mercoledì 15 dicembre 2010

Stefana, lavoratori in piazza


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Il corteo dei lavoratori della Stefana ieri a Nave: gli addetti chiedono maggiori garanzie sul futuro, dopo mesi di cassa integrazione
NAVE«Il gruppo Stefana è sordo alle richieste dei lavoratori che chiedono, innanzitutto, la tutela del loro salari. Inoltre di poter discutere sul rinnovo del contratto aziendale e, infine, di fare chiarezza sul futuro degli stabilimenti del gruppo» (Nave, Ospitaletto e Montirone).
Sono queste, in sintesi, le richieste avanzate dalla Fiom-Cgil, nel corso di una manifestazione sindacale, svoltasi ieri mattina a Nave. A guidare la protesta Francesco Bertoli della segreteria della Fiom, affiancato dai delegati sindacali degli stabilimenti del gruppo Stefana.
Lo sciopero si è svolto in modo ordinato. Striscioni e distribuzione di volantini per sensibilizzare i cittadini di Nave, denunciando la gravità della situazione, hanno caratterizzato la manifestazione che ha sottolineato lo stato di disagio degli operai, «costretti a rapportarsi quotidianamente con una realtà produttiva che non intende confrontarsi in un dialogo costruttivo nell'interesse della proprietà e dei lavoratori». Questa analisi è stata ribadita da Bertoli, al termine del corteo, concluso in via Bologna, davanti allo stabilimento Stefana, dopo una mattinata caratterizzata da un freddo intenso.
Ma la temperatura polare (la colonnina di mercurio segnava -4°) non ha fermato la volontà di questi lavoratori, alle prese con la cassa integrazione ordinaria o straordinaria, orari a singhiozzo, l'incertezza del domani, che finisce con il ripercuotersi in ambito familiare, con conseguenti disagi e rinunce per arrivare alla fine del mese.
Circa 250 lavoratori hanno aderito alla manifestazione, partita davanti al piazzale dell'ex Profilati (ora Stefana), percorrendo via Brescia (sp 237 del Caffaro). Hanno aderito anche colleghi della Valtrompia, venuti in pullman ad esprimere la loro solidarietà.
Lo sciopero ha creato problemi di traffico, in quanto in direzione est si sono create lunghe code, mentre in quella opposta il traffico è proceduto a singhiozzo. Ma il tutto è stato regolato dai carabinieri della stazione di Nave e dalla polizia locale. I manifestanti si sono poi fermati al mercato settimanale di Nave per distribuire volantini.
Per la Fiom-Cgil la manifestazione è stata coronata da successo. La richiesta più significativa? «Utilizzare lo strumento dei contratti di solidarietà - ha concluso Bertoli - come altre imprese hanno fatto, senza dimenticare che alla Stefana il rinnovo del contratto integrativo manca da tre anni».
Dal Giornale di Brescia 15/12/2010 Sergio Botta

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