Oggi è un giorno tristissimo per la democrazia italiana. Per la prima volta nella storia della Repubblica il Parlamento decide all’unanimità la partecipazione dell’Italia a una guerra. Non era mai avvenuto. Sempre il dissenso pacifista, che sicuramente anima milioni di persone, aveva trovato una sua espressione parlamentare. Oggi non è più così, abbiamo un Parlamento che è estraneo a una parte importante del paese, che viene così posta fuori dal sistema istituzionale. Per questo è un giorno nero della democrazia e dovrebbe essere lo stesso Presidente della Repubblica a rilevare questa drammatica chiusura delle istituzioni alla società civile.
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