giovedì 19 novembre 2009

ALFA ARESE, LA FIAT NON RITIRA I TRASFERIMENTI

MILANO, 18 NOV - La Fiat non ha accolto la richiesta dei sindacati di ritirare la procedura di trasferimento per 232 lavoratori di Arese. Lo afferma Corrado Delle Donne, sindacalista dello Slai Cobas, dopo l'incontro tra i rappresentanti della Fiat e i sindacalisti.Di fatto si configura la chiusura del Centro stile e progettazione a cui seguira' quella di Powertrain col trasferimento anche del call center e quindi l'abbandono definitivo - temono i sindacati - dell'Alfa Romeo di Arese.''. ''La chiusura dell'Alfa - spiega Corrado Delle Donne dello Slai-Cobas - e' uno sfregio per tutta Milano, l'Alfa Romeo e' stata regalata alla Fiat a suon di tangenti, e Torino, dopo aver incassato 2 mila miliardi per Arese a fondo perduto vuole chiudere tutto, toghe rosse cercasi''. Secondo Delle Donne ''al danno si aggiunge la beffa, perche' Fiat se ne va da Arese ma lascia a comandare l'area un suo ex manager, Luigi Arnaudo''. Davanti alla sede di Assolombarda e' stata posata la riproduzione di un bonifico da 4 miliardi di lire eseguito l'11 marzo 1992 da Credito Italiano alla Banque Internationale de Luxembourge a favore del cliente 'Gabbiano'. ''Quel Gabbiano - ha spiegato Delle Donne - era Bettino Craxi e l'assegno fu staccato da Cesare Romiti perche' l'Alfa venisse ceduta alla Fiat anziche' alla Ford''.I lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese lanciano un appello anche a ''senatori e parlamentari leghisti: dove siete anche qui e' Padania''.

Slai Cobas Arese

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