domenica 1 novembre 2009

Metalmeccanici, la Fiom va alla guerra


Grande partecipazione dei delegati della Fiom giunti da tutta Italia all’assemblea Nazionale tenutasi Venerdi 30 Ottobre.L’assemblea è stata salutata del segretario della Fiom di Bologna che ha messo subito in chiaro le cose."Lotta dura",pur nel rispetto della Democrazia,ma che non deve concedere nulla a Fim-Uilm sull’accordo separato.Poche parole ma di grande impatto,che hanno riscaldato da subito il clima all’interno del Paladozza gremito da 5000 delegati,che sono letteralmente esplosi in un applauso, terminato solo quando Rinaldini ha chiesto di poter iniziare la sua relazione.
Come già annunciato, scatta la linea dura della Fiom contro l’accordo separato: mobilitazione dal 9 al 13 novembre con un pacchetto di quattro ore di sciopero, manifestazioni e presìdi, che saranno anticipati al 6 novembre a Bergamo, quando nella città lombarda si terrà l’assemblea nazionale dei delegati di Fim e Uilm. sono soltanto alcune delle decisioni annunciate oggi dal leader delle tute blu,che annuncia anche la raccolta di firme: “La lanceremo fra i delegati che rifiutano l’accordo separato e chiedono il referendum fra tutti i lavoratori e le lavoratrici, siamo in grado di raccoglierne migliaia e migliaia”. Non solo. La Fiom si confronterà anche con giuristi ed esperti di diritto del lavoro: “Vogliamo uscire con una proposta di legge di iniziativa popolare per affermare i diritti dei lavoratori”. L’attacco a Cisl e Uil prosegue: “Basta accettare tutto quello che dice Federmeccanica che si fanno tutti i contratti senza dieci ore di sciopero. L’accordo è pessimo, loro lo giudicano ottimo. Anzi dicono che è tanto più importante perché non hanno fatto dieci secondi di sciopero. Permettetemi una battuta, avrei voluto vederli, Fim e Uilm, proclamare lo sciopero dei metalmeccanici”.Concludendo il suo intervento Rinaldini ha detto”questa volta ci vogliono far fuori sul serio”(Relazione di Rinaldini).Nel suo intervento Epifani ,segretario nazionale della Cgil ha messo il tema della democrazia nei luoghi di lavoro, al centro della sua relazione proponendo di dedicare il 2010, nell’anno del suo 40° anniversario, allo Statuto dei Lavoratori.A questo punto io , Corioni del Centro Sociale 28 Maggio di Rovato e un altro compagno abbiamo inziato a chiedere a gran voce “Sciopero,sciopero generale”seguiti dalla platea che ha continuato anche al grido di “Bergamo,Bergamo”per chiedere alla Cgil di non lasciare sola la Fiom in questa battaglia che si preannuncia molto dura. Sicuramente questa vicenda dei metalmeccanici - ha detto il leader della CGIL - è uno dei punti più bassi da decenni a questa parte, perché poi avviene al di fuori di regole condivise. E' un punto molto delicato e lo sciopero della FIOM è fatto per riconquistare un contratto, per avere una procedura democratica e non è contro gli altri”. Quanto all’assemblea che FIM e UILM terranno a Bergamo il prossimo 6 novembre, la partecipazione dei segretari generali di CISL e UIL, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, apre un problema nel rapporto tra organizzazioni sindacali. “Non era mai accaduto - ha sottolineato Epifani - che di fronte a un accordo separato si facesse una riunione di delegati congiunta alla presenza degli altri due segretari generali. E' la prima volta che questo avviene”. Motivi per cui, secondo il leader sindacale, “FIOM e CGIL devono tenere una linea di unità quando gli altri fanno una cosa che non avevano mai fatto (Relazione di Epifani).Giorgio Cremaschi al termine dell’assemblea ha letto l’Appello fatto dai delegati metalmeccanici della Fiom.Trovi Qui documenti,fotografie e altro sull'Assemblea Nazionale di Bologna.

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