martedì 12 febbraio 2013


Ingroia: «Così rilanceremo le imprese e l´occupazione»

TAPPA BRESCIANA. Il leader di Rivoluzione Civile alla Camera di commercio per la presentazione dei candidati

La sfida: «Confiscare i patrimoni di evasori e corrotti» Sulla giustizia: «Tabula rasa delle leggi ad personam» Sul M5S: «Punti comuni su moralità e lotta alla casta»

La platea dell´incontro con il leader di Rivoluzione Civile
I candidati bresciani sul ... Lavoro e riforma della giustizia. Sono alcune delle priorità programmatiche che ieri il leader di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia, ha toccato nella sua tappa in città. All´auditorium della Camera di commercio l´ex pm ha partecipato alla presentazione dei candidati bresciani, in un´assemblea che prevedeva alcuni interventi di esponenti della società civile sui temi cruciali della sfida elettorale. Prima dell´incontro, Ingroia si è soffermato per qualche istante a rispondere alle domande dei giornalisti.

In queste ore in Lombardia sta tenendo banco la polemica sul voto utile, con i montiani divisi tra Ambrosoli e Albertini. Lei cosa ne pensa?

«Per la Regione con la nostra lista civica sosteniamo Ambrosoli mentre alle elezioni politiche nazionali siamo competitor del centrosinistra. Perché? Chiedetelo a Bersani. Mi sono fatto l´idea che il dialogo è stato possibile con Ambrosoli perché rappresentante della società civile, mentre la candidatura di Bersani è il frutto dell´apparato di partito».

E sul voto utile?

«Mi dà fastidio la polemica sul voto utile e sono contrario a questa logica. Tutti i voti sono utili e sono i cittadini che devono poter scegliere il programma più convincente E l´unico voto utile contro il centrodestra siamo noi. Siamo alternativi alla destra di Berlusconi e di Monti. Il voto per il Pd finirà per convergere con il centrodestra, con Monti. Bersani fa la sua politica, noi facciamo la nostra. Siamo due strade parallele e separate».

Il Pd fa appello spesso alla necessità di garantire la governabilità. Lei come risponde?

«La governabilità non è un valore assoluto ma relativo. Governabilità è per esempio non contribuire ad un governo che porti avanti politiche di centrodestra. In questo senso quello del Pd di appoggiare il governo Monti è stato un errore, bisognava andare a votare dopo la caduta di Berlusconi».

Sta per arrivare a Brescia Beppe Grillo. Come si pone nei confronti del Movimento Cinque Stelle?

«Abbiamo punti in comune. Il Movimento Cinque Stelle porta avanti la battaglia di moralizzazione, contro la casta. Quello che manca al M5S è passare dalla rottura alla proposta per costruire una politica vera».

Da «addetto ai lavori», che idea ha della riforma della giustizia?

«Va innanzitutto fatta tabula rasa di tutte le leggi introdotte nel ventennio di berlusconismo. Vanno abrogate tutte le leggi ad personam, va abrogata la legge Bossi-Fini sull´immigrazione clandestina, va abrogata e riscritta la Giovanardi-Fini sugli stupefacenti. Va ripristinata la normativa in materia di falso in bilancio. Va

riscritta la legge anticorruzione perche è incompleta. Va ripristinata la concussione mediante induzione, e va fatta una riforma di sistema del processo penale, per renderlo più rapido nelle garanzie, e del processo civile, per renderlo più rapido ed efficiente».

E sulle intercettazioni?

«Vanno buttate nel cestino le proposte di legge Mastella ed Alfano. Va fatto un intervento che non tocchi lo strumento, indispensabile per la magistratura, maintervenga per garantire maggiore segretezza sulle intercettazioni irrilevanti».

Nella composizione delle liste in particolare nel caso di Milano e di Vittorio Agnoletto è stata ignorata l´indicazione dell´assemblea di Cambiare si può. Come mai?

«Cambiare si può aveva come progetto ascoltare e raccogliere le indicazioni delle assemblee sul territorio. Rivoluzione Civile si pone invece come momento di sintesi tra ciò che esprimono assemblee, partiti e società civile nazionale».

Lavoro e occupazione: quali sono le vostre proposte?

«L´aggressione all´economia illecita sul modello della confisca dei patrimoni mafiosi è da estendere anche alla corruzione e all´evasione. Con quella massa di denaro si potrebbe costituire un fondo nazionale in gestione ad un istituto pubblico che eroghi credito agevolato a medio e lungo termine alle imprese per favorire l´assunzione giovanile. Non solo. C´è una quota consistente del flusso di denaro in entrata dalla Bce a tassi agevolati che le banche private rimettono in circuito nella misura dell´8-10%. Un´ampia fetta andrà gestita dall´istituto pubblico per metterla a disposizione delle imprese al tasso del 2%».

È molto popolare l´imitazione che di lei fa il comico Maurizio Crozza...la irrita o la diverte?

«Mi diverte. Ci siamo sentiti telefonicamente poco fa».


dal BRESCIAOGGI

Nessun commento:

Posta un commento