domenica 31 ottobre 2010

BRESCIA MANIFESTAZIONE DEI MIGRANTI: IL DIVIETO GENERA RIBELLIONE

Chi credeva che un semplice divieto servisse per quietare gli animi e a "far finire la ricreazione" si sbagliava. E di molto. Oggi a Brescia il corteo dei migranti, vietato pretestuosamente dalla questura, anche sotto pressione dei leghisti al potere si è trasformato in una giornata di lotta tosta e originale. Tosta per le manganellate che qualcuno di noi si è preso dritte in testa. Tosta per il compagno che è stato portato in questura. Tosta per il coraggio di una decina di migranti ancora ora sopra una gru a 30 metri da terra. Ma anche originale, in quanto, cordoni, fronteggiamenti e trattative sono finalmente stati conditi da imprevisti quanto salvifici "fuoriprogramma". L'aggiramento del blocco di via san faustino tramite i vicoli. L'ingresso nel cantiere del metro per raggiungere i manifestanti che si erano issati sulla gru. I diversi scontri diffusi, che a volte si sono trasformati in paradossali incontri, fra forze di polizia e manifestanti. L'infame distruzione del presidio da parte dei pompieri. Il blocco del ring. La chiesa che si mette di mezzo e offre ospitalità per la notte. Una giornata particolare insomma. Una giornata di lotta che è andata oltre i tatticismi e gli equilibri. Vietatecele tutte! Vietatecele ancora!
La Brescia antirazzista oggi ha violato i divieti della questura e ha manifestato in città. In una piazza Rovetta militarizzata per la manifestazione che voleva portare in piazza la propria rabbia per la sanatoria truffa "colf e badanti" del 2009, in favore del permesso di soggiorno e , a fronte dei divieti, dell'agibilità politica in città. Decine di camionette, centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa, e transenne per impedire l'accesso a Piazza Loggia. Il corteo si è radunato dopo che un corteo spontaneo partito dal presidio di via Lupi di Toscana per raggiungere il centro era stato bloccato dopo alcune centinaia di metri dalle forze di polizia.
In via San faustino la manifestazione è partita salendo verso nord e ha fronteggiato un cordone di carabinieri che sbarravano il percorso. E' partita una carica ma la resistenza dei manifestanti ha impedito lo scioglimetno del corteo che si è fermato in piazza. A seguito di questa carica è stato fermato un compagno con l'accusa di violenza a pubblico ufficiale. Il compagno dovrebbe essere rilasciato in serata.
Mentre il corteo subiva la repressione delle forze di polizia è giunta la notizia che in maniera furtiva le forze dell'ordine hanno sgomberato il presidio di via lupi di Toscana, deserto a causa della manifestazione. Saputa la notizia una parte della piazza ha aggirato i blocchi di polizia e si è recata ad occupare il cantiere della metropolitana dove alcuni migranti erano in precedenza saliti su una gru, a circa 30 metri d'altezza, issando uno striscione con la scritta 'Sanatoria'. Dopo un'ora altri manifestanti hanno deciso di bloccare il traffico del ring di Brescia presidiando piazzale Cesare Battisti. Il blocco del traffico si è concluso alle 18.30, e i manifestanti si sono concentrati sotto la gru per portare attivamente solidarieta' ai migranti ancora a trenta metri d'altezza.

Dal sito:http://www.28maggio.org/

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