venerdì 22 giugno 2012

CAZZAGO. Un´assemblea pubblica ha tenuto a battesimo il comitato comprensoriale contro l´Alta velocità ferroviaria



«Buio pesto sul super treno» No-Tav anche in Franciacorta
Il leader del Prc Fiorenzo Bertocchi «Poca trasparenza sul progetto» L´esperto Ivan Cicconi ammonisce «In Europa cresce lo scetticismo»


Paradossi della Tav: il super treno divide invece che avvicinare le comunità dell´Ovest bresciano e della Franciacorta. I Comuni trattano benefit e modifiche al tracciato in ordine sparso edulcorando la forza contrattuale dei paesi con i promotori dell´Alta velocità ferroviaria. 
Il progetto poi - considerato da più parti già obsoleto -, presenta ancora molti punti oscuri che gettano pesanti ombre sulla salvaguardia di territorio vulnerabili dal punto di vista ambientale. Sono queste le preoccupazioni sulla Tav emerse dall´assemblea pubblica promossa nei giorni scorsi a Cazzago dalla Federazione di Brescia di Rifondazione Comunista che ha tenuto a battesimo un comitato intercomunale di opposizione alla mega infrastruttura. Il segretario provinciale del Prc ha aperto i lavori con un appello: «Occorre restituire trasparenza al progetto - ha affermato Fiorenzo Bertocchi -. Si sta conducendo una trattativa Comune per Comune, con il metodo del dividi et impera. Non si vuole dare alle comunità l´opportunità di elaborare proposte comuni. A cittadini e amministratori locali le informazioni vengono date con il contagocce».
DAL DIBATTITO È EMERSO come i costi dell´opera che da Rudiano a Brescia taglierà in due il territorio in vista di un ulteriore ramo ferroviario verso Montichiari, sono raddoppiati se non triplicati. «La Tav - ha rimarcato Bertocchi - sottrae fondi per le tratte dei pendolari, dove abbiamo una riduzione del 10% dei treni e di contro un aumento dei costi dei biglietti. Si sono sperperati soldi pubblici quando si potevano potenziare le linee esistenti e così migliorare la qualità del servizio». L´assemblea ha posto poi l´accento sul rapporto costi-benefici della Tav. «Si tratta di un´opera sostanzialmente inutile - ha spiegato Bertocchi -: quelle risorse avrebbero dato una boccata d´ossigeno al Welfare. Senza contare che super treno trascinerà con se altri fattori problematici come cave di prestito e infrastrutture». Ivan Cicconi, autore del libro denuncia sul flop della Tav «Travolti dall´alta voracità», è entrato nel merito tecnico dell´opera. «Il contratto per questa tratta fu firmato nel 1992 fa tra Tav spa e Cepav 2. In 20 anni, senza riceve alcun beneficio in cambio - ha sostenuto il tecnico - abbiamo già speso 6 miliardi di euro. Per contratto il costo a chilometro di linea ferroviaria era di 8 milioni di euro; al 31 dicembre 2011 il costo reale ogni mille metri di ferrovia è di 50 milioni di euro». Ci sono poi presunti ostacoli infrastrutturali. «Le nostre linee storiche - ha spiegato Cicconi -, non sono adatte per questo tipo di treni, quindi si è costruita una nuova tratta che però non può nemmeno trasportare le merci per una diversa elettrificazione dei treni. Non è vero poi che l´Europa ci impone l´opera, prova ne è il rifiuto del Portogallo di costruire l´alta velocità da Lisbona a Madrid per la mancanza di fondi. In Francia poi non è ancora stata approvata la Tav». 

Fausto Scolari dal Bresciaoggi del 22,giugno 2012

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