martedì 16 novembre 2010

LETTERA DI DILIBERTO A BERSANI: "L'11 DICEMBRE IN PIAZZA ASSIEME. TU E FINI IRRIDUCIBILMENTE DIVERSI"


Caro Bersani,

ho ascoltato con attenzione ed una certa emozione i valori della sinistra da te enunciati alla trasmissione di Fazio. E’ difficile per ogni uomo e ogni donna di sinistra non riconoscersi in essi. Ma proprio per questo, proprio per la forte condivisione, per il sincero apprezzamento, risultano ancor più incomprensibili tanti atteggiamenti e tanti silenzi del Pd.

La prima incomprensione riguarda le alleanze. E’ difficile accettare la disinvoltura con la quale dirigenti stimati del Pd prefigurino un’alleanza con Fini – uomo che si dichiara ed è orgogliosamente di destra. Non basta come motivazione quella di cacciare Berlusconi. Perché è vero che Berlusconi ha stravolto i valori fondanti del nostro Paese, ma è altrettanto vero che Fini è stato al suo fianco condividendone scelte, leggi, comportamenti.

Quando in un Paese si apre tra centrodestra e centrosinistra uno scontro politico delle dimensioni italiane, non si sostituisce un avversario politico con un altro, anche se indubbiamente più “presentabile”. E infatti ieri sera i valori espressi da Fini erano molto distanti dai tuoi. Tutti e due vi siete detti per quello che siete: irriducibilmente diversi.

Ancor più debole è, come motivazione, l’esigenza di una nuova legge
elettorale. Non ho dubbi che sia brutta e sbagliata. Ma ho ancor meno dubbi sul fatto che si possa istituire un governo (come è stato chiamato? di transizione? e la sua durata sarà garantita da atto notarile?) in un paese devastato dalla questione morale, dall’assenza di lavoro, dai conflitti di interesse, dallo strisciante razzismo, ponendo come prioritaria la legge elettorale. Tant’è che non a caso, nella trasmissione di Fazio, hai parlato di ben altro. Hai parlato dei deboli, di salute, di ingiustizia fiscale, di diritto alla studio… Hai parlato di sinistra.

La seconda incomprensione, non meno importante, è relativa alla manifestazione indetta dal Pd l’11 dicembre. Ti chiedo – l’ho già fatto più di una volta – di mettere quella manifestazione a disposizione di tutte le forze del centrosinistra facendone un evento di straordinaria grandezza ed unità. Di farlo in nome di quei valori che ieri sera sono stati ascoltati da dieci milioni di italiani. Un impegno, più ancora di una promessa.

Caro Bersani, è il tempo di chiamare a raccolta il nostro popolo – oggi confuso, disorientato, a volte persino avverso – per riprendere in mano le bandiere della giustizia e dell’eguaglianza.

Un affettuoso saluto

Oliviero Diliberto

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