venerdì 10 maggio 2013

Stefana, sciopero a Ospitaletto

Distanze tra le sigle sindacali, protesta dei meccanici Cgil. È l'esito dell'incontro tra Fim, Fiom e Rsu degli stabilimenti di Ospitaletto (oltre 230 lavoratori, alle prese con il contratto di solidarietà) e Montirone (98 addetti in «solidarietà» e Cig) e la direzione della Stefana spa di Nave. AL CENTRO dell'attenzione la necessità di individuare una strada condivisa utile a fronteggiare le difficoltà con le quali è costretto a confrontarsi il gruppo: in particolare, come spiegato da fonti sindacali, con un potenziamento dell'attività a Ospitaletto e l'aumento delle squadre con il trasferimento di parte del personale dall'altro impianto (una trentina di volontari dovrebbero iniziare il percorso di riqualificazione) destinato a proseguire con un'attività più limitata. Una prospettiva che, nel caso fosse osteggiata dalla controparte, potrebbe indurre la proprietà - sempre in base a quanto emerso al tavolo - anche alla chiusura di Montirone. Diverse le posizioni delle organizzazioni di categoria. La Fim, con i propri delegati, come evidenziato durante le assemblee, non condividendo «ma anche non ostacolando la piattaforma politico-rivendicativa della Fiom», è disponibile «a trovare una soluzione per la nuova turnistica di Ospitaletto», oltre che per gestire la situazione di crisi nell'altra sede con l'«obiettivo di mantenere la totalità dell'occupazione». Per la Fiom, invece, la trattativa può entrare nel vivo «solo a fronte dei chiarimenti e delle garanzie richiesti». Anche per questo, con la propria Rsu, i meccanici Cgil proclamano per oggi otto ore di sciopero con presidio a Ospitaletto «sulla base del mandato ricevuto dai lavoratori. Dopodichè decideremo altre eventuali azioni». 

Bresciaoggi 9/5/2013

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