giovedì 22 ottobre 2009

Rinaldini al presidio Mac



Non è riuscita la pioggia a fermare i delegati della Fiom riunitisi per un direttivo davanti ai cancelli dell'Iveco di Brescia.Questa mattina alle 9, i delegati provinciali della Fiom hanno portato la loro solidarietà ai lavoratori della Mac, in presidio da 45 giorni davanti ai cancelli dell'Iveco,per ribadire il loro NO ai licenziamenti previsti dalla ditta,e per ricordare alla Fiat gli impegni presi e sottoscritti dalle parti quando si decise di esternalizzare il reparto che prima era parte integrante dell'Iveco.Dopo l'introduzione della Segretaria della Fiom Michela Spera, improntato sulla crisi delle varie realtà produttive di Brescia e Provincia,hanno preso la parola alcuni delegati delle aziende in crisi,occupate e presidiate in tutta la provincia.Gli interventi hanno chiesto una mobilitazione più forte da parte dell'organizzazione Sindacale.L'intervento del Segratario della Camera del Lavoro Fenaroli,che ha portato la solidarietà di tutte le categorie della Cgil non è servito a evitare le critiche, giunte da più parti alla Cgil Nazionale che non ha ancora messo in campo iniziative incisive a sostegno della crisi e contro la firma dell'accordo separato dei Metalmeccanici.Critiche anche alla Fiom sono arrivate da Bonassi dell'Eural Gnutti,che ha chiesto risposte in merito al mancato riconoscimento del compagno Bertoli ,attivista di "Lotta Comunista" che nonostante sia stato il candidato più votato alle ultime elezioni delle Rsu si è visto negare la delega.Non senza una vena polemica ,più che giustificata, Bonassi ha chiesto "se bisogna avere la tessara dell'Italia dei Valori" per aver riconosciuto un sacrosanto diritto, sancito dal voto dei Lavoratori.Le conclusioni di Rinaldini,sono state improntate sulla firma dell'accordo separato,spiegando che la Segreteria in attesa della risposta, di Cisl e Uil si riunirà la prossima settimana per preparare un attivo dei delegati di tutta Italia da tenersi a Bologna.Sarà quella l'occasione per verificare se sono cambiate le posizioni della altre Organizzazioni Sindacali,e decidere le lotte da portare avanti,anche a livello Giudiziale visto che il contratto vigente è stato disdetto solo da Cisl e Uil.Da parte della Fiom ,Rinaldini ha ribadito la necessità di un referendum,che in molte fabbriche è chiesto a gran voce anche da delegati Cisl e Uil garantendo che in caso di voto favorevole la Fiom si adatterà alle scelte dei Lavoratori percorrendo la strada già intrapresa da Cisl e Uil.

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