giovedì 31 maggio 2012

L'abbraccio Monti-Fornero dopo il voto sul ddl lavoro al Senato


Emblematica la fotografia che ritrae i due ministri che ora potranno portare la testa dei lavoratori alla corte della Merkel.Purtoppo la foto è incompleta in quanto ci sarebbero stati molto bene anche Bersani e Camusso.

ERRORE DELLA CGIL DELLA CAMUSSO


Ieri ero davanti al Senato con decine di compagni della FDS a manifestare contro la controriforma del lavoro. Abbiamo cercato - da soli purtroppo- di fare irruzione al Senato con i nostri ex senatori per segnalare cosa stava combinando il Governo sul ddl lavoro. Mentre tornavo, ho incrociato a poche centinaia di metri, un presidio della CGIL indetto in fretta e furia con una decina di bandiere che protestava - così dicono i comunicati che ho letto - contro la fiducia sul ddl lavoro. Oggi leggo che questi presidi continuano, perchè Monti avrebbe chiuso i possibili margini di mediazione sul collegato lavoro che è quindi pessimo. Ma stiamo davvero prendendoci per i fondelli? Ma davvero la CGIL pensava di gestire una vicenda del genere  rimandando la mobilitazione sperando che il lavoro di mediazione del PD portasse a casa qualche briciola? Se è così, le cose sono due. O la Camusso ha dato una prova pessima di tattica oltre che d'incapacità di leggere la fase ed i rapporti di forza in campo, o la Camusso ha scelto di entrare nella CISL dimostrando la completa subalternità al PD. Una battaglia come questa si poteva anche perdere ma si doveva fare fino in fondo, perchè non facendola in maniera decisa su un punto di svolta regressivo come quello della riforma del lavoro si rischia di far perdere di significato anche quelle passate. Ed il vero paradosso è che Monti è riuscito a fare con il PD al Governo quello che non è riuscito a fare Berlusconi. Vedere oggi i presidi davanti le prefetture, con uno sciopero generale cancellato, e con Monti che il 22 giugno potrà sventolare alla Merkel lo scalpo dei lavoratori italiani fa onestamente ribollire il sangue. Un gran bel risultato ha raggiunto la linea Camusso, in un sol colpo la CGIL ha perso gran parte della sua credibilità e ha offerto su un piatto d'argento a banche e padroni l'ultimo pasto dei diritti del lavoro in Italia. 
 
FRANCESCO PIOBBICHI   da CONTROLACRISI.ORG
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IGNOMINIA D’EUROPA

Dal più grande scrittore tedesco e premio Nobel per la Letteratura, Günter Grass, alcuni versi contro l'Ue delle lobby.

Prossima al caos, perché non all'altezza dei mercati,
lontana sei dalla terra che a te prestò la culla.

Quello che, con l'anima hai cercato e consideravi tuo retaggio,
ora viene tolto di mezzo, alla stregua di un rottame.

Messo nudo alla gogna come debitore, soffre un Paese
al quale dover riconoscenza era per te luogo comune.

Paese condannato alla miseria, la cui ricchezza,
ben curata, orna i musei: preda che tu sorvegli.

Coloro che, in divisa, con la violenza delle armi funestarono il Paese
ebbro d'isole, tenevano Hölderlin nello zaino.

Paese a stento tollerato, di cui un tempo tollerasti
i colonnelli in veste di alleati.

Paese privo di diritti, al quale un potere che i diritti impone,
stringe sempre più la cintola.

Sfidandoti, veste di nero Antigone e dovunque lutto
ammanta il popolo di cui tu fosti ospite.

Eppure fuori dai confini il codazzo dei seguaci di Creso
ha ammassato tutto ciò che d'oro luccica nelle tue casseforti.

Trangugia infine, butta giù! gridano i claqueur dei Commissari,
ma Socrate ti restituisce irato il calice colmo fino all'orlo.

Malediranno in coro gli Dei ciò che possiedi,
quando il tuo volere esige di spossessare il loro Olimpo.

Priva di spirito deperirai senza il Paese
il cui spirito, Europa, ti ha inventata
.

Le 10 regole per il controllo sociale (Noam Chomsky)



L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche.
1 – La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 – Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema – reazione – soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3 – La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi. Questo è il modo in cui condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte negli anni ‘80 e ‘90: uno Stato al minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
4 – La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato. Per prima cosa, perché lo sforzo non deve essere fatto immediatamente. Secondo, perché la gente, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. In questo modo si dà più tempo alla gente di abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo con rassegnazione quando arriverà il momento.
5 – Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se questa avesse 12 anni o meno, allora, a causa della suggestionabilità, questa probabilmente tenderà ad una risposta o ad una reazione priva di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
6 – Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l’emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell’analisi razionale e, infine, del senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti…
7 – Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. Far si che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori” (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
8 – Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti…
9 – Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si sente in colpa, cosa che crea a sua volta uno stato di repressione di cui uno degli effetti è l’inibizione ad agire. E senza azione non c’è rivoluzione!
10 – Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Grazie alla biologia, alla neurobiologia e alla psicologia applicata, il “sistema” ha potuto fruire di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia fisicamente che psichicamente. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.


martedì 29 maggio 2012

Brescia - 28 maggio 2012 - Piazza Loggia


Il ritorno del vicequestore Vicarico

Momenti di tensione con qualche immancabile manganellata su studenti e affini (chi per qualsiasi motivo li sostiene) a Brescia nel primo anniversario di Piazza Loggia dopo la ennesima sentenza di assoluzione degli indagati per la strage.
All'ultimo rintocco della campana che alle ore 10.12 ricorda il momento dello scoppio e gli otto morti conseguenti, una voce ha gridato che la polizia stava caricando gli studenti nella zona tra piazza Garibaldi e la stazione.
Immediatamente buona parte della Piazza si svuotava, con centinaia di persone che accorrevano verso il luogo degli scontri, per poi radunarsi tutti al termine di via San Faustino, all'imbocco di Piazza Loggia. Qui un imponente schieramento di polizia e di carabinieri bloccava l'accesso agli studenti ed alla massa che si era formata.
Si creava una situazione paradossale: in piazza la segretaria generale della CGIL stava giusto dicendo che la memoria della strage deve essere trasmessa alle nuove generazioni. Una giovane donna, che era appena passata vicino al blocco che impediva agli studenti di entrare, non resisteva davanti a questa ipocrisia, ed urlava alla Camusso tutta la propria rabbia: si parla di trasmettere ai giovani la memoria proprio mentre si impedisce agli stessi giovani l'accesso alla piazza. Sembra che la Camusso abbia replicato con sufficienza, facendo intendere che non era il caso di agitarsi.
Più o meno nello stesso momento il segretario della Camera del lavoro di Brescia Damiano Galletti, insieme a gran parte della segreteria, si era unito agli studenti bloccati fuori da piazza Loggia (vedi nella foto sotto: la Loggetta sullo sfondo è dentro Piazza Loggia). La massa del corteo, ormai molto variegato, premeva per entrare. In testa, insieme agli esponenti del sindacato, il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Fiorenzo Bertocchi, Giorgio Cremaschi di NO-debito, vari militanti di Rifondazione Comunista, esponenti del movimento. L'imbocco della piazza, già stretto, era ulteriormente strozzato dai blindati allineati su un fianco, e dallo schieramento di reparti di polizia su un lato, e di carabinieri su un altro. Infine non mancava un consistente schieramento di forze dell'ordine in direzione di via San Faustino, a completare l'accerchiamento.
Invece davanti, a chiudere l'imbocco dalle piazza, i poliziotti erano relativamente pochi, ma soprattutto li comandava l'ineffabile vicequestore vicarico Emanuele Ricifari, l'eroe dell'otto novembre al tempo della gru. Quello che per ore ha inseguito cittadini e cittadine lungo via San Faustino al grido di "vicarico!" "caricate!". Per trovarsi la sera migliaia di bresciani sotto la gru, le donne in testa a cantare "Sebben che siamo donne paura non abbiamo..." [vedi il filmato]
Siamo dunque in testa ai manifestanti ammassati. Fronte a fronte Ricifari ed una squadretta di poliziotti (la "sua" squadretta?, verrebbe da chiedere) e la eccellente testa del corteo, che chiedeva ragionevolmente solo di far entrare gli studenti in piazza. Anche la Digos, che prima aveva fermato gli studenti, sembra per una questione di orari, a questo punto preme su Ricifari perché sposti i suoi uomini e lasci sfilare il corteo. Ricifari sembra acconsentire, ma in realtà i suoi uomini continuano a chiudere l'ingresso. Il corteo spinge, i poliziotti arretrano e ad un certo punto cominciano a mulinare i manganelli. Ne fanno le spese un po' tutte le persone nominate prime, più un numero imprecisato di altri: compagni di Rifondazione Comunista, segretari di categoria della CGIL, membri del servizio d'ordine del sindacato, compagni del movimento. Ma nessuno si ferma, il cordone di poliziotti viene forato, la piazza è raggiunta.
A dimostrazione che qualcuno voleva creare il disordine, una volta aperto il varco, il corteo sfila in modo assolutamente pacifico, senza più il minimo incidente. Il segretario provinciale del Prc Fiorenzo Bertocchi, colpito alla spalla, commenta "ancora una volta si è assistito ad un gestione inadeguata della piazza da parte della polizia", ed ancora una volta il protagonista è l'ineffabile "vicarico".


lunedì 28 maggio 2012

THE DAY AFTER 2


La campagna elettorale è finita da giorni, ma gli attacchi verso la "Tua Civica"continuano, con un nuovo volantino della Lista Obiettivo Comune che non ha ancora digerito la propria sconfitta,quindi, invece di analizzare il voto, non trovano di meglio da fare che produrre volantini denigratori.

Nel volantino si parla di:

"CONSAPEVOLEZZA" che pur nella vottoria della lista Mossini la civica obiettivo comune ha perso per soli 50 voti ma ha attenuto la vittoria in 8 seggi su 10".
Bella analisi........ma ci si dimentica che il Comune è uno solo e poco importa chi ha vinto in un seggio o nell'altro, a meno che non si decida per una secessione,magari svendendo Pedrocca a qualche comune limitrofo o eliminare Calino dalla mappa del Comune.
"RICONOSCENZA" verso gli elettori che hanno votato la lista obiettivo comune nonostante i pesanti attacchi da parte di entrambe le liste"
Qualcuno dovrebbe ricordare da che parte sono partiti gli attacchi verso Patrizia Belli già molti mesi fà,tramite sms o post su facebook."... Le doti politiche di Patrizia e il consenso all'interno del PD sono ai minimi storici......,e la scelta di rappresentare una Lista di Rifondazione Comunista chiusa verso aperture moderate è una posizione preoccupante(questo scriveva qualche leader della civica obiettivo comune)"...
Il risultato elettorale dimostra il contrario, o forse i "compagni"del PD pensano  che a  Cazzago si siano riscoperti tutti di estrema sinistra dando tutti quei voti alla Belli?
"STUPORE E PREOCCUPAZIONE" nell'avere visto l'esulatanza dei militanti della "Tua Civica"?Forse è proibito festeggiare il bel risultato che abbiamo ottenuto?La nostra è stata una grande vittoria,chi pensava al FLOP,chi sosteneva che dietro questo movimento ci fossero solo 4 sfigati e per di più COMUNISTI si è dovuto ricredere e ha dovuto ammettere che la scelta di escludere la Federazione della Sinistra per fare posto all'UDC è stata una scelta scellerata.

Gli elettori di Cazzago non sono stupidi e cominciano a chiedersi cosa c'è dietro questo accanimento, non solo contro un movimento nuovo, ma contro le persone che lo rappresentano, quali erano i piani e gli interessi in campo che ancora non hanno fatto digerire la sconfitta?

Ancora una volta GRAZIEEEEEEEEEE....questi continui attacchi verso la "Tua Civica"non fanno che rafforzarci. I molti sostenitori (che aumentano ogni riunione che facciamo) sono convinti che questo nuovo progetto darà i suoi frutti.

domenica 27 maggio 2012

Rinnovo RSU Stefana

Un «plebiscito» che conferma il radicamento della Fiom fra le maestranze dell´acciaieria stefana di Ospitaletto. Nel rinnovo delle Rsu, la sigla di categoria della Cgil ha ottenuto 165 voti monopolizzando la rappresentanza sindacale aziendale con 5 delegati su cinque. La Fim si è fermata a 25 preferenze. Al voto hanno partecipato 200 dipendenti su 232 aventi diritto. Le schede bianche sono state 12.

Dal Bresciaoggi del 27 Maggio 2012

venerdì 25 maggio 2012

ORLANDO ATTACCA VENDOLA BERSANI E D'ALEMA. NON HANNO CAPITO NIENTE


LE STRATEGIE POLITICHE DI QUALCHE LEADER POLITICO A PALERMO HANNO PAGATO, PROPRIO COME IL RISULTATO ELETTORALE DI CAZZAGO S.M.
«Io voglio ringraziare l'Idv, i Verdi, la Federazione della sinistra, e voglio ringraziare i palermitani. Non ho alcun motivo per ringraziare nè Bersani nè Vendola che non hanno capito niente di quello che sta succedendo in Sicilia e continuano ancora ad essere subalterni al governo Lombardo che non ha niente a che fare nè con la questione etica nè con la questione sociale». Si toglie qualche sassolino dalle scarpe il neo sindaco di Palermo Leoluca Orlando che, incontrando la stampa, non risparmia le critiche al leader del Pd Pierluigi Bersani e a quello di Sel Nichi Vendola che hanno appoggiato Ferrandelli. «A Palermo si è creato una condizione per la quale moderati e non moderati, persone di diversa formazone politica -ha concluso- hanno ritenuto di dover dare alla città un'amministrazione con competenza e che abbia un'anima». Non sono loro che dovevano decidere le sorti di Palermo - ha detto ancora il nuovo sindaco - e se continuano così non saranno loro a decidere le sorti del Paese».

La truffa dei fondi pensione


149727 399081960144345 314284009 n La truffa dei fondi pensione
Qualche anno fa, per la precisione nel 2007, partì una fenomenale campagna mediatica e politica per indurre, convincere…e quasi costringere i lavoratori a versare parte del proprio accantonamento tfr (trattamento fine rapporto di lavoro) in quei fondi pensione integrativi nei quali sindacati confederali, Confindustria e banche la facevano da padroni.
Le pensioni pubbliche, visto lo stato dell’economia e i conti dell’inps…si diceva…non possono garantire un adeguato futuro a chi smetterà di lavorare, meglio investire in quelle società che, grazie alla loro esperienza, sapranno dare risultati certamente migliori di quanto attualmente può dare la rivalutazione del tfr (legata al 75% dell’indice d’inflazione sommato ad un tasso fisso dell’1,5%) e consentiranno un aggiunta a quella pensione pubblica che ogni riforma riduce sempre di più.
Cesare Damiano, ministro del lavoro del famigerato governo Prodi e “punta di diamante” dell’attuale PD nel 2007 dichiarava: “obiettivo del governo è triplicare le adesioni ai fondi pensione integrativi…non vogliamo fare cassa sulle pensioni (come no….), vogliamo mantenere il sistema in equilibrio (infatti ci sono state altre due riforme …sigh !)”.
Stessa battaglia fu condotta fabbrica per fabbrica, azienda per azienda, dai sindacati confederali, nessuno escluso (Cgil Cisl e Uil) che, guarda caso, insieme alle varie controparti cominciarono a gestire fondi di previdenza integrativa (un esempio su tutti Cometa gestito da federmeccanica e da Fiom, Fim e Uilm).
Nel 2010 il Sole 24 ore valutava il giro d’affari intorno a circa 10.000 miliardi di euro l’anno a fronte di un progressivo smantellamento della previdenza pubblica. Di queste migliaia di miliardi circa il 2% veniva trattenuto come “commissione” e solo il resto reinvestito…così in qualsiasi caso, sia di perdite che di aumenti di capitale, le assicurazioni si “assicuravano” il loro guadagno.
Siamo nel 2012, in piena crisi economica. In questi ultimi due anni gli aderenti ai fondi pensione integrativi sono aumentati del 5%…sino ad arrivare a 5,5 milioni di iscritti.
Nella relazione annuale tenuta dalla Covip (commissione di vigilanza sui fondi pensione) intervengono il presidente, Antonio Finocchiaro, e la ministro del lavoro Fornero.
Il primo precisa che è necessario ricordare ai lavoratori che la pensione pubblica assicurerà importi, nei confronti degli stipendi, pari a circa il 40-50%…che spetta all’Inps ricordarlo e mettere così tutti difronte alle loro responsabilità (minaccia o ricatto?).
La non lacrimante Fornero afferma che è necessaria una riforma dei fondi pensione, ma non una grande riforma…una media…o piccola…(questo è ancora da capire)…perché, secondo l’onorevole, le regole ci sono e sono buone…la vigilanza vigila…ed anche bene!
Peccato che i dati parlino da soli e  rivelino, finalmente, che la bugia ha le gambe più corte del previsto, che i fondi pensione sono a picco (- 2,4% per i fondi aperti e -5,7% per i piani individuali pensionistici) e che se i lavoratori avessero tenuto i loro soldi del tfr in azienda ora la loro rivalutazione sarebbe stata del 3,5%. Si scopre anche che c’è stata una notevole sospensione dei versamenti (intorno al 20%) a causa delle difficoltà economiche che anche chi lavora è costretto ad affrontare.
Lo Slai cobas da subito aveva denunciato questa ennesima truffa ai danni dei lavoratori (http://www.slaicobas.it/login/tmp/attachments/163.pdf) …purtroppo molti, troppi, hanno creduto alle promesse dei sindacati confederali, alle bugie dei politici e si sono fatti spaventare dalle invenzioni pessimistiche costruite ad arte dai media.
E così, dopo averci rubato le pensioni ora ci rubano anche il tfr…i pochi risparmi che dopo anni di lavoro spetterebbero ad ognuno di noi.
La realtà parla per noi…è arrivato il momento di comprenderlo e di trarne le dovute conseguenze.

mercoledì 23 maggio 2012

MAFIA - FALCONE VENT’ANNI DOPO ANCORA MANCA LA VERITÀ.


A vent’anni dal tragico attentato a Giovanni Falcone, nel quale morirono anche sua moglie e gli uomini della scorta, ricordiamo e onoriamo il sacrificio del giudice che insieme a Borsellino è il simbolo della lotta alle mafie e di rispetto per la democrazia. Falcone è stato ucciso perché aveva capito i legami tra mafie e Stato, legami che in questi anni non sono stati recisi. Alle migliaia di ragazzi e ragazze che oggi sono a Palermo a ricordare Falcone lo stato questo deve : la verità e la rimozione del degrado economico e sociale che sono alla base della forza delle mafie, di quelle di ieri come di quelle di oggi.


Paolo Ferrero

Rifondazione Comunista Rovato: LA VERGOGNA DI STEFANO VENTURI, SEGRETARIO LEGA NO...

Rifondazione Comunista Rovato: LA VERGOGNA DI STEFANO VENTURI, SEGRETARIO LEGA NO...: Case, scuole distrutte. L'Emilia Romagna è in ginocchio per il terremoto che l'ha colpita questa notte. Ma il solito leghista riesce sempre...

martedì 22 maggio 2012

The Day After

Alcuni giorni sono passati,i risultati delle amministrative di Cazzago S.M. sono sotto gli occhi di tutti,ma gli straschichi e le polemiche non sono ancora finite.Entrare nei bar o passeggiare per Cazzago è un impresa da temerari,non accettare le provocazioni più o meno esplicite è ormai diventata una consuetudine e ormai i più bersagliati ci hanno fatto l'abitudine.Singolare è l'accusa mossa a "La Tua Civica"rea di avere festeggiato la sera delle elezioni per la sconfitta della Lista Civica di centro sinistra.Nessuno ha esultato del risultato, ma tutti i componenti del comitato della nostra Lista si sono ritrovati per una pizza in allegra compagnia,non per festeggiare la sconfitta altrui ma bensì per festeggiare il risultato ottenuto dalla Belli,un risultato che è andato aldilà delle più rosee aspettativve non solo nostre ma anche degli avversari.

lunedì 21 maggio 2012

La tua civica: Primo Consiglio Comunale

Votare a favore delle linee programmatiche e dell’insediamento di una lista che ha raggiunto la maggioranza degli elettori: che mistero si nasconde dietro questo atteggiamento? Mi si accusa di aver tradito la fiducia degli elettori de La Tua Civica e di non avere ideali da seguire come una nave senza nocchiero in balia delle tempeste.
Tuttavia i principi in cui credo sono talmente radicati nella mia coscienza, tanto da volervi esortare a riflettere sul significato del termine.

Coscienza civica


Un individuo può scegliere secondo coscienza civica e non sulla base di pregiudizi di
parte?

La "coscienza civica" dovrebbe appartenere all’uomo in quanto tale, perché rispettoso di sé, di quelli che fanno parte della collettività e delle cose che appartengono a tutti.

Dal canto mio, come leader della tua civica, Quello che intendo fare è continuare a mettere a disposizione il patrimonio di fiducia degli elettori per unire forzeche vogliono “dialogare”.

Abbiamo davanti a noi un grande lavoro da compiere, ognuno con la propria storia, con le proprie opinioni, con la propria funzione.

BASTA CON LE STERILI POLEMICHE E PREGIUDIZI DI PARTE: TORNIAMO AD OCCUPARCI DEI PROBLEMI DELLA GENTE.

Le differenze politiche, partitiche sono e dovrebbero essere una ricchezza che possiamo mettere al servizio del paese.

È una sfida entusiasmante. Ci accomuna, ne sono convinta, la volontà di operare bene per il nostro comune, non per i soliti interessi, dove spesso il degrado politico è ormai caduto in un vortice infruttuoso.

Se per dote politica si intende l’opportunismo, le strumentalizzazioni, il tentativo di mascherare interessi di bottega sotto le vesti delle logiche di partito, ebbene, non solo ne sono sicuramente priva, ma lo reputo il vecchio modo di fare politica per contrastare il quale, mi sono impegnata in questi anni.
Da parte mia ritengo che fare politica sia perseguire il bene comune, nutrire con fatti concreti e con l’esempio, non con vane parole, i principi e valori della mia lista, aprirsi al dialogo e all’ascolto delle ragioni altrui, non porre vincoli pregiudiziali e diktat perentori. 
Il mio compito sarà quello di guidare un grande progetto di cambiamento a cui ciascuno può contribuire nel modo che riterrà più giusto e più opportuno.

Senza vincoli pregiudiziali imposti dalle segreterie di partito, questa è stata la scelta che ci ha contraddistinto nella campagna elettorale, e continuerà ad esserlo per altri cinque anni.

Voglio continuare a lavorare con lo stesso spirito, costruttiva critica favorevole o contraria ma sempre nel merito delle questioni.

Lascio e lasciamo governare la nuova amministrazione, mettiamoli alla prova e poi inizieremo a sputare sentenze.

Spesso invece la politica degli ultimi tempi, non è in grado di mettere a frutto le lezioni del passato né tantomeno, di avere uno sguardo lungimirante ed una progettualità riformista per il futuro.

Ho fiducia che noi de “la tua civica” daremo tutti il meglio di noi stessi.

La buona politica è un valore che dà prestigio all’immagine di un Paese e, nello stesso tempo, consente di offrire risposte efficaci ai bisogni delle persone.

Moralità, rispetto dell’altro, correttezza nei comportamenti: credo che mai come in questo momento ci sia bisogno che la politica riscopra una dimensione etica.

Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana.
Giovanni Falcone

Patrizia Belli

Rifondazione Comunista Rovato: LA VERGOGNA DI STEFANO VENTURI, SEGRETARIO LEGA NO...

Rifondazione Comunista Rovato: LA VERGOGNA DI STEFANO VENTURI, SEGRETARIO LEGA NO...: Case, scuole distrutte. L'Emilia Romagna è in ginocchio per il terremoto che l'ha colpita questa notte. Ma il solito leghista riesce sempre...

martedì 8 maggio 2012

GRAZIE A TUTTI...........

Inizia un nuovo ciclo nell'amministrazione di Cazzago S.M.Dopo 20 anni di governo delle Lista Civica Obiettivo Comune, Foresti passa la mano a Mossini e il primo RINGRAZIAMENTO và proprio a lui, che con la sua miopia, ha avvallato la candidatura di Buffoli, nonostante 2 anni fà avesse dato la delega di Vice Sindaco alla Belli.

Un RINGRAZIAMENTO lo devo fare anche ai "compagni"della SeL,  hanno fatto il possibile perchè la Federazione della Sinistra uscisse dalla Lista Obiettivo Comune,preferendo allearsi con UDC che a loro dire avrebbe garantito la vittoria.
Un RINGRAZIAMENTO al PD( anche se questa parte l'ha già fatta Pelizzari e Belli), ai  Leader Maximi di Cazzago S.M.e alla sua segreteria,nonchè alla segreteria provinciale del partito, che dopo la disfatta di Cazzago e Rovato farebbe meglio a rassegnare le dimissioni.
Come dimostrano i consensi ricevuti da "La tua Civica"il PD, aveva il candidato vincente ma lo  ha abbandonato mesi fà per dare l'appoggio a Buffoli.
Un GRAZIE anche a tutti gli "STRONZI"che in questo mese ci hanno insultato,denigrato,aggredito verbalmente ,perchè per noi quello è stato uno sprone ad andare avanti,consapevoli del fatto che sarebbe stata una battaglia impari come Davide contro Golia.

GRAZIE ai 1857 cittadini di Cazzago S.M.per avere creduto in questo grande progetto riformatore,un progetto nato in poco più di 40 giorni,senza supporto di alcun partito,ma supportato dall'entusiasmo di pochi cittadini che man mano sono cresciuti fino a formare un vero e proprio comitato elettorale.
Mai avremmo sperato di raggiungere un simile risultato,ora si comincerà a lavorare serenamente, senza dovere rincorrere i tempi stretti dettati dalla campagna elettorale,per non disperdere questo grande consenso che i cittadini hanno dato alla nostra lista.

GRAZIE ai miei colleghi, Consiglieri e Assessori uscenti, perchè hanno capito che la mia lotta all'interno della maggioranza non è stata portata avanti perchè non ho avuto un Assessorato 5 anni fà come qualcuno insinuava,ma perchè ho creduto potesse esserci un modo nuovo di fare Politica,slegato dalle segreterie di partito,dalle lobby e dagli interessi personali.

GRAZIE a tutte le splendide persone che hanno lavorato per questo  progetto e che hanno contribuito a dare una scossa forte ai cittadini di Cazzago S.M.

venerdì 4 maggio 2012

Cazzago Elezioni: salta il confronto pubblico a tre



Salta il dibattito pubblico che avrebbe dovuto vedere coinvolti i tre candidati alla poltrona di sindaco del Comune di Cazzago.
La proposta, nata alla fine di marzo da un'idea della leader della lista «La tua civica» Patrizia Belli, avrebbe potuto rappresentare - accanto agli ultimi incontri organizzati dalle tre liste in corsa («Obiettivo Comune» con Angelo Buffoli come candidato, «Mossini per la famiglia e la libertà» con Antonio Mossini e la già citata «La tua civica» della Belli) - uno degli eventi di chiusura della campagna elettorale. L'idea è nata durante la presentazione della sede della lista della Belli e, dopo una prima proposta verbale informale, è stata formalizzata agli altri due candidati. Le liste di Mossini e di Buffoli sono parse disponibili a un dibattito pubblico, ma nonostante le dichiarazioni iniziali l'iniziativa si è arenata sulla definizione delle regole per organizzare il dibattimento.
Mossini, leader del centro destra, aveva dato - sin dalla presentazione del suo gruppo nella tenuta Ambrosini il primo di aprile - la sua disponibilità, sottolineando come il dibattito potesse essere una buona opportunità di confronto tra i candidati e la cittadinanza. Patrizia Belli aveva evidenziato l'importanza di questo appuntamento, da considerarsi un'occasione per vedere riuniti sullo stesso palco i tre candidati al ruolo di primo cittadino e per poter avere un confronto diretto che potesse coinvolgere anche i cittadini.
Anche «Obiettivo comune» - come dichiarato dal coordinatore Michele Venni - era disponibile ad un confronto pubblico tra i candidati, che avrebbe presentato un'ulteriore occasione per esporre i punti cardine dei diversi programmi.
La proposta, tuttavia, non porterà a nulla di concreto. La causa sono i diversi punti di vista su come si sarebbe dovuto svolgere il confronto. «La tua civica» e la lista di Mossini avrebbero preferito infatti una serie di domande estemporanee e un successivo coinvolgimento del pubblico - sempre all'interno di regole ben precise - nel dibattito, mentre all'interno di «Obiettivo comune» si sarebbe preferito privilegiare domande stabilite in precedenza. Questo per evitare l'uscita della discussione dai binari dei programmi politici, col rischio di andare ad avvelenare ulteriormente un clima elettorale già «caldo». Con questi presupposti - e la difficoltà di trovare un accordo che potesse accontentare le diverse parti in causa - l'occasione per i cazzaghesi di vedere sullo stesso palco i tre candidati alla poltrona di sindaco è ormai definitivamente sfumata.

Dal Giornale di Brescia 04/05/2012 di Gabriele Minelli