giovedì 10 dicembre 2009

L'ACQUA NON E' PIU' UN BENE COMUNE!.....GRAZIE ALLA LEGA NORD.....


E' soprattutto la Lega ed il ministro Calderoli in particolare,che dobbiamo ringraziare,se con il Decreto Legge 09/09/2009,entrato in vigore il 9 novembre,la gestione dell'acqua passa nelle mani dei privati,e di quelle imprese multinazionali(spesso compartecipate da società con sede in paesi dei paradisi fiscali)come HERA/IRIDE/A2A/ACEA etc.
Nei prossimi anni e nell'immediato futuro,l'acqua bene essenziale,sarà sempre più un bene di grande valore,grazie allo spreco indiscriminato,che il nostro sistema di vita e il sistema economico capitalistico in generale ne fa.Sempre più,chi avrà a disposizione il "bene acqua" avrà potere,ECONOMICO nel disporne a suo piacimento per la vendita e POLITICO,per gestirlo in senso monopolistico.
Grazie a questo decreto,la gestione di un bene tanto necessario,sarà regolata dal tornaconto di pochi affaristi,e noi li pagheremo e ingrasseremo.
Gran parte dei cittadini ha sempre identificato la LEGA NORD,come un partito legato al bene dei territori,attento alle realtà locali e alla distribuzione"federalista"delle risorse.
NON E' PIU' COSI!! Calderoli firma la nostra condanna togliendo l'acqua ai poveri per regalarla ai ricchi.
In questo senso,ha imparato in fretta la lezione del suo amico Berlusconi,fare affari,fare businnes,fare soldi anche a scapito e alle spalle dei cittadini,della gente che lo vota e dei territori.
Questa è la regola che determina le scelte dei nostri governanti,e lo si vede in ogni loro decisione.Non ce n'è una che non faccia l'interesse di qualcuno di loro,dei loro gruppi imprenditoriali,quando non quella del Presidente del Consiglio stesso o della sua famiglia.E LA LEGA NORD IN QUESTO LI SOSTIENE!COSA FARE ALLORA?INDIGNARSI E' UN DOVERE!E' difficile per un cittadino cambiare le cose,ma ora la parola la dobbiamo passare ai SIndaci,al nostro Sindaco,perchè anche lui si indigni con noi e con noi si mobiliti in questa battaglia per riportare l'acqua ai cittadini.Ai Sindacati,ai giornali liberi,alle persone di cultura,perchè trovino la capacità di indignarsi anch'essi contro questo abuso.Perchè,prima di tutto,a partire dai comuni si faccia pressione per cambiare statuti,accordi e leggi affinchè si affermi che l'acqua è un bene pubblico,privo di interesse economico!

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