martedì 17 novembre 2009

AMIANTO E INGIUSTIZIA

Con il meccanismo dell’improcedibilità (prescrizione breve)lo Stato cancella di fatto i reati da lavoro.
Migliaia di lavoratori e cittadini ammalati non avranno mai più giustizia

I Comitati e le Associazioni che da anni si battono per mettere al bando l’amianto e per ottenere giustizia per i morti, i malati e tutte le vittime dell’amianto denunciano l’ennesimo tentativo di concedere l’impunità a datori di lavoro e dirigenti colpevoli di reati da lavoro che hanno anteposto il profitto alla vita umana. La nuova norma riguarda i processi in corso e i reati per cui sono previste pene sotto i 10 anni, come quelli per omicidio colposo di cui si sono resi responsabili i padroni e i dirigenti che non hanno rispettato le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e nel territorio, a cui viene concessa l’impunità.

Da sempre abbiamo denunciato la lentezza dei processi e l’ingiustizia compiuta nelle aule dei Tribunali Italiani rivolgendoci anche alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo e alla Comunità Europea a Bruxelles per ottenere giustizia. Tuttavia il tentativo in atto di introdurre un meccanismo di impunità, improcedibilità dopo due anni, per ogni grado di giudizio, nel quale sono imputati i responsabili di gravi reati non è accettabile e lede irreversibilmente i diritti delle vittime, molti dei quali deceduti, malati e le loro famiglie.

Questo renderebbe improcedibile un gran numero di processi e potrebbe influire molto negativamente anche per quelli Eternit, quello Fibronit, e per quello Thyssenkrupp e molti altri meno noti, ma con decine se non centinaia di morti che non avranno neanche la speranza di avere prima o poi un pò di giustizia

Con questa controriforma della giustizia si concede l’impunità ai potenti, al potere economico e politico e l’ingiustizia nei confronti dei lavoratori vittime dello sfruttamento potrebbe diventare legge dello Stato. Contro questo tentativo di legalizzare le stragi di lavoratori e cittadini in nome del profitto è necessaria una grande mobilitazione di tutte le forze sociali.

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