Non ci interessa la ricchezza, ciò che vogliamo è allevare bene i nostri figli. La ricchezza non è di nessuna utilità e non si può portarla con noi una volta morti. Noi non vogliamo ricchezze. Vogliamo amore e pace. (Nuvola Rossa Guerriero Oglala dei Sioux Tetones) Questo Blog vuole essere un punto di incontro per chi crede ancora che"Un altro mondo è possibile",a chi crede ancora negli ideali,a chi crede che oggi ci sia bisogno di una "Resistenza attiva"
domenica 30 gennaio 2011
venerdì 28 gennaio 2011
SCIOPERO FIOM
Dopo l'appuntamento di ieri a Bologna,oggi i metalmeccanici hanno sfilato in 20 cortei sparsi in tutte le regioni.A Milano,piazza del Duomo era gremita come ormai non si vedeva da anni,lo ha ricordato anche Gad Lerner nel suo intervento dal palco.I numeri della questura parlano di 30.000 partecipanti.Molti gli interventi dal palco,applauditissimo quello di Don Gallo, che non ha lesinato critiche al governo e a quella parte di Sinistra che si è schierata con Cisl-Uil e confindustria.Dalla piazza è stato invocato più volte lo sciopero generale che è stato chiesto a gran voce anche da Landini alla fine del suo intervento.Ora dopo lo sciopero si deve aprire un confronto vero nella confederazione,l'intervento di ieri della Segretaria generale Camusso è stato deludente e non si è mai sentito la parola Sciopero generale chiesta peraltro a gran voce dalla piazza Maggiore di Bologna.Non è più accettabile il minimalismo e l'assenza di iniziativa vera di fronte alla gravità dell'attacco ai diritti e alla libertà dei lavoratori.Non si può continuare a far finta di niete di fronte a una richiesta cosi diffusa e convinta di sciopero generale.
lunedì 24 gennaio 2011
Ricordando Guido Rossa
UN UOMO SOLO CONTRO LE BR
GENOVA, 24 GENNAIO 1979
“Un nucleo armato della BR ha giustiziato Guido Rossa, spia e delatore all’interno dello stabilimento Italsider di Cornigliano. Il suo tradimento di classe è ancora più squallido e ottuso in considerazione del fatto che il potere i servi prima li usa, ne incoraggia l’opera e poi li scarica. Compagni, da quando la guerriglia ha cominciato a radicarsi dentro la fabbrica, la direzione Italsider, con la preziosa collaborazione dei berlingueriani, si è posta il problema di ricostruire una rete di spionaggio, utilizzando insieme delatori vecchi e nuovi. L’obiettivo che il potere vuol raggiungere attraverso questa rete di spionaggio è quello di individuare e annientare all’interno delle fabbriche qualsiasi espressione di antagonismo di classe”.
Giorgio Cremaschi - Il regime dei padroni - a Villa Carcina venerdì 28 gennaio 2011
Presso la sala “Ex cinema TLM” via Zanardelli (vicino municipio)
Villa Carcina
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“IL REGIME DEI PADRONI, DA BERLUSCONI A MARCHIONNE”
SARA’ PRESENTE L’AUTORE
GIORGIO CREMASCHI
-PRESIDENTE DEL COMITATO CENTRALE DELLA FIOM-
Organizzano: Coordinamento Antirazzista di Villa carcina (Gruppo 10 Novembre, Liberamente, Rif. Comunista, Gruppo Pace e Solidarietà Villa Carcina, Sinistra Critica, Ass. Migranti V.T., Coord. Migranti C.G.I.L.) Gruppo Pace e Solidarietà Monticelli Brusati
sabato 22 gennaio 2011
Il 21 gennaio 1921 - novanta anni fa - nasceva a Livorno il Pci. Nasceva da una rottura con la tradizione riformista e per impulso dell'Internazionale, sulla scia lunga dell'Ottobre, nonostante l'avanzare del fascismo e dopo la grave sconfitta subita dalla classe operaia italiana nel biennio precedente. Persisteva in molti la certezza di un'ondata rivoluzionaria destinata presto a sommergere l'Europa. La previsione si rivelò errata.
Dopo pochi anni di direzione bordighiana iniziò ad affermarsi nel partito un nuovo orientamento, a opera di Gramsci. Domani, 22 gennaio, ricorrono i 120 anni dalla nascita di Antonio Gramsci. Non bisogna sovrapporre completamente il lascito del dirigente sardo a quello del partito che contribuì a fondare nel '21 e a ri-fondare nel '24-26 e poi ancora nei Quaderni. Vi sono in Gramsci però alcuni motivi fondamentali per comprendere quello che è stato il Pci, la sua specificità. Gramsci aveva inteso (sulla scorta dello stesso Lenin) che non si poteva più "fare come in Russia", che quel tipo di rivoluzione era stata l'ultima delle rivoluzioni ottocentesche. L'affermarsi della società di massa e il diffondersi degli apparati del consenso mutavano il concetto stesso di rivoluzione. Si trattava non di edificare barricate, ma di costruire contro-egemonia, di divenire dirigenti prima che dominanti, di "tradurre" nella propria lingua nazionale la tensione internazionalista.
mercoledì 19 gennaio 2011
Venerdì, appuntamento importante a Castegnato....presentazione comintato Ambientale contro discarica.
martedì 18 gennaio 2011
giovedì 6 gennaio 2011
Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione. Silenzio dei media o scatta la rivolta...LEGGETE E DIVULGATE...è uno schifo
La notizia è arrivata e conferma la peggiore delle ipotesi. Rimarrà sotto traccia per ovvi motivi, anche se in Rete possiamo farla circolare. Se siete precari sappiate che non riceverete la pensione. I contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione ce l'ha garantita. Perché l'Inps debba nascondere questa verità è evidente: per evitare la rivolta. Ad affermarlo non sono degli analisti rivoluzionari e di sinistra ma lo stesso presidente dell'istituto di previdenza, Antonio Mastropasqua che, come scrive Agoravox, ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".
Intrage scrive che l'annuncio è stato dato nel corso di un convegno: la notizia principale sarebbe dovuta essere quella che l'Inps invierà, la prossima settimana, circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati, dopo quelle spedite a luglio ai lavoratori dipendenti, per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale. Per verificare, cioè, i contributi che risultano versati.
La seconda notizia è che non sarà possibile, per il lavoratore parasubordinato, simulare sullo stesso sito quella che dovrebbe essere la sua pensione, come invece possono già fare i lavoratori dipendenti. Il motivo di questa differenza pare sia stato spiegato da Mastrapasqua proprio con quella battuta. Per dire, in altre parole, che se i vari collaboratori, consulenti, lavoratori a progetto, co.co.co., iscritti alla gestione separata Inps, cioè i parasubordinati, venissero a conoscenza della verità, potrebbero arrabbiarsi sul serio. E la verità è che col sistema contributivo, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima.
I precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l'INPS gli "imprenditori di loro stessi" creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché l'INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.
L'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.
Quindi paghiamo i nostri contributi che non rivedremo sotto forma di pensione. Se reagiamo adesso, forse, abbiamo ancora la speranza di una pensione minima.
mercoledì 5 gennaio 2011
LA SOCIETA' CIVILE CON LA FIOM! FIRMA ANCHE TU L'APPELLO DI MICROMEGA
martedì 4 gennaio 2011
IN LOMBARDIA IL FUTURO DELL'ACQUA AI PRIVATI
Questo il dispaccio delle agenzie. Battendo qui o sull'immagine sottostante potete scaricare il comunicato del COMITATO ACQUA BENE COMUNE DI BRESCIA E PROVINCIA.