mercoledì 13 luglio 2011

La Cgil di Brescia dice NO all'accordo

Sono tornato in patria dopo 4 settimane a zonzo per i paesi Scandinavi e mi ritrovo con la solita sortita dei Dirigenti Sindcali della Cgil.
L'accordo firmato dalla Camusso nei giorni scorsi mi riporta con la memoria al 31 Luglio 1992.Allora fù Trentin a firmare insieme a Cisl e Uil l'accordo che sanzionò definitivamente la morte della scala mobile e della contrattazione aziendale fino alla fine del 1993.

Mi fà piacere che la Camera del Lavoro di Brescia abbia firmato all'unanimità il documento che dice NO all'accordo.

Camera del Lavoro Brescia: 56 componenti il direttivo, la maggioranza compreso il Segretario Generale, firmano un documento che dice no all'accordo (...)

I sottoscritti componenti del Comitato Direttivo della CGIL Camera del Lavoro di Brescia esprimono un giudizio negativo sull'Accordo interconfederale tra Confindustria e CGIL, CISL, UIL del 28 giugno 2011 e sulla contestuale Intesa CGIL CISL UIL su accordi sindacali con valenza generale e accordi di categoria per le seguenti ragioni:

Per la prima volta la CGIL accetta che possa essere negata la libera espressione della volontà dei lavoratori.

L'accordo interconfederale e la cosiddetta intesa endosindacale non sono da noi condivisi per le seguenti ragioni:

scompare il diritto dei lavoratori a pronunciarsi su piattaforme ed accordi che li riguardano;
si afferma la coesistenza di rappresentanze sindacali elette da tutti i lavoratori (RSU) e rappresentanze sindacali designate dalle organizzazioni (RSA);
si avvalla, con la validazione a maggioranza semplice, la pratica degli accordi separati e non si garantisce agibilità all'organizzazione che dissente.

I sottoscritti, componenti del Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Brescia, giudicano negativamente l'introduzione di:

deroghe alle norme del CCNL, che l'accordo del 28 giugno rende possibili con specifiche intese modificative su prestazione lavorativa, orario e organizzazione del lavoro nella contrattazione aziendale, confermando e rafforzando quanto contenuto nell'accordo separato del 2009;
tregue sindacali vincolanti e dunque sanzionabili anche di fronte ad accordi separati.

Le intese sottoscritte dalla Cgil con Cisl e Uil:

non risolvono le questioni aperte in tema di democrazia e partecipazione dei lavoratori,
non hanno nessuna validità davanti alle controparti,
non garantiscono il percorso democratico di coinvolgimento dei lavoratori.

Tanto è vero che questo stesso accordo e questa intesa non vengono sottoposte al voto di tutti i lavoratori interessati, costringendo la CGIL alla consultazione dei soli propri iscritti.

La gestione della trattativa che ha condotto a questo accordo non ha previsto nessun coinvolgimento dei lavoratori e delle categorie interessate, si è svolta in assenza di piattaforma o di verifica di mandato, aprendo un'ulteriore ferita nel tasso di democrazia della vita interna dell'Organizzazione.

I sottoscritti, componenti del Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Brescia, condividono la relazione del segretario generale svolta al Comitato Direttivo del 7 luglio 2011 e chiedono che la consultazione degli iscritti Cgil si svolga con regole chiare, trasparenti e uniformi.



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