«Ingroia» e «Etico» ripartono dal lavoro
LA PRESENTAZIONE. IL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA HA PRESENTATO I SUOI CANDIDATI INSERITI ALL´INTERNO DELLE ALLEANZE ELETTORALI CON DUE DIVERSI CONTENITORI
«Ingroia» e «Etico» ripartono dal lavoro
FERRERO: «RITORNARE ALLE REGOLE E AL RIPRISTINO DEI DIRITTI» GADDI: «LA LOMBARDIA PUÒ FARE UN SALTO DI QUALITÀ IN TRE MOSSE»
I candidati del Prc al parlamento con Ingroia, da sinistra Zinelli, Scaglia, Ferrero e Alghisi ...
Il partito della Rifondazione comunista riparte da una doppia sfida, per le elezioni del 24 e 25 febbraio, presentando i suoi candidati inclusi nelle liste di Rivoluzione Civile Ingroia (per il Parlamento) e Etico (per la Lombardia), ma tenendo l´obiettivo chiaramente puntato sul lavoro: l´argomento che se da una parte è il motore ispiratore di tutta la dialettica del partito, dall´altro è il centro di gravità della situazione economica attuale e delle proposte per modificare il quadro sociale che ne deriva.
IERI nella sede di via Eritrea il partito guidato a Brescia da Fiorenzo Bertocchi ha presentato i candidati nazionali, capeggiati dal segretario nazionale Paolo Ferrero, e le ricette regionali, con un incontro sul lavoro che ha visto Matteo Gaddi, candidato nella nostra circoscrizione su cui confluiranno i voti dei «rifondatori» bresciani, delineare alcuni obiettivi possibili per la prossima amministrazione lombarda. Con Ferrero erano presenti anche i tre bresciani nelle liste parlamentari (tutti in posizione di difficile eleggibilità, a causa del porcellum, a meno di una rivoluzione elettorale prima ancora che civile): Laura Alghisi, Mirko Scaglia e Attilio Zinelli. Una lista che si presenta come aggregato di provenienze diverse: «Abbiamo messo insieme pezzi dello stato e della magistratura - ha detto Ferrero - con chi ha fatto battaglie civiche e sociali in questi anni: abbiamo una maggioranza di candidati che non fanno parte di nessun partito e per questa via proviamo a superare in avanti un dibattito inutile e dannoso tra politica e antipolitica».
Se Bertocchi ha presentato i candidati come le uniche alternative «ai provvedimenti del Governo Monti nei confronti dei quali spesso anche Monti prende le distanze prefigurando orientamenti futuri diversi», Ferrero ha rilanciato: «il punto centrale è mettere regole e ridare i diritti persi ai lavoratori». E lo fa con alcune proposte: «Imu abolita e tassa sui grandi patrimonio, piano del lavoro in opere utili, intervento pubblico contro lo smantellamento del tessuto industriale e le delocalizzazioni» e infine un dato particolarmente d´attualità: «basta soldi alle banche private: siamo al socialismo per soli ricchi».
CONCENTRANDOSI sulla Regione Gaddi - intervenuto ad un confronto con gli ultimi due segretari della Camera del Lavoro, Damiano Galletti e Marco Fenaroli -, che considera «una vera e propria bomba sociale la situazione economica che si sta trascinando avanti a livello territoriale, anche in Lombardia e in provincia di Brescia» ha indicato tre provvedimenti inseriti nel programma che secondo la lista «Etico» (che sostiene la candidatura di Umberto Ambrosoli presidente) potrebbero invertire la rotta in Lombardia. «Servono tre interventi: stabilire che l´azienda che delocalizza restituisce tutti i contributi pubblici, la concessione di fondi solo per gli accordi che partono dal contratto collettivo nazionale e che in termini territoriali aggiungono diritti, un ingaggio diretto di Finlombarda nel promuovere e finanziare le politiche industriali».
IERI nella sede di via Eritrea il partito guidato a Brescia da Fiorenzo Bertocchi ha presentato i candidati nazionali, capeggiati dal segretario nazionale Paolo Ferrero, e le ricette regionali, con un incontro sul lavoro che ha visto Matteo Gaddi, candidato nella nostra circoscrizione su cui confluiranno i voti dei «rifondatori» bresciani, delineare alcuni obiettivi possibili per la prossima amministrazione lombarda. Con Ferrero erano presenti anche i tre bresciani nelle liste parlamentari (tutti in posizione di difficile eleggibilità, a causa del porcellum, a meno di una rivoluzione elettorale prima ancora che civile): Laura Alghisi, Mirko Scaglia e Attilio Zinelli. Una lista che si presenta come aggregato di provenienze diverse: «Abbiamo messo insieme pezzi dello stato e della magistratura - ha detto Ferrero - con chi ha fatto battaglie civiche e sociali in questi anni: abbiamo una maggioranza di candidati che non fanno parte di nessun partito e per questa via proviamo a superare in avanti un dibattito inutile e dannoso tra politica e antipolitica».
Se Bertocchi ha presentato i candidati come le uniche alternative «ai provvedimenti del Governo Monti nei confronti dei quali spesso anche Monti prende le distanze prefigurando orientamenti futuri diversi», Ferrero ha rilanciato: «il punto centrale è mettere regole e ridare i diritti persi ai lavoratori». E lo fa con alcune proposte: «Imu abolita e tassa sui grandi patrimonio, piano del lavoro in opere utili, intervento pubblico contro lo smantellamento del tessuto industriale e le delocalizzazioni» e infine un dato particolarmente d´attualità: «basta soldi alle banche private: siamo al socialismo per soli ricchi».
CONCENTRANDOSI sulla Regione Gaddi - intervenuto ad un confronto con gli ultimi due segretari della Camera del Lavoro, Damiano Galletti e Marco Fenaroli -, che considera «una vera e propria bomba sociale la situazione economica che si sta trascinando avanti a livello territoriale, anche in Lombardia e in provincia di Brescia» ha indicato tre provvedimenti inseriti nel programma che secondo la lista «Etico» (che sostiene la candidatura di Umberto Ambrosoli presidente) potrebbero invertire la rotta in Lombardia. «Servono tre interventi: stabilire che l´azienda che delocalizza restituisce tutti i contributi pubblici, la concessione di fondi solo per gli accordi che partono dal contratto collettivo nazionale e che in termini territoriali aggiungono diritti, un ingaggio diretto di Finlombarda nel promuovere e finanziare le politiche industriali».
dal BresciaOggi
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