venerdì 16 marzo 2012

L'ITALIA E UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO MA QUALE LAVORO? PRECARIO - SOTTOPAGATO - INSICURO - DELOCALIZZATO - IN MOBILITÀ

Il mio intervento all'assemblea pubblica sul Lavoro alla presenza del Segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero


Innanzitutto devo portare il saluto di Bruno Pasolini che avrebbe dovuto intervenire questa sera, ma che a causa della mancanza di personale non può lasciare il lavoro essendoci in acciaieria delle regole e dei comportamenti etici che riguardano soprattutto lo smaltimento delle colate per la sicurezza dei lavoratori e degli impianti.
Vorrei precisare che la mia presenza questa sera è come lavoratore e non come Rsu,anche perchè il mio mandato stà per scadere e non intendo ricandidarmi a rappresentare un Sindacato che dovrebbe spiegare ai lavoratori dinamiche e politiche che faccio veramente fatica a comprendere anche io.A partire dal totale immobilismo verso il governo Monti sull’innalzamento dell’età pensionabile.
Non voglio ripetere quanto verrà ampliamente spiegato sulla crisi.Vorrei invece raccontare un’esperienza che mi ha visto protagonista insieme ai miei compagni di lavoro,un esperienza di lotta dai toni anche duri in cui ho ritrovato valori che credevo persi e una solidarietà tra lavoratori che pensavo fosse ormai un retaggio del passato.
La Stefana ora di proprietà della famiglia Ghidini che è da tutti considerato l’erede naturale di Lucchini per il suo modo di rapportarsi con il sindacato è una realtà siderurgica che conta circa 750 lavoratori impiegati su 4 stabilimenti.L’acciaieria di Ospitaletto che serve il laminatoio di Nave e il nuovo laminatoio di Ospitaletto e l’acciaieria di Montirone che serve il laminatoio della profilati di Nave.
La lotta inizia proprio a Nave e Ospitaletto dopo che allo scadere del contratto integrativo nel 2007 il padrone(mi piace difinirli con questo nome) ha deciso di non rinnovare il contratto integrativo a causa della crisi che stava e stà tutt’oggi attanagliando il mondo del lavoro e il comparto siderurgico in modo particolare.
Iniziano cosi una serie di scioperi più o meno articolati,manifestazioni davanti all’Hotel Vittoria di Brescia di proprietà della famiglia Ghidini,manifestazioni a Nave,interrogazioni in Consiglio Comunale e altro per cercare di portare la controparte a sedersi a un tavolo di trattativa che però non verrà mai convocato.
Nel frattempo iniziano anche degli incontri in regione Lombardia per trovare un accordo sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali che avrebbero dovuto sostituire la Gig ordinaria ormai esaurita. L’accordo sui Contratti di solidarietà non è stato raggiunto per svariati motivi e si è quindi ricorso all’uso della Cig straordinaria.Solo al termine di questa la proprietà si è vista costretta a utilizzare il Contratti di Solidarietà.
Capite quindi in che condizioni si trovano i lavoratori.Dopo 2 anni di cig con perdite salariali pesanti,in quanto i laminatoi lavorano al 40-45% del potenziale mentre l’acciaieria lavora circa al 60%, nessuna intenzione di sedersi al tavolo per chiudere il contratto integrativo e una decisione da prendere: Lottare fino alla fine o piegare la testa e soccombere alle logiche del padrone?
La scelta è difficile ma decisa da tutti i lavoratori e quindi partita dal basso.Siamo a Gennaio 2010 le feste sono finite e si inizia con una nuova modalità di lotta,mai sperimentata prima d’ora in siderurgia.
Mezz’ora di sciopero al giorno a fine turno,una modalità che fa perdere alla proprietà un sacco di denaro nel rifacimento delle paniere di colata.La proprietà non ci stà e alla mezz’ora di sciopero aggiunge mezz’ora di messa in libertà cosi ilavoratori oltre al salario già decurtato dalla Cig ci rimettono un ora al giorno.
Perdere ulteriore salario per alcuni mesi era già stato messo in conto ma nessuno avrebbe pensato che si doveva arrivare a Luglio 2010 per chiudere la vertenza.
La tenuta straordinaria dei lavoratori soprattutto dell’acciaieria di Ospitaletto e dei laminatoi di Nave ha fatto si che dopo 18 mesi di lotta e oltre 4 anni dalla scadenza fosse firmato l’accordo integrativo per gli stabilimenti di Nave e Ospitaletto per circa 500 lavoratori
Pur essendo un rappresentante Rsu non me la sento di assegnare la vittoria alla Fiom ma ai lavoratori della Stefana che hanno saputo mantenere un’unità straordinaria che in poche occasioni ho avuto modo di trovare. Devo dire grazie anche a Bruno Pasolini, più noto come Indio, perchè è riuscito con la sua calma e la sua capacità di farsi capire,a tessere una rete tra i lavoratori che lo hanno preso come punto di riferimento.Nessuno meglio di lui avrebbe potuto spiegare meglio questa vicenda.

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