Non ci interessa la ricchezza, ciò che vogliamo è allevare bene i nostri figli. La ricchezza non è di nessuna utilità e non si può portarla con noi una volta morti. Noi non vogliamo ricchezze. Vogliamo amore e pace. (Nuvola Rossa Guerriero Oglala dei Sioux Tetones) Questo Blog vuole essere un punto di incontro per chi crede ancora che"Un altro mondo è possibile",a chi crede ancora negli ideali,a chi crede che oggi ci sia bisogno di una "Resistenza attiva"
mercoledì 28 aprile 2010
STEFANA......... FUMATA BIANCA
Auguri ai neo Laureati
martedì 27 aprile 2010
Dopo la trasmissione Annozero su Adro, intervista al giornalista Sandro Ruotolo
Pubblico, come spunto di riflessione, l'intervista del fatto Quotidiano di sabato 24 aprile al giornalista Sandro Ruotolo, inviato di Annozero ad Adro
"Non avevo ancora capito cosa fosse la Lega"
SANDRO RUOTOLO DOPO LA DIRETTA DAL COMUNE BRESCIANO: QUANTA AMAREZZA NELLE AGGRESSIONI VERSO QUELLE DONNE
di Silvia D'Onghia
Conoscevo la Lega romana, ma non avevo mai capito cosa fosse veramente la Lega nel suo territorio". Il giorno dopo la diretta per Annozero da Adro, il paese del bresciano che ha lasciato fuori dalla mensa scolastica i bambini le cui famiglie non pagavano la retta, Sandro Ruotolo è ancora scosso.
E' stata una diretta difficile la sua, dalla mensa incriminata, piena di mamme italiane livide di rabbia nei confronti delle mamme immigrate, che cercavano di difendersi, e col sindaco di Adro, Oscar Lancini, che rivendicava l'operato leghista della sua amministrazione con atteggiamenti intimidatori e repressivi. "Il clima era tesissimo - spiega Ruotolo - le donne italiane non volevano che le immigrate portassero alcune amiche. Nei fuorionda il sindaco era arrabbiato per come stava andando il dibattito in studio. Io gli ho detto: ‘Guardi che siete tre contro tre (in studio c'erano il ministro Carfagna e l'onorevole Della Vedova per il Pdl, Civati, Renzi e Serracchiani per il Pd, ndr). Lui mi ha risposto: ‘Sono cinque contro uno, noi cosa c'entriamo col Pdl?' Ho capito l'uscita di Bossi di oggi (ieri, ndr)". "Nei due giorni precedenti alla trasmissione - prosegue Ruotolo - ho incontrato il segretario bresciano della Cgil e i volontari di una onlus che mi hanno raccontato cose pazzesche di quello che succede da queste parti. Si va dal bonus bebè riservato ai figli di italiani, alle case popolari negate agli immigrati, alle variazioni sull'iscrizione anagrafica. Tutti provvedimenti contro i quali il sindacato ha presentato ricorsi". E' molto stanco, Ruotolo, l'adrenalina accumulata nella serata di giovedì gli ha fatto passare una notte difficile: "Ho verificato di persona cos'è l'allarme per la coesione sociale. Valori come la solidarietà, il rispetto per gli altri, rischiano di venir meno a causa dell'acuirsi della crisi economica". Eppure sacche di razzismo nel nord-est ci sono sempre state. Ora, però, c'è qualcuno che cavalca e strumentalizza quei malumori, che fino a vent'anni fa si potevano esprimere solo al bar della piazza. "Abbiamo fatto vedere quanta ricchezza portano gli immigrati al nostro Paese - prosegue l'inviato di Annozero - quanti anziani possono godere della pensione grazie al lavoro di quelle persone. Ma è una guerra tra poveri, dove c'è chi è povero e chi lo è di più. C'è sempre un sud del sud. Nel programma della Lega si legge: prima ai nostri, e poi anche agli altri. Le donne immigrate sono invece venute a ribadire, con estrema dignità, che il diritto è uguale per tutti".
Ruotolo è rimasto molto colpito dall'attacco compiuto dalle mamme alla signora Graziella, la responsabile (volontaria) della mensa di Adro: "Non me lo aspettavo, mi ha ferito molto. In 22 anni di lavoro con Santoro non mi sono mai permesso di esprimere una mia opinione durante i collegamenti, e giovedì sera mi sono dovuto trattenere. Nessuno ha aggredito me, ma sono rimasto sconvolto dalle aggressioni cui ho assistito. Ho cercato di rimanere freddo, ma credo si sia notato anche da casa che ero in difficoltà". L'ha notato anche Santoro, che gli ha chiesto di essere più fermo nel concedere il microfono.
domenica 25 aprile 2010
sabato 24 aprile 2010
FESTA D'APRILE
È già da qualche tempo che i nostri fascisti
domenica 18 aprile 2010
Iniziative antifasciste per il 25 aprile
SABATO 17 APRILE 2010, ORE 14,
secondo appuntamento nazionale dell’assemblea antifascista e contro la repressione
GHEDI
giovedì 15 aprile 2010
Adro: giù ancora di un giro nel gorgo di malebolge
martedì 13 aprile 2010
Adro
lunedì 12 aprile 2010
L’arresto dei tre medici di Emergency , le inaudite dichiarazioni di esponenti della maggioranza e del governo contro l’organizzazione umanitaria, dimostrano che si vuole eliminare ogni testimone dalla guerra sporca che si sta svolgendo in Afghanistan.
Il ministro Frattini ha affermato che se le accuse ad Emergency fossero vere da italiano si vergognerebbe . Ci permettiamo di domandare al Ministro : perché si vergogna di tre medici che curano tutte le vittime della guerra e non spende una parola di sdegno quando le truppe Nato, di cui i militari italiani fanno parte, massacrano civili?
Il governo italiano brucia 2 milioni di euro al giorno per sostenere un governo come quello Karzai, fondato sulla frode elettorale, la corruzione e la gestione dei signori della guerra del mercato dell’oppio. Allo stesso tempo si scaglia inopinatamente contro la parte migliore del nostro Paese che salva in quelle zone il buon nome dell’Italia infangato dalla nostra partecipazione alla guerra. Mentre rinnoviamo la richiesta al governo di pretendere l’immediato rilascio dei tre medici arrestati, ci uniamo all’appello di Gino Strada rivolto ai cittadini e alle cittadine affinché sottoscrivano la solidarietà ad Emergency sul sito dell’organizzazione (www.emergency.it). L’Italia che ripudia la guerra alzi la voce, fermi questa vergogna.
venerdì 9 aprile 2010
Riunione Rsu Stefana
mercoledì 7 aprile 2010
Rappresentanza Sindacale; parte il percorso della legge popolare
La Fiom ha aperto la raccolta di firme: nuove regole democratiche sulla rappresentatività nei luoghi di lavoro, referendum per l'efficacia dei contratti. Servono 50mila firme, ma i metalmeccanici puntano a 100mila: “Senza norme è l'impresa che decide”.Continua........
venerdì 2 aprile 2010
LETTERA AGLI AMICI E A CHI CI HA SOSTENUTO
Grazie agli intellettuali e agli artisti che hanno accettato di entrare nel listino regionale.