lunedì 14 giugno 2010

domenica 13 giugno 2010

DEMOCRAZIA IN CRISI MA RICHIESTA DAI CITTADINI

L’analisi. Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista ha presentato il suo libro “Quel che il futuro dirà di noi”
Quel che il futuro dirà di noi. Già il titolo del libro del segretario di Rifondazione Comunista paolo Ferrero si comprendono i termini del problema. La sinistra parlamentare è scomparsa, “dissolta” scrive Ferrero, e si tratta di capirne le cause, auspica, soprattutto, di provare a costruire un percorso e pratiche per fare in modo che torni a contare in futuro.
Nel libro-edito da “derive & Approdi” e presentato alla libreria Rinascita -Ferrero parte dalla necessità che la sinistra sia in grado di ricostruire autonomia politica culturale. Il che significa “essere in grado di l
itigare con la destra politica, ma anche con i poteri forti”. Messa in battuta, non c’è solo Silvio Berlusconi, c’è anche l’amministratore della FIAT Marchionne.
Ferrero parte da una premessa, ovvero dal fatto che “la vittoria dell’avversario di classe” non è una parentesi, è qualcosa che va indietro nel tempo. Per Ferrero, ex operaio fiat, almeno dai primissimi anno ottanta. Il tratto comune di questa sconfitta è dato dalla riduzione delle politiche di welfare e del potere d’acquisto dei salari.

SULL’ANALISI della sconfitta il leader di Rifondazione è netto: il liberismo è stato in grado di dare una risposta devastante al ciclo di lotte degli anni settanta. I temi della libertà dell’individuo e del lavoro non vincolato alla catena, così come le istanze del movimento delle donne, sono stati “inglobati e mercificati”.

La questione per Ferrero è come riappropriarsi di questi valori. Sulla democrazia: “è in crisi, ma c’è grande richiesta -afferma- dobbiamo dare efficacia alla democrazia nelle scelte economiche”. Sull’esplosione dell’individuo: “è un dato positivo -osserva- Il comunismo, come diceva Marx, è l’individuo realizzato”. L’alternativa non è tra collettività e individuo, ma su come “il pubblico”, inteso come spazio non mercificato, sia in grado riconoscere l’individuo.

Sulla crisi economica: “va bene la critica alla manovra-rileva Ferrero- a non ci si può limitare, come dice il segretario della CGIL Epifani, a chiedere politiche per lo sviluppo perchè c’è il tema dell’ambiente”.

Ferrero invita a non usare il termine decrescita, che pure è in atto anche se non volontaria, ma quello di “de mercificazione”, concetto che riguarda l’affrancamento dalle merci e da un certo modello di consumo ma immagina anche relazioni e attività che nel PIL non troveranno mai spazio.

Nella sua analisi la situazione politica italiana. Convinto dell’impossibilità di alleanze sui temi della politica economica con un centrosinistra subalterno alle logiche del liberismo, il leader di Rifondazione apre ad alleanze che abbiano come presupposto la difesa della costituzione e la modifica della legge elettorale.

“fino a quando ci sarà il bipolarismo gli spazi saranno ridotti. Se in Germania la LINKE è arrivata al 12% è anche perché ha potuto presentarsi alle elezioni con una propria identità”. In Italia invece c’è la logica per cui o ci si allea con Mastella o si sta da soli e ci si condanna all’inutilità. “anche a destra -osserva- c’è un’area moderata che ha diritto di esprimersi il proprio voto senza ritrovarsi alleato di Borghezio”. (dal BresciaOggi)

In questo libro ci sono molte delle risposte date da Paolo alle perplessità che in serata i compagni di Brescia gli hanno rivolto, sulla Federazione della sinistra, sulle varie alleanze alle recenti amministrative, sulla linea politica del partito.

Grazie a Leonardo :sinistraospi.blogspot.com





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