Riflessioni
nel «giorno della memoria» in seguito agli arresti di militanti di
Casapound
A proposito
dell’associazione neofascista
Casapound
– che ricordiamo ha la propria sede provinciale a
San Vigilio di Concesio e senza dimenticare l’altra formazione
razzista e xenofoba Forza
nuova, che ha una propria sezione a Lumezzane - riteniamo
utile nella ricorrenza del «giorno della memoria» estendere
alcune riflessioni, prendendo spunto da quanto è accaduto giorni fa
a Napoli, dove sono stati arrestati sette militanti di Casapound,
tra cui tre candidati alle elezioni. Il ricorso alla violenza di
questa formazione neofascista non è un’eccezione. Ricordiamo la
strage compiuta poco più di un anno fa (13.12.2011) a Firenze,
quando un militante ha assassinato due
venditori ambulanti ferendo gravemente altri tre ragazzi
senegalesi, di cui uno ancora immobilizzato in ospedale.
23
gennaio 2013
I
carabinieri del Ros hanno eseguito dieci provvedimenti cautelari,
emessi nei confronti di esponenti dell'estrema destra partenopea,
ritenuti responsabili tra l'altro di banda
armata,
detenzione
e porto illegale di armi e di materiale esplosivo
e attentati
incendiari.
Si indaga sul movimento di estrema destra Casapound,
ma anche su altre formazioni. I destinatari delle misure cautelari
sono accusati anche di lesioni,
aggressione
a pubblico ufficiale e riunione
non autorizzata
in luogo pubblico, progettazione
e realizzazione di attentati
con lancio di bottiglie incendiarie contro un centro sociale di
Napoli, manifestazioni non autorizzate presso la Facoltà di
Lettere, aggressioni
di tipo "squadrista"
contro
avversari politici
e sistematico
indottrinamento di giovani militanti all'odio etnico e
all'antisemitismo.
Questi alcuni titoli
giornalistici e brani di colloqui fra gli arrestati intercettati:
In
sede tra lezioni di molotov e Mein Kampf.
“La
Shoah è un falso, ma non ditelo in pubblico”.
“L’ebrea
è da violentare”,
le
minacce di CasaPound.
Come
faccio a sapere che quello è ebreo? Tiene la kippa in testa. E
allora, non vogliamo incendiarci il negozio? Ho parlato con Roma,
dicono che dobbiamo essere pronti, portarci caschi, mazze e bombe a
mano, hai capito?
Il fascismo ieri
Il fascismo – come in
Germania il nazismo - è stato come un cancro molto aggressivo del
sistema politico sociale ed economico generato dalla prima guerra
mondiale, un mix esplosivo che unito al combattentismo attivo
sperimentato in trincea e quindi alleatosi con gli apparati
repressivi dello Stato, ha contribuito a rovesciare – con il
concorso determinante della monarchia - il vecchio sistema liberale,
imponendo la dittatura del nuovo partito-stato creato da Mussolini.
Il partito fascista si è quindi rapidamente compenetrato nella
burocrazia statale, grazie anche ad apposite leggi liberticide,
facendosi stato e imponendo l’iscrizione al partito (unico) quale
requisito di base per accedere ai settori della pubblica
amministrazione. Con l’ideologia razzista proclamata da entrambe
le dittature (mussoliniana e hitleriana), si è arrivati a
pianificare e a realizzare – proprio nel cuore della civiltà
cattolica -il genocidio degli ebrei d’Europa.
Con la lotta popolare di
resistenza e la fine della seconda guerra mondiale questa gravissima
«malattia» è stata portata
alla remissione, ma non debellata. E’ rimasto attivo – grazie a
occulte complicità negli apparati statali e al sostegno di alcuni
partiti - un virulento sedimento, incancellato, che ha finito per
produrre attentati, colpi di stato, delitti e stragi, il tutto
giustificato come mezzo di lotta al comunismo. E ancora continua ad
attivarsi nell’ombra – cambiando forma non sostanza – con
aggressioni, omicidi, violenze varie contro i cittadini.
Il fascismo oggi
Il fascismo si evolve
dopo le carneficine del XX secolo, ma i nuovi militanti sono dunque
rimasti prigionieri di quell’ideologia genocidaria. Vediamo molto
nazifascismo rinascere in Italia e in Europa, un nazifascismo diverso
da quello degli anni passati, con ambigue parole d’ordine
anticapitaliste, ma sempre ferocemente razziste e anticomuniste. Non
è un fenomeno da sottovalutare, soprattutto perché è alla ricerca
di nuovi simpatizzanti da infettare, soprattutto giovani, con parole
d’ordine d’opposizione alla politica economica dell’Unione
europea; opposizione che se si evolve a destra, rischia di far
riemergere l’incubo nazionalsocialista.
Che fare?
Bisogna fare i conti con
la memoria collettiva, ma anche mettere le formazioni e i partiti che
s’ispirano al nazifascismo definitivamente fuorilegge, chiudendo le
loro sedi, antagoniste alla democrazia.
Rete
antifascista Valla Trompia
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