lunedì 22 febbraio 2010

domenica 21 febbraio 2010

SINTESI DELL'INCONTRO CON DINO GRECO E VITTORIO AGNOLETTO

Interessante incontro ieri a Brescia con Vittorio Agnoletto e Dino Greco. Vanni Botticini, capolista alle elezioni regionali nella circoscrizione Brescia, ha aperto gli interventi parlando del momento difficile che l'Italia vive, in cui ormai chi ruba è un furbo, chi non lo fa uno stupido. Si ruba ai ragazzi togliendo fondi alla scuola; si ruba agli anziani togliendo soldi alle pensioni. Al centro di tutte le nostre istanze c'è il lavoro. E un altro punto importante è la difesa dei più deboli e degli immigrati, visti solamente come schiavi che, quando c'è il lavoro e la produzione è forte, sono utili e quando si è in difficoltà sono un peso. Nel caso si superasse il quorum ha dichiarato che si porteranno in regione le istanza della gente non dei singoli.
Dino Greco, direttore di Liberazione, ha parlato del giornale, di come stia dando risultati positivi. Ora è anche visibile nei due formati, cartaceo e telematico, avendo inaugurato da pochi giorni il nuovo sito on-line. Siamo in un momento di attacco violento ai giornali; l'intenzione del governo di bloccare i finanziamenti pubblici alle testate farebbe morire la pluralità d'informazione. Sottolinea però l'importanza dei controlli in quanto vi sono testate che prendono il finanziamento pubblico ma non hanno una redazione e non vengono nemmeno pubblicate. Ha poi toccato i problemi del partito, evidenziando quanto di buono è stato fatto, ma quanto ci sia ancora da fare. La nostra proposta politica deve crescere, anche con un ricambio generazionale dei dirigenti.
Vittorio Agnoletto, candidato presidente alla Regione Lombardia, appena tornato dalla Val di Susa per stare a fianco ai NO-TAV, ha criticato l'oscurantismo dei media su ogni argomento che va contro gli interessi dei poteri forti. Ha poi spostato l'argomento sulle elezioni imminenti, dichiarando di sentirsi l'unico candidato di sinistra, perchè Penati non può definirsi tale. I punti fondamentali del suo programma saranno:_il lavoro, che deve dare garanzie a tutti, soprattutto ai precari; _la sanità, che ormai è lasciata troppo a sè stessa, così come la scuola pubblica;_ no al nucleare;_sostegno alla campagna contro la privatizzazione dell'acqua;_trasparenza.
Ha poi fatto un esempio della cattiva gestione di Formigoni citando la provenienza dei 500 milioni utilizzati per costruire la nuova sede regionale: tutti questi soldi sono stati sottratti all'edilizia popolare. Un altro aneddoto rilevante è stata la denuncia che Penati non vuole partecipare a nessun dibattito in cui sia presente Agnoletto, probabilmente uscirebbe sui temi sociali con le ossa rotte. Un biasimo arriva anche a Sinistra Ecologia e Libertà e all'Italia dei Valori. La prima, dopo aver ben accettato l'aiuto della Federazione della Sinistra in Puglia contro Boccia, si schiera con Penati che è ancor più moderato del candidato PD pugliese. Ed ora tappezza la regione di manifesti recanti l'immagine di Vendola, tanto che la gente si chiede se Vendola sia il candidato in Lombardia. All'IDV si imputa la non coerenza sul fatto della trasparenza: oltre alla ben nota vicenda campana su De Luca, sostenendo Penati, hanno deciso di stare dalla parte di una persona che voleva Bertolaso come commissario per l'EXPO 2015. Ha concluso affermando che bisogna coinvolgere nuovamente i compagni di lotta, stare tra la gente, diffondere le notizie attraverso i nuovi e vecchi canali, come il web o i volantinaggi, ma non si deve rimanere nelle sedi di partito. Vittorio è ottimista sulla possibilità di superare l'asticella del 3%, perchè c'è molta gente scontenta delle scelte e dell'appiattimento dei programmi di SEL e del PD.

Dal Blog : andreasciotti.blogspot.com

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