E´ ancora Fiorenzo Bertocchi il segretario provinciale di rifondazione comunista. Ieri sera è stato votato da 28 dei 30 membri del comitato politico (due astenuti, ma uno è lui), in rappresentanza degli 85 delegati che hanno partecipato al congresso provinciale nel salone Buozzi della Camera del lavoro. Una nomina prevedibile, anche perché non c´erano altri candidati contrapposti, che va nel segno della continuità al termine di due anni difficili per il partito bresciano, che nel 2009 era stato commissariato dopo due scissioni e l´espulsione da parte della direzione regionale e nazionale del vertice locale.
IL VOTO UNANIME ha espresso anche il collegio di garanzia alla cui presidenza è stato rieletto Gianni Passerini. Ora sul tavolo c´è la nuova linea politica che dovrà caratterizzare rifondazione in questo periodo di grandi cambiamenti, con un occhio puntato alle elezioni e alle nuove strategie che potrebbero servire ad aprire una stagione diversa. L´intenzione, è emerso dal congresso, è quella di accettare un´apertura verso l´esterno, come ha dimostrato il voto da parte del 67% dei delegati di un documento politico che va in questo senso, mentre il 33% avrebbe preferito una linea di chiusura. «Il nuovo governo Monti - ha spiegato il direttore di Liberazione, Dino Greco - ridistribuisce le carte. Al potere ora c´è un´oligarchia legata alle banche che gode di un appoggio bipartisan e che accetterà ogni diktat europeo, colpendo i lavoratori, i pensionati, le fasce deboli in modo pesantissimo». Per questo secondo Greco «la sinistra deve ritornare unita», soprattutto nel momento in cui «il Pd si troverà al palo, costretto a dover accettare una politica che non gli appartiene, imposta dall´alto». Naturale, quindi, pensare a un accordo con Sinistra ecologia e libertà, per creare «un´alternativa alle pesanti misure imposte dall´Europa».
Ma se a livello nazionale il sodalizio con Vendola pare possibile, a livello locale non ci sono stati ancora avvicinamenti, forse a causa, ha spiegato il neo segretario, che ora rappresenta 450 iscritti, «di forti dissapori individuali, che rendono più difficile il confronto». Ma rifondazione non ha intenzione di arroccarsi sulle sue posizioni: «Vogliamo lavorare con tutti quelli che hanno idee affini - ha assicurato Bertocchi - così come abbiamo fatto negli ultimi due anni per il referendum sull´acqua, le questioni ambientali, la tutela dei lavoratori. «Noi vogliamo essere parte di un progetto più ampio».
Dal Bresciaoggi 27/11/2011
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