati 113.749 e quelli raccolti come lista 87.220; tanti, ma non sufficienti per mandare qualcuno al Pirellone. Rappresentano comunque un patrimonio umano e politico da valorizzare e da non disperdere.
Grazie a chi ha dato consigli, elaborato proposte, attacchinato manifesti, scritto mail e inviato sms, volantinato, organizzato incontri, parlato con le persone per strada e sul luogo di lavoro. Grazie a tutte e tutti i militanti della Federazione della Sinistra che una volta di più hanno testimoniato che è ancora possibile pensare la politica come lotta per l’ideale e non come ricerca dell’interesse personale.
Grazie agli intellettuali e agli artisti che hanno accettato di entrare nel listino regionale.
Grazie per aver messo a disposizione di un progetto, gratuitamente e giocandosi di persona, il loro nome e la loro notorietà. Si è trattato di un atto di coraggio, in tempi di “liste di proscrizione” sui mass media per chi osa disturbare il potere. Non sono pentito di averci “messo la faccia”. Credo che fosse necessario offrire ai lombardi un’alternativa di Sinistra a Formigoni e a Penati. In molti erano sbalorditi dalla mia scelta di candidarmi solo alla presidenza della regione e non come capolista, rendendo così impossibile, in base alla legge elettorale lombarda, la mia elezione come consigliere regionale.Ma io continuo a credere che la politica si faccia anche fuori dalle istituzioni. Quando faccio il medico di strada, a Milano o in Africa, io faccio politica. Per questo avevo scelto di non concorrere direttamente per avere io un posto in Consiglio Regionale; ho pensato che questa volta la mia responsabilità fosse un’altra.Mettermi a disposizione per cercare di “tirare” e fare eleggere i candidati della Federazione, per avere in Consiglio regionale delle/i compagne/i competenti e combattivi per difendere il diritto al lavoro, allo studio e alla salute, per denunciare gli affari dell’EXPO 2015…… Purtroppo anche dalle nostre parti a volte emergono personalismi, battaglie elettorali concentrate sulla propria elezione, guerre delle preferenze, con poca attenzione al progetto comune. Non possiamo più permettercelo. Forse anche questa diffusa idea della politica spiega le nostre difficoltàUn grande ringraziamento ai candidati nelle varie province lombarde per il faticoso lavoro che hanno fatto in questa campagna.
Grazie per aver messo la propria persona a disposizione di tutti noi. Adesso dobbiamo ragionare, tutte e tutti assieme, sulla nostra sconfitta. Io mi impegno a non abbandonare la lotta e l’impegno sociale e civile, continuerò a lavorare per la costruzione di una Sinistra che sappia essere in sintonia con i bisogni di milioni di lavoratori e cittadini.Dobbiamo riprendere il cammino dell’unità a sinistra, perché, se la società ha “bisogno di sinistra”, le nostre divisioni risultano incomprensibili.Fuggiamo la depressione, arma dell’avversario; guardiamo in avanti, testimoniamo le nostre idee nella vita quotidiana, lavoriamo per una sinistra unita.
Un abbraccio a tutte e tutti
Vittorio Agnoletto

RINGRAZIAMENTO

Volevo ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto. Aver preso 269 preferenze alla prima candidatura è un bel segno per un ragazzo come me. Purtroppo non sono servite a raggiungere il quorum. Di certo non molleremo: dobbiamo cambiare qualcosa. Le nostre idee sono buono se fatte conoscere alla gente (il riscontro nei dialoghi è positivo), ma la comunicazione è vecchia. Dobbiamo rinnovarci ed essere più presenti sul territorio. Solo così potremo uscire da questa empasse.Questo voto poi ha premiato i populisti: Lega Nord e Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
Ciò è il simbolo della disaffezione alla politica da parte della gente. L'interesse non sta più nei contenuti ma solo negli slogan.Non voglio rubarvi ulteriore tempo. Ringrazio nuovamente chi mi ha dato fiducia; fiducia che verrà ripagata perchè continuerò ad impegnarmi a fondo sulle tematiche da me toccate in campagna elettorale.
Grazie
Andrea Sciotti