Non ci interessa la ricchezza, ciò che vogliamo è allevare bene i nostri figli. La ricchezza non è di nessuna utilità e non si può portarla con noi una volta morti. Noi non vogliamo ricchezze. Vogliamo amore e pace. (Nuvola Rossa Guerriero Oglala dei Sioux Tetones) Questo Blog vuole essere un punto di incontro per chi crede ancora che"Un altro mondo è possibile",a chi crede ancora negli ideali,a chi crede che oggi ci sia bisogno di una "Resistenza attiva"
mercoledì 21 marzo 2012
sabato 17 marzo 2012
venerdì 16 marzo 2012
L'ITALIA E UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO MA QUALE LAVORO? PRECARIO - SOTTOPAGATO - INSICURO - DELOCALIZZATO - IN MOBILITÀ
Il mio intervento all'assemblea pubblica sul Lavoro alla presenza del Segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero
Innanzitutto devo portare il saluto di Bruno Pasolini che avrebbe dovuto intervenire questa sera, ma che a causa della mancanza di personale non può lasciare il lavoro essendoci in acciaieria delle regole e dei comportamenti etici che riguardano soprattutto lo smaltimento delle colate per la sicurezza dei lavoratori e degli impianti.
Vorrei precisare che la mia presenza questa sera è come lavoratore e non come Rsu,anche perchè il mio mandato stà per scadere e non intendo ricandidarmi a rappresentare un Sindacato che dovrebbe spiegare ai lavoratori dinamiche e politiche che faccio veramente fatica a comprendere anche io.A partire dal totale immobilismo verso il governo Monti sull’innalzamento dell’età pensionabile.
Non voglio ripetere quanto verrà ampliamente spiegato sulla crisi.Vorrei invece raccontare un’esperienza che mi ha visto protagonista insieme ai miei compagni di lavoro,un esperienza di lotta dai toni anche duri in cui ho ritrovato valori che credevo persi e una solidarietà tra lavoratori che pensavo fosse ormai un retaggio del passato.
La Stefana ora di proprietà della famiglia Ghidini che è da tutti considerato l’erede naturale di Lucchini per il suo modo di rapportarsi con il sindacato è una realtà siderurgica che conta circa 750 lavoratori impiegati su 4 stabilimenti.L’acciaieria di Ospitaletto che serve il laminatoio di Nave e il nuovo laminatoio di Ospitaletto e l’acciaieria di Montirone che serve il laminatoio della profilati di Nave.
La lotta inizia proprio a Nave e Ospitaletto dopo che allo scadere del contratto integrativo nel 2007 il padrone(mi piace difinirli con questo nome) ha deciso di non rinnovare il contratto integrativo a causa della crisi che stava e stà tutt’oggi attanagliando il mondo del lavoro e il comparto siderurgico in modo particolare.
Iniziano cosi una serie di scioperi più o meno articolati,manifestazioni davanti all’Hotel Vittoria di Brescia di proprietà della famiglia Ghidini,manifestazioni a Nave,interrogazioni in Consiglio Comunale e altro per cercare di portare la controparte a sedersi a un tavolo di trattativa che però non verrà mai convocato.
Nel frattempo iniziano anche degli incontri in regione Lombardia per trovare un accordo sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali che avrebbero dovuto sostituire la Gig ordinaria ormai esaurita. L’accordo sui Contratti di solidarietà non è stato raggiunto per svariati motivi e si è quindi ricorso all’uso della Cig straordinaria.Solo al termine di questa la proprietà si è vista costretta a utilizzare il Contratti di Solidarietà.
Capite quindi in che condizioni si trovano i lavoratori.Dopo 2 anni di cig con perdite salariali pesanti,in quanto i laminatoi lavorano al 40-45% del potenziale mentre l’acciaieria lavora circa al 60%, nessuna intenzione di sedersi al tavolo per chiudere il contratto integrativo e una decisione da prendere: Lottare fino alla fine o piegare la testa e soccombere alle logiche del padrone?
La scelta è difficile ma decisa da tutti i lavoratori e quindi partita dal basso.Siamo a Gennaio 2010 le feste sono finite e si inizia con una nuova modalità di lotta,mai sperimentata prima d’ora in siderurgia.
Mezz’ora di sciopero al giorno a fine turno,una modalità che fa perdere alla proprietà un sacco di denaro nel rifacimento delle paniere di colata.La proprietà non ci stà e alla mezz’ora di sciopero aggiunge mezz’ora di messa in libertà cosi ilavoratori oltre al salario già decurtato dalla Cig ci rimettono un ora al giorno.
Perdere ulteriore salario per alcuni mesi era già stato messo in conto ma nessuno avrebbe pensato che si doveva arrivare a Luglio 2010 per chiudere la vertenza.
La tenuta straordinaria dei lavoratori soprattutto dell’acciaieria di Ospitaletto e dei laminatoi di Nave ha fatto si che dopo 18 mesi di lotta e oltre 4 anni dalla scadenza fosse firmato l’accordo integrativo per gli stabilimenti di Nave e Ospitaletto per circa 500 lavoratori
Pur essendo un rappresentante Rsu non me la sento di assegnare la vittoria alla Fiom ma ai lavoratori della Stefana che hanno saputo mantenere un’unità straordinaria che in poche occasioni ho avuto modo di trovare. Devo dire grazie anche a Bruno Pasolini, più noto come Indio, perchè è riuscito con la sua calma e la sua capacità di farsi capire,a tessere una rete tra i lavoratori che lo hanno preso come punto di riferimento.Nessuno meglio di lui avrebbe potuto spiegare meglio questa vicenda.
Innanzitutto devo portare il saluto di Bruno Pasolini che avrebbe dovuto intervenire questa sera, ma che a causa della mancanza di personale non può lasciare il lavoro essendoci in acciaieria delle regole e dei comportamenti etici che riguardano soprattutto lo smaltimento delle colate per la sicurezza dei lavoratori e degli impianti.
Vorrei precisare che la mia presenza questa sera è come lavoratore e non come Rsu,anche perchè il mio mandato stà per scadere e non intendo ricandidarmi a rappresentare un Sindacato che dovrebbe spiegare ai lavoratori dinamiche e politiche che faccio veramente fatica a comprendere anche io.A partire dal totale immobilismo verso il governo Monti sull’innalzamento dell’età pensionabile.
Non voglio ripetere quanto verrà ampliamente spiegato sulla crisi.Vorrei invece raccontare un’esperienza che mi ha visto protagonista insieme ai miei compagni di lavoro,un esperienza di lotta dai toni anche duri in cui ho ritrovato valori che credevo persi e una solidarietà tra lavoratori che pensavo fosse ormai un retaggio del passato.
La Stefana ora di proprietà della famiglia Ghidini che è da tutti considerato l’erede naturale di Lucchini per il suo modo di rapportarsi con il sindacato è una realtà siderurgica che conta circa 750 lavoratori impiegati su 4 stabilimenti.L’acciaieria di Ospitaletto che serve il laminatoio di Nave e il nuovo laminatoio di Ospitaletto e l’acciaieria di Montirone che serve il laminatoio della profilati di Nave.
La lotta inizia proprio a Nave e Ospitaletto dopo che allo scadere del contratto integrativo nel 2007 il padrone(mi piace difinirli con questo nome) ha deciso di non rinnovare il contratto integrativo a causa della crisi che stava e stà tutt’oggi attanagliando il mondo del lavoro e il comparto siderurgico in modo particolare.
Iniziano cosi una serie di scioperi più o meno articolati,manifestazioni davanti all’Hotel Vittoria di Brescia di proprietà della famiglia Ghidini,manifestazioni a Nave,interrogazioni in Consiglio Comunale e altro per cercare di portare la controparte a sedersi a un tavolo di trattativa che però non verrà mai convocato.
Nel frattempo iniziano anche degli incontri in regione Lombardia per trovare un accordo sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali che avrebbero dovuto sostituire la Gig ordinaria ormai esaurita. L’accordo sui Contratti di solidarietà non è stato raggiunto per svariati motivi e si è quindi ricorso all’uso della Cig straordinaria.Solo al termine di questa la proprietà si è vista costretta a utilizzare il Contratti di Solidarietà.
Capite quindi in che condizioni si trovano i lavoratori.Dopo 2 anni di cig con perdite salariali pesanti,in quanto i laminatoi lavorano al 40-45% del potenziale mentre l’acciaieria lavora circa al 60%, nessuna intenzione di sedersi al tavolo per chiudere il contratto integrativo e una decisione da prendere: Lottare fino alla fine o piegare la testa e soccombere alle logiche del padrone?
La scelta è difficile ma decisa da tutti i lavoratori e quindi partita dal basso.Siamo a Gennaio 2010 le feste sono finite e si inizia con una nuova modalità di lotta,mai sperimentata prima d’ora in siderurgia.
Mezz’ora di sciopero al giorno a fine turno,una modalità che fa perdere alla proprietà un sacco di denaro nel rifacimento delle paniere di colata.La proprietà non ci stà e alla mezz’ora di sciopero aggiunge mezz’ora di messa in libertà cosi ilavoratori oltre al salario già decurtato dalla Cig ci rimettono un ora al giorno.
Perdere ulteriore salario per alcuni mesi era già stato messo in conto ma nessuno avrebbe pensato che si doveva arrivare a Luglio 2010 per chiudere la vertenza.
La tenuta straordinaria dei lavoratori soprattutto dell’acciaieria di Ospitaletto e dei laminatoi di Nave ha fatto si che dopo 18 mesi di lotta e oltre 4 anni dalla scadenza fosse firmato l’accordo integrativo per gli stabilimenti di Nave e Ospitaletto per circa 500 lavoratori
Pur essendo un rappresentante Rsu non me la sento di assegnare la vittoria alla Fiom ma ai lavoratori della Stefana che hanno saputo mantenere un’unità straordinaria che in poche occasioni ho avuto modo di trovare. Devo dire grazie anche a Bruno Pasolini, più noto come Indio, perchè è riuscito con la sua calma e la sua capacità di farsi capire,a tessere una rete tra i lavoratori che lo hanno preso come punto di riferimento.Nessuno meglio di lui avrebbe potuto spiegare meglio questa vicenda.
mercoledì 7 marzo 2012
giovedì 1 marzo 2012
IL PUNTO SULLE ELEZIONI A CAZZAGO SAN MARTINO
Per fare chiarezza sulle falsità circolate in questi giorni riporto alcune precisazioni di Andrea Sciotti
E’ arrivato il momento di fare chiarezza sulle vicende di Cazzago San Martino. La mia figura è stata sulla bocca di molti e troppo spesso in maniera negativa. La mia candidatura secondo alcuni era strumentale. Niente di più falso. La mia candidatura era una candidatura forte e di sinistra, soprattutto, che è stata supportata solo dal mio partito e non da altre forze che si dichiarano di sinistra, ma alla prova dei fatti sostengono un candidato (Buffoli) che con le nostre idee ha poco a che fare. Un vero peccato soprattutto per tutto l’appoggio che mi era stato promesso e poi non è arrivato. Ma il problema non era questo ma il fatto che con il coordinamento della lista civica vi erano difficoltà di vedute e soprattutto mancava la volontà di trasparenza da parte dei “saggi” della civica “Obiettivo Comune”. Questi due ultimi aspetti hanno portato alla mia uscita e quella del gruppo a cui faccio riferimento, la Federazione della Sinistra, dal coordinamento. E’ di pochi giorni fa invece l’uscita da parte dell’attuale vice-sindaco e assessore all’urbanistica, Patrizia Belli, dalla stessa lista civica, segno che all’interno di questo gruppo vi erano troppi sotterfugi, poca trasparenza e poca condivisione.
Ma torniamo a noi. L’unità di vedute soprattutto sui temi ambientali (lotta con ogni mezzo contro cave e discariche), sulle tematiche giovanili (necessità di spazi per feste giovanili, stanze in cui i gruppi possano incontrarsi, polo culturale ecc..), sulla trasparenza e sulla sobrietà che l’amministrazione comunale dovrà tenere, ci ha portato a fare alcune riflessioni con Patrizia Belli e a rilevare la volontà di costituire una lista civica comune. Ad oggi si è costituito il Comitato “Patrizia Belli Sindaco” composto da molte persone di varia provenienza ideologica. Mi preme sottolineare che la componente civica sarà preponderante in questa compagine.
Io sarò presente in questa lista e metterò concretamente la mia faccia perchè credo in un modo diverso di fare politica: una politica vicina ai cittadini; una politica trasparente; una politica della condivisione; una politica in cui si facciano le cose non per interessi personali ma per gli interessi della comunità. Le mie ultime vicende hanno dimostrato che ciò che mi interessa non è il posto importante assicurato a tutti i costi (perchè l’assessorato era garantito altrove), ma cercare di creare un’idea diversa di amministrazione, che dovrà avere le caratteristiche sopracitate, dove il Comune sia realmente la casa di tutti i cittadini e non un posto a loro estraneo. Per far tutto questo servirà l’aiuto di tutti i cazzaghesi, ma son sicuro che questo non mancherà visto l’attaccamento che abbiamo per il nostro paese. Vi terrò aggiornati ogniqualvolta vi saranno novità!
E’ arrivato il momento di fare chiarezza sulle vicende di Cazzago San Martino. La mia figura è stata sulla bocca di molti e troppo spesso in maniera negativa. La mia candidatura secondo alcuni era strumentale. Niente di più falso. La mia candidatura era una candidatura forte e di sinistra, soprattutto, che è stata supportata solo dal mio partito e non da altre forze che si dichiarano di sinistra, ma alla prova dei fatti sostengono un candidato (Buffoli) che con le nostre idee ha poco a che fare. Un vero peccato soprattutto per tutto l’appoggio che mi era stato promesso e poi non è arrivato. Ma il problema non era questo ma il fatto che con il coordinamento della lista civica vi erano difficoltà di vedute e soprattutto mancava la volontà di trasparenza da parte dei “saggi” della civica “Obiettivo Comune”. Questi due ultimi aspetti hanno portato alla mia uscita e quella del gruppo a cui faccio riferimento, la Federazione della Sinistra, dal coordinamento. E’ di pochi giorni fa invece l’uscita da parte dell’attuale vice-sindaco e assessore all’urbanistica, Patrizia Belli, dalla stessa lista civica, segno che all’interno di questo gruppo vi erano troppi sotterfugi, poca trasparenza e poca condivisione.
Ma torniamo a noi. L’unità di vedute soprattutto sui temi ambientali (lotta con ogni mezzo contro cave e discariche), sulle tematiche giovanili (necessità di spazi per feste giovanili, stanze in cui i gruppi possano incontrarsi, polo culturale ecc..), sulla trasparenza e sulla sobrietà che l’amministrazione comunale dovrà tenere, ci ha portato a fare alcune riflessioni con Patrizia Belli e a rilevare la volontà di costituire una lista civica comune. Ad oggi si è costituito il Comitato “Patrizia Belli Sindaco” composto da molte persone di varia provenienza ideologica. Mi preme sottolineare che la componente civica sarà preponderante in questa compagine.
Io sarò presente in questa lista e metterò concretamente la mia faccia perchè credo in un modo diverso di fare politica: una politica vicina ai cittadini; una politica trasparente; una politica della condivisione; una politica in cui si facciano le cose non per interessi personali ma per gli interessi della comunità. Le mie ultime vicende hanno dimostrato che ciò che mi interessa non è il posto importante assicurato a tutti i costi (perchè l’assessorato era garantito altrove), ma cercare di creare un’idea diversa di amministrazione, che dovrà avere le caratteristiche sopracitate, dove il Comune sia realmente la casa di tutti i cittadini e non un posto a loro estraneo. Per far tutto questo servirà l’aiuto di tutti i cazzaghesi, ma son sicuro che questo non mancherà visto l’attaccamento che abbiamo per il nostro paese. Vi terrò aggiornati ogniqualvolta vi saranno novità!
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