sabato 26 gennaio 2013

MAL DI FASCISMO


Riflessioni nel «giorno della memoria» in seguito agli arresti di militanti di Casapound

A proposito dell’associazione neofascista Casapound che ricordiamo ha la propria sede provinciale a San Vigilio di Concesio e senza dimenticare l’altra formazione razzista e xenofoba Forza nuova, che ha una propria sezione a Lumezzane - riteniamo utile nella ricorrenza del «giorno della memoria» estendere alcune riflessioni, prendendo spunto da quanto è accaduto giorni fa a Napoli, dove sono stati arrestati sette militanti di Casapound, tra cui tre candidati alle elezioni. Il ricorso alla violenza di questa formazione neofascista non è un’eccezione. Ricordiamo la strage compiuta poco più di un anno fa (13.12.2011) a Firenze, quando un militante ha assassinato due venditori ambulanti ferendo gravemente altri tre ragazzi senegalesi, di cui uno ancora immobilizzato in ospedale.
23 gennaio 2013
I carabinieri del Ros hanno eseguito dieci provvedimenti cautelari, emessi nei confronti di esponenti dell'estrema destra partenopea, ritenuti responsabili tra l'altro di banda armata, detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplosivo e attentati incendiari. Si indaga sul movimento di estrema destra Casapound, ma anche su altre formazioni. I destinatari delle misure cautelari sono accusati anche di lesioni, aggressione a pubblico ufficiale e riunione non autorizzata in luogo pubblico, progettazione e realizzazione di attentati con lancio di bottiglie incendiarie contro un centro sociale di Napoli, manifestazioni non autorizzate presso la Facoltà di Lettere, aggressioni di tipo "squadrista" contro avversari politici e sistematico indottrinamento di giovani militanti all'odio etnico e all'antisemitismo.

Questi alcuni titoli giornalistici e brani di colloqui fra gli arrestati intercettati:

In sede tra lezioni di molotov e Mein Kampf. “La Shoah è un falso, ma non ditelo in pubblico”. “L’ebrea è da violentare”, le minacce di CasaPound.
Come faccio a sapere che quello è ebreo? Tiene la kippa in testa. E allora, non vogliamo incendiarci il negozio? Ho parlato con Roma, dicono che dobbiamo essere pronti, portarci caschi, mazze e bombe a mano, hai capito?

Il fascismo ieri
Il fascismo – come in Germania il nazismo - è stato come un cancro molto aggressivo del sistema politico sociale ed economico generato dalla prima guerra mondiale, un mix esplosivo che unito al combattentismo attivo sperimentato in trincea e quindi alleatosi con gli apparati repressivi dello Stato, ha contribuito a rovesciare – con il concorso determinante della monarchia - il vecchio sistema liberale, imponendo la dittatura del nuovo partito-stato creato da Mussolini. Il partito fascista si è quindi rapidamente compenetrato nella burocrazia statale, grazie anche ad apposite leggi liberticide, facendosi stato e imponendo l’iscrizione al partito (unico) quale requisito di base per accedere ai settori della pubblica amministrazione. Con l’ideologia razzista proclamata da entrambe le dittature (mussoliniana e hitleriana), si è arrivati a pianificare e a realizzare – proprio nel cuore della civiltà cattolica -il genocidio degli ebrei d’Europa.
Con la lotta popolare di resistenza e la fine della seconda guerra mondiale questa gravissima «malattia» è stata portata alla remissione, ma non debellata. E’ rimasto attivo – grazie a occulte complicità negli apparati statali e al sostegno di alcuni partiti - un virulento sedimento, incancellato, che ha finito per produrre attentati, colpi di stato, delitti e stragi, il tutto giustificato come mezzo di lotta al comunismo. E ancora continua ad attivarsi nell’ombra – cambiando forma non sostanza – con aggressioni, omicidi, violenze varie contro i cittadini.
Il fascismo oggi
Il fascismo si evolve dopo le carneficine del XX secolo, ma i nuovi militanti sono dunque rimasti prigionieri di quell’ideologia genocidaria. Vediamo molto nazifascismo rinascere in Italia e in Europa, un nazifascismo diverso da quello degli anni passati, con ambigue parole d’ordine anticapitaliste, ma sempre ferocemente razziste e anticomuniste. Non è un fenomeno da sottovalutare, soprattutto perché è alla ricerca di nuovi simpatizzanti da infettare, soprattutto giovani, con parole d’ordine d’opposizione alla politica economica dell’Unione europea; opposizione che se si evolve a destra, rischia di far riemergere l’incubo nazionalsocialista.
Che fare?
Bisogna fare i conti con la memoria collettiva, ma anche mettere le formazioni e i partiti che s’ispirano al nazifascismo definitivamente fuorilegge, chiudendo le loro sedi, antagoniste alla democrazia.

Rete antifascista Valla Trompia

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